TRE

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[certi ricordi ti feriscono solo perché sono tali]

Ricacciare le lacrime indietro non servirà ad altro che a spingerle a tornare, presto o tardi, ma non m'importa. Non posso continuare ad umiliarmi in quel modo davanti agli altri, né di certo fargli perdere tempo.

Guardo in direzione dell'orologio e mi sorprendo nel notare che manchino a mala pena venticinque minuti alle sei, girandomi poi di nuovo verso Courtney che indica Margot. «Tocca a te».

La ragazza annuisce e si guarda le mani, come se improvvisamente tutta la sicurezza che mi sembrava sprigionasse fosse finita nel vuoto. «Sarò breve» mormora, sollevando poi lo sguardo con un sospiro quasi annoiato, «ho conosciuto questo ragazzo, nel bar dove lavoro part-time... che, ad un certo punto, ha iniziato a venire sempre. Era diventato un cliente abituale, ma veniva solo quando c'ero anche io. Abbiamo iniziato a parlare, vederci fuori dal posto di lavoro, una cosa tira l'altra e ci siamo messi insieme. Mi ha lasciato un mese dopo con un messaggio che diceva che dovevo depilarmi le gambe più spesso».

Arriccio le labbra.
Perché non dire direttamente di non volercisi impegnare, in una relazione? Un disperato innamorato di te accetterebbe qualsiasi condizione.
Testolina verde la guarda per alcuni secondi, per poi fare una smorfia inorridita e scuotere la testa.

«Un bastardo, insomma» sospira Olivia, accanto a lei, e finalmente non c'è nessun bisogno di specificare i turni, «e quest'idiota non me ne aveva parlato. Io, la secchiona ingenua di turno, mi sono imbattuta più volte nel suo ex dopo la fine della loro relazione. Indovinate?»

Gli angoli delle labbra di Jeongguk si muovono leggermente verso l'alto, e delle fossette adorabili sotto questi sembrano sottolineare quanto il suo viso sia particolare. «Ti ha lasciato con lo stesso messaggio».

«Esattamente!» la mora la prende sul ridere, scuotendo però la testa, «Davvero non riuscivo a crederci, quando ne ho parlato a Mar e lei mi ha detto che non sono stata l'unica scema».

Il sorriso quasi divertito di Harold presto diventa un ghigno mentre guarda Courtney. «Ci sei tu, prima di me».

Lei gli rivolge un'occhiata di sbieco, poi sospira e mi sorprendo di sentirla piagnucolare. «Dobbiamo proprio farlo?»

«Vaffanculo, Courtney.» Jeongguk la guarda male e prende l'anfibio ancora tra le braccia di capelli viola, lanciandoglielo sulla testa. Testolina verde fa un verso di dolore strano, al che tutti nel cerchio spalancano gli occhi e scoppiano a ridere. È stato liberatorio: è sembrata un alieno, per un secondo. Lei arrossisce e, ovviamente, la sua occhiata storta viene rivolta ad Harold.

Mi giro verso Sofia e sorrido nel vederla fare lo stesso. Nel momento di caos, mi fa segno di porgerle una mano, e io acconsento un po' confuso.
Un foglietto. Le sorrido: «Ti salverò in rubrica appena usciti».
Cerco di contenermi, ma il sorriso che mi arriva fino alle orecchie sembra quasi intagliato sul mio viso: è passato davvero troppo tempo da quando qualcuno mi ha considerato, a parte nel lungo periodo, ormai concluso, in cui sono stato il ragazzo di Minseok.
Ma non è del tutto finita, ora che ci penso bene. Ora sono l'ex di Minseok che veniva tradito.
Qualcosa mi dice che, volente o nolente, sarò sempre considerato di sua proprietà da chi ha saputo di noi.

«Ugh...» mugugna Courtney; sembra questo sia il primo momento del pomeriggio in cui vorrebbe l'attenzione sia incentrata su altro, e il suo sospiro ne è la prova, «da dove posso iniziare? Zitto, Jeongguk, so cosa stai per dire. Dall'inizio, sì. Io sono pansessuale-»

«Andiamo!» sbotta Harold, «Insieme Samuel e Manuel, Margot e Olivia, sono l'unico etero?»

«Ti sei risposto da solo.» Jeongguk si acciglia, eppure sembra più scocciato che confuso, «Ti decidi a smetterla e a crescere un po'? Andiamo...»

il club dei cuori spezzati // ggukv | (in revisione)Where stories live. Discover now