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"No, non importa. Uh- aspetta, fammi pensare. Mi hai colto alla sprovvista." Disse Kirishima, appoggiando a sua volta le cose che aveva in mano.

Si sedette a terra, iniziando ad accordare lo strumento, mentre il biondino si chinava accanto a lui.

"Quanto ci metti?" Chiese Katsuki, già spazientito.

"Perdonami, se lo avessi saputo l'avrei accodata prima." Rispose il rosso, sorridendo, senza scollare gli occhi dalle corde della chitarra.

Quando fu finalmente pronto, guardò il ragazzo accanto a lui.

"Allora? Su, inizia."

Katsuki non aveva uno sguardo convinto. Insomma, se fosse stato effettivamente bravo che ci faceva a fare il tecnico delle luci?

Evidentemente non aveva la concezione della sfortuna, il nostro biondo. Non aveva neanche minimamente pensato a nessun tipo di complicazione. Tipo, prendendo un esempio a caso, che il rosso fosse stato cacciato da una band proprio il giorno prima.

In ogni caso, le sue aspettative non erano molto alte, e rimase sorpreso con il risultato.

Già, perché appena il ragazzo iniziò a pizzicare le corde, le note arrivarono quasi impeccabili alle orecchie di Bakugou, senza nessuno spartito, solo a memoria.

Aveva fatto un errore ma si era ripreso, subito, e questo non era facile. Il biondo lo sapeva bene.

La canzone non era una delle più difficili, ma anche lui riconosceva che non fosse facile un numero del genere, soprattutto se sotto il suo sguardo severo. Kastuki poteva essere definito in tanti modo, ma non scemo. Le cose le sapeva, sapeva che quando voleva poteva incutere timore. E sicuramente, essere fissato così mentre suonava non era una facilitazione per Eijioru

Katsuki era così distratto, che nemmeno si accorse il momento in cui Kirishima terminò.

"Ehm... ho fatto..." disse, sorridendo leggermente.

"Oh. Si. Uh-" iniziò a dire Bakugou, guardandolo "Suona di nuovo, dall'inizio? Voglio provare una cosa." continuò.

Kirishima annuí, riprendendo a suonare. Non se l'era fatto dire due volte.

Sussultò leggermente, quando sentì che una voce si stava aggiungendo alla musica.

"I was scared of dentists and the dark
I was scared of pretty girls and starting conversations
Oh, all my friends are turning green
You're the magician's assistant in their dream"

Non si aspettava per nulla un gesto del genere. Per prima cosa non si aspettava che il ragazzo conoscesse la canzone, non sembrava affatto il tipo. E poi non era molto chiaro per lui il motivo della situazione.

Non che gli dispiacesse. Era solo un po' confuso, tutto qui. Alzò lo sguardo verso Katsuki, tanto gli accordi già li sapeva a memoria, e notò che si stava concentrando molto. Aveva gli occhi chiusi, e con l'indice si batteva sul ginocchio.

Stava tenendo il tempo. E probabilmente cercava di avere il meno numero di stimoli possibili per ascoltare meglio il suono della chitarra.

Questo l'aveva capito. Gli mancava di scoprire il perché.

"And they come unstuck
Lady, running down to the riptide
Taken away to the dark side
I wanna be your left-hand man
I love you when you're singing that song
And I got a lump in my throat
'Cause you're gonna sing the words wrong"

Onestamente, se avesse potuto smettere di suonare avrebbe passato ore ed ore a guardarlo e ascoltarlo cantare. Ma non poteva, doveva concentrarsi e finire il pezzo. Qualcosa dentro di lui gli diceva che doveva impegnarsi. Che questa era un'occasione da non sprecare.

Fino alla fine del brano, Kirishima non disse una parola.

Soltanto alla fine, quando Katsuki smise di cantare, lui riuscì a scollare le labbra, che a forza di stare serrate si erano seccate.

Voleva congratularsi, dirgli quanto era stato bravo. Semplice, in teoria.

"Wow, uh. Tu- si. Wow."

Bakugou alzó un sopracciglio, per poi ridere leggermente, mettendosi una mano davanti alla bocca per non farlo notare.

Nel frattempo aveva aperto gli occhi, e aveva già preso una decisione. Sì, gli avrebbe sicuramente proposto di entrare nella band. Ora ne era certo.

"Sei stato bravo." si riprese il rosso, mentre le sue guance prendevano colore. "Non ho ben capito il motivo, ma è stato forte, ecco."

"Lo so, che sono bravo. Canto da quando sono piccolo, sennò non sarei qui." Rispose il biondo, alzandosi in piedi. "Anche tu sei niente male."

Eijirou sorrise, felice di aver ricevuto un complimento.

Bakugou si tastò le tasche, cercando qualcosa.

"Per caso hai un pezzo di carta?" Chiese.

"Oh- non mi pare." Rispose il rosso, confuso.

Iniziò a cercare nelle tasche della sua giacca, trovando soltanto un pacchetto di fazzoletti.

"Va benissimo anche un fazzoletto, su, dammi qua."

Katsuki prese uno dei fazzoletti dal pacchetto, per poi tirare fuori un pennarello.

Iniziò a scriverci qualcosa sopra e Kirishima, incuriosito, decise di alzarsi.

"Che ci fai con quello?" Chiese.

"Ti dò il mio numero, mi sembra ovvio."

Il viso del ragazzo iniziò ad andare a fuoco dopo pochi secondi.

"Oh.",  fu la sua risposta.

Quando ebbe finalmente finito, il biondino piegò il fazzoletto in quattro e glielo mise in mano.

"Senti. Sarò chiaro con te. Ho bisogno di un chitarrista. Tu suoni bene. Non so per quale motivo tu non sia ancora in una band, ma non mi farebbe schifo, se entrassi nella mia." Disse, guardandolo negli occhi.

Lo aveva detto con tono serio e voce bassa, anche se, in un certo senso, era rassicurante, dato come si rivolgeva di solito ai suoi compagni.

Toccò il fazzoletto nelle mani del ragazzo davanti a lui con l'indice "Se sei interessato, chiamami. Nel caso, ci metteremo d'accordo su una specie di colloquio."

Detto questo, il biondo alzò i tacchi e comincio ad andarsene, lasciando un ragazzo dall'aria imbarazzata e confusa alle sue spalle.

"Ma-"

"Spero di rivederti, a questo punto."

Quelle parole le disse senza nemmeno voltarsi.

Le disse mentre camminava, con una mano nella tasca dei jeans e con l'altra a mezz'aria, in cenno di saluto.

Eijirou non ci mise molto a riprendere lo stesso colorito di qualche secondo prima che, per ironia della sorte, si era appena spento.

"Ok allora..." sussurrò, alla fine.

Ci mise qualche minuto per metabolizzare ciò che era successo nell'ultimo quarto d'ora.

Tutto quel fatto del numero lo aveva scosso i po'.

Lo avevano appena preso in una band. Così. Per fortuna.

L'idea che Katsuki gli avesse dato il suo numero più per motivi personali che per il fatto della band lo fece sorridere. Stava fantasticando, ma era una bella fantasia.

Scosse la testa, come per svegliarsi, stava sognando ad occhi aperti.

Prese la chitarra in spalla e si diresse verso la sua macchina.

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"Riptide", Vance Joy.

"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]Where stories live. Discover now