36 Parte

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Cap.36

Questa mattina non mi va di uscire e andare scuola: dovreste capirmi insomma il petto di Tom è così comodo e caldo...potrei starci per sempre fra le sue braccia. E poi se non vado a scuola posso stare con i miei fratelli, magari possono passare del tempo con me, non dico tutta la giornata ma potremmo mangiare insieme, magari posso stare in ufficio a colorare mentre oro lavorano...non li disturberei, ma almeno potrei vederli un po'.

Tom: dobbiamo alzarci piccola tu devi andare a scuola mentre io devo fare delle importanti chiamate di lavoro oggi.

Mia: Tom oggi posso stare con voi, ti prego non vi vedo mai...

Tom: pensavo ti piacesse andare a scuola

Mia: E infatti mi piaceva ma ora che voi non ci siete più non o nessuno con cui parlare, non che i miei 3 fratelloni non mi bastino però non vedo nessun altro Iana non viene più a scuola da un po', mi annoio.

Tom: mi stai facendo arrabbiare ho detto che devi andare a scuola. La conversazione è finita.

Mia: no, non è finita...

Tom p.o.v.

Dopo il suo no urlato mi sono girato e adesso la sto guardando malissimo:

Tom: signorina cos'è questo tono???

Mia: perché non mi volete più bene ecco, mi stai allontanando da te, da voi e io non voglio. La scuola non mi piace preferisco tornare in orfanotrofio che stare un altro giorno con voi a vivere così!!!

Io non la riconosco più, dalla faccia che ha fatto si è pentita di quello che ha detto: ma è troppo tardi sono ferito e arrabbiato.

Tom: vuoi davvero stare con noi, molto bene, non tornerai più a scuola sarai sempre chiusa in casa e non potrai uscire da questa stanza finché non avrò un erede e da quel momento sarai come un arredo della camera non ti è concesso vedere nessuno tranne me. Niente Iana, niente Maria...niente fratelloni. Solo io, Ombra che ti tiene d'occhio e il mio cazzo, punto.

Mi corre in contro cercando di fermarmi, ma quando cerca di toccarmi, le tiro uno schiaffo fortissimo. Non le ho dato il permesso. Lei mi guarda con una faccia deformata dal terrore, ma non mi interessa, doveva pensarci prima.

Tom: resta qui, se provi a allontanarti dalla stanza a ha l'ordine di morderti e per quanto ti conosca e ti voglia bene è il mio lupo e segue i miei ordini.

Appena finisco di parlare apro l'interfono e dico a Maria di far salire il mio lupo nero. Maia lo ha visto solo una volta e non sa che è un lupo gigante addestrato a uccidere e a eseguire i miei ordini, niente può fermarlo quando si tratta di mordere o uccidere qualcuno se non io stesso, ovviamente.

Maia p.o.v.

Io volevo un po' d'attenzione, ma non volevo farlo arrabbiare così non dovevo dire quelle cose, però mi sono sfuggite. Poi non ho capito cosa vuol dire che dovrà avere un erede io glielo darei molto volentieri ma come si fa a avere un bambino??? Ha detto che dobbiamo rimanere qui quindi niente orfanotrofio, però allora cosa dobbiamo fare???

Adesso però vorrei solo uno dei miei fratelli qui ma non posso uscire e non posso vederli. Ho solo voglia di piangere adesso.

Tom p.o.v.

Quando arrivo in ufficio, dico ai miei fratelli che oggi non devono accompagnare Maia a scuola anzi gli comunico che non possono entrare in camera sua o cercare di vederla o parlarle.

Alex: cosa è successo, sta male???

Tom: ho revocato il mio ordine precedente, diventerà una donna stasera stessa e non ho intenzione di discutere, parteciperete al rito come stabilisce la legge, ma non potrete intervenire non potrete parlarle, dovrete rimanere freddi e guardare senza fare altro.

Sa: Tom ci puoi dire cosa è successo???

Tom: la signorina ha detto che preferirebbe passare un'intera vita in orfanotrofio che stare un altro giorno con noi.

Cecce: si sarà spiegata male zar lasciami provare calmarla e parlare con lei tranquillamente, voglio solo sorvegliarla un po' e vedere come si comporta nei miei confronti.

Tom: non serve c'è già Ombra a sorvegliarla e ha l'ordine di mordere se lei cerca di scappare.

Gabriele e Jack fanno per aprire bocca ma io continuo dicendo che non voglio obbiezioni e che chiunque osi provare a contraddirmi sarà degradato a spacciatore senza possibilità di reintegro alla sua posizione e non vedrà mai più nessun'altro della famiglia. Tutti a quel punto abbassano la testa e si rimettono al lavoro.

Mia p.o.v.

È due ore che sono sul letto a piangere, e non riesco a fermarmi, sta iniziando a piovere e la finestra è aperta, non voglio che Tom si arrabbi ancora di più quindi i avvicino per chiuderla, ma sento un uggiolato di avvertimento e mi accorgo che il lupo si è alzato e mi sta supplicando con gli occhi di non obbligarlo a mordermi, come gli ha ordinato il suo padrone. Io allora mi sporgo quel che basta per chiedere la finestra e subito torno seduta sul letto. Li viene vicino a me e si sdraia in cerca di coccole.

Mia: anche io vorrei qualcuno disposto a coccolarmi, ma dopo quello che ho detto non mi vorranno più con loro.

Da: questo non è detto. Ho chiesto a Tom di poterti portare il pranzo e me lo ha concesso perché si fida della mia lealtà, però tu adesso mi devi dire cosa ti è saltato in mente.

 Io appena lo vedo gli corro incontro per fiondarmi in mezzo alle sue braccia aperte, ma ancora prima di riuscire ad arrivare vicino alla porta sento un fortissimo dolore alla gamba, Ombra mi ha morso convinto che volessi scappare.

Credo di aver lanciato un urlo cadendo per terra, ma adesso vedo tutto nero e sento solo il legno del pavimento sotto di me.


Scusate il ritardo, finalmente ecco il nuovo capitolo.

Anele🖤🖤

love my brotherWhere stories live. Discover now