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I ragazzi erano partiti ormai da un'ora.

Il viaggio sarebbe durato due orette circa, così si misero ad ascoltare musica e a parlare del più e del meno.

"Voi ragazzi siete in ansia?" Chiese Kaminari, affacciandosi dal sedile posteriore "Perché io lo sono."

"Ti dico la verità? Io si, abbastanza. Non ho mai avuto problemi davanti al pubblico, ma ho comunque un po' di ansia. Non ci esibiremo davanti a persone a caso." Fece spallucce Kirishima.

"Mh... io no." Rispose Bakugou.

I tre ragazzi si girarono verso di lui, sorpresi.

"Ma come no?" Domandò Sero.

"Per nulla. So che siamo bravi. Non ne ho dubbi. Abbiamo tutti e quattro del talento, e so che questo ci porterà a vincere." Disse.

Ci fu un attimo di silenzio. Un complimento genuino?

"Ovviamente, sto solo riportando fatti." Continuò.

Come non detto.

"Oh, io lo apprezzo comunque!" Esclamò il rosso, sorridendo.

"Tu zitto." Rispose Bakugou accennando un sorriso, tirandogli un leggero colpo amichevole.

I due, infatti, si erano avvicinati molto in quei giorni

Avevano passato nottate intere a parlare per messaggi, ore che normalmente avrebbero usato per dormire.

Si erano detti tanto, per quel che riguardava la loro vita privata. Avevano parlato della famiglia, dell'infanzia, degli studi e altre cose varie.

Non erano mai usciti, non si erano mai detti nulla di romantico, ma parlare tutte le notti, fino a tarda ora, soprattutto con una persona che di solito va a letto alle otto, è particolarmente sospetto.

E poi, ci doveva essere qualcosa di più che una semplice amicizia per convincere un ragazzo come Katsuki a non sclerare per ogni minima situazione quando il rosso era nei paraggi.

"E quindi tu non sei per niente nervoso?" Chiese, mentre i due sui sedili posteriori litigavano per un pacchetto di patatine.

"No. E poi, con uno come me, come facciamo a perdere?" Domandò in risposta Katsuki, con un ghigno sul volto.

"Modesto uh?" Rise il rosso.

"Mi difinirei più 'consapevole delle mie capacità'."

Kirishima scoppiò a ridere, poi guardò fuori dal finestrino, da qualche parte in lontananza.

"Non vedo l'ora di essere là. Sarebbe bello poter finalmente dire che ce l'ho fatta. Le mie madri ne andrebbero molto fiere." Disse.

Bakugou si girò verso di lui, per poi tornare a guardare la strada.

"Quindi lo fai per loro?" Chiese.

"No, no, sogno di diventare un chitarrista da quando ho iniziato a suonare. Semplicemente, loro hanno fatto tanti sacrifici per me." iniziò a dire "Vorrei poter fare un modo che tutti quei sacrifici non andassero sprecati." un sorriso gli scappò dalle labbra, mentre continuava "Potrei finalmente dire ad entrambe che gli sforzi che hanno fatto sono stati ripagati."

Katsuki scosse la testa, trattenendo un sorriso, a forza.

Trovò la cosa carina. Era bello pensare a qualcuno che non fosse lui che avrebbe gioito del suo successo. Bakugou lo faceva principalmente per sé stesso. Un po' come tutto, in realtà.

Si girò nuovamente vero il ragazzo.

Aveva una mano lungo il sedile, mentre l'altra era appoggiata contro il finestrino, per sorreggere la testa.

"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]Where stories live. Discover now