Capitolo 3

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In questo capitolo c'è una parte spinta, quindi, se non vi trovate a vostro agio con questi tipi di contenuti, vi prego di saltare quella parte e proseguire con la lettura normale.

Rose's P.O.V.

Sono ancora incollata alle labbra di Harry e non so per quale ragione l'ho fatto, ma l'ho fatto. Era stato così dolce con me e anche molto rassicurante e, forse, ho voluto con ringraziarlo con qualcosa che voleva tanto. Sì, era questa la ragione. Le sue labbra sono così piene e rosee, che mi vien voglia di morderle perché sembrano caramelle gommose. Lo so, è una similitudine abbastanza strana, ma io le definisco così: morbide come due caramelle gommose.

Senza neanche volerlo, inizio a muovere le labbra e lui asseconda le mie azioni, inclinando la testa da un lato per approfondire di più il bacio. La mano che teneva le mie gambe saldamente inizia a muoversi più sopra, verso l'orlo della mia gonna a vita alta nera di pelle, la mia preferita. Sfiora con i suoi polpastrelli la pelle delicata delle mie cosce ed io faccio lo stesso con quello sopra le sue scapole. Sento la sua mano insinuarsi sotto la mia gonna e una mia mano inizia a sbottonare la camicia, rendendo più scoperto il suo petto tonico e... Tatuato? Non sapevo possedesse tatuaggi.

«È la prima volta che vedo i tuoi tatuaggi». Mormoro, staccandomi dalle sue labbra.

«Già, con queste camicie a maniche lunghe non si vedono molto bene». Scrolla le spalle e torna a baciarmi. Si sposta sempre più in alto, vicino al mio inguine, ma quando inizia a tirar giù le mie mutande lo fermo subito con una mano. Credo che per ora sia stato abastanza. Torno a sedermi sul sedile del passeggero, mentre lui torna ad abbottonarsi la camicia. «Bene ehm... Andiamo nella tua nuova casa». Dice in modo impacciato e torna guidare.

Sono davvero molto fortunata a conoscerlo, altrimenti non saprei dove andare. Da Kelly sarei potuta andare, ma abita con il suo ragazzo anche lei e se vado lì, li disturberei solamente. Vorrei davvero tanto poter riavere indietro almeno l'anello di mia madre. Era tutto ciò che mi era rimasto di lei e Kyle l'ha semplicemente... Venduto. Mi chiedo a come si sente ora mia madre se sapesse che ho perso il suo anello, sarà molto delusa da me.

Guardando fuori dal finestrino mi accorgo che siamo appena passati davanti la villa di Harry e svolta a sinistra, finendo davanti ad un'altra villa, ma non troppo grande. Posiziona la macchina davanti l'entrata del garage. Prende un mazzo di chiavi dalla tasca dei suoi jeans e clicca un pulsante, facendo azionare l'entrata del garage, aprendosi.

«Ti tieni le chiavi in tasca?». Sbuffo una piccola risata e lui scrolla le spalle.

«Beh, è stata la casa dove ho passato la mia infanzia e la mia adolescenza. Mi manca essere un ragazzino che correva per tutta la casa con le cuffie a tutto volume nelle orecchie». Fa entrare la macchina in garage e scendiamo, mentre l'ingresso si richiude alle nostre spalle.

Harry prende le valigie ed io lo scatolone dove ho messo le mie scarpe e alcune cose mie come cornici di foto, alcuni romanzi che leggo e rileggo spesso ed alcuni CD di musica e film. Wow, mi ci è stato tutto in uno scatolone. Apriamo la porta e finiamo nella cucina. Ci dirigiamo verso il salotto e appena accende la luce, mi compare un sorriso sul volto.

«Wow, è davvero bello qui». Mi guardo intorno, girandomi su me stessa. «Ti devo ancora ringraziare per tutto questo».

«L'hai già fatto abbastanza». Mi fa l'occhiolino ed io sorrido, arrossendo violentemente. «E ora andiamo a mettere a posto le tue cose». Inizia a salire le scale ed io lo seguo a ruota. Apre una porta e deduco che sia la stanza dei suoi genitori per il letto matrimoniale. «Ecco la tua nuova stanza. Ci sono altre due stanze con i letti singoli, i quali una era mia e l'altra di mia sorella Gemma, e una stanza per gli ospiti». Spiega ed io annuisco in risposta. «Vuoi che ti aiuto a sistemare le tue cose?». Chiede gentilmente.

The Babysitter √Where stories live. Discover now