Capitolo 10

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Harry's P.O.V.

Gliel'ho detto, finalmente. Sì, credo di amarla. Lei non può rifiutarmi perché so che anche lei mi vuole, come io voglio lei.

Siamo ancora nudi ed io dentro di lei e lei che mi guarda con sguardo perso, mentre io sono ancora posizionato in mezzo alle sue gambe, cercando di capire che cosa gli stia passando per la mente.

«Rose... Rispondimi, ti prego». Gli dico, appoggiando la fronte sulla sua e cercando di attirare la sua attenzione. «Rose». La richiamo.

«Ha-harry... Io...». Balbetta. «Io, davvero, non so cosa dire... È solo che...». Inciampa sulle sue stesse parole. «È solo che... Abbiamo iniziato questa cosa da pochi giorni e...».

Prendo il suo viso fra le mie mani e lei si zittisce. «Io ti amo sin dall'inizio, Rose. Sin dalla prima volta che ti ho conosciuta... Dalla prima volta che ti ho vista entrare in casa mia e mi hai stretto la mano per presentarci. Io non faccio sesso con te solo perché mi piace, ma perché... Ti amo». Gli accarezzo la guancia.

«Harry...». I suoi occhi diventano lucidi e li chiude, cercando di non piangere. «Harry, devi andertene». La sua risposta mi mozza il fiato ed allontano il mio viso dal suo per guardarla meglio.

«P-perché?».

«D-devi andartene...e-e basta». Si siede sulla scrivania, togliendo così la sensazione di riempimento che provava lì sotto. «Per favore Harry, vai». Abbassa la testa per non guardarmi in faccia e mi arrendo sul fatto di insistere troppo.

Mi tiro subito su la lampo dei jeans e mi chino leggermente verso il suo viso per dargli un bacio sulla guancia, ma anche questo lo rifiuta e gira la testa dall'altra parte, deludendomi ancora di più. Sospiro ed esco dalla stanza con il broncio in faccia. Chiudo la porta d'ingresso e camminando per il sentiero sul giardino incontro Kyle con una scatola a forma di cuore.

«Che ci fai tu qui?». Gli chiedo in modo freddo e lui alza le sopracciglia.

«Dovrei chiederle la stessa cosa, signor Styles». Controbatte ed io socchiudo leggermente gli occhi, guardandolo male. «Mi risponderà o no?».

«Rispondi prima tu, dato che la domanda l'ho fatta prima io». Incrocio le braccia al petto e lui alza gli occhi, sospirando.

«Sono venuto a trovare Rose... Non so se si era capito». Ironizza, mostrandomi la scatola a forma di cuore ed un DVD. Guardo meglio il DVD e leggo "The Vow". «Lei ama questo film». Sorride, guardando la copertina del film.

Mi sento... Inferiore rispetto a lui. Sa decisamente molte più cose di Rose e sa come farle tornare il sorriso dopo che ha avuto la faccia triste per tutto il giorno.

«Ah, okay». Annuisco.

«E lei, invece? Che ci fa qua?».

«Sono venuto a trovarla anche io per vedere come stava». Scrollo le spalle, infilando le mani nella tasca dei pantaloni. «A proposito, come sai che adesso lei abita qui?».

«Ieri, passando per questa strada, ho visto la sua macchina nel garage e ho bussato da lei per assicurarmi che fosse veramente sua quella SUV».

«E...?». Lo incito a continuare.

«E niente, abbiamo parlato. Perché le importa tanto?». Inizia ad infastidirsi, ma non voglio mollare contro uno più piccolo di me.

«Perché sì». Scrollo le spalle e lui inspira nervosamente, allargando i buchi delle narici. «Capisci che gli hai spezzato il cuore dopo aver venduto i suoi gioielli e l'anello di sua madre a sua insaputa?». Gli ricordo la ragione per cui lui e Rose si sono lasciati e credo proprio che sta iniziando ad incazzarsi con me.

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