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"No, lei non capisce, di là c'é la mia famiglia, devo andargli a dire che sto bene." Disse il rosso, sull'orlo della disperazione.

Era un quarto d'ora buono che stava provando a convincere l'infermiere lí con lui a farlo uscire dalla stanza.

Doveva fargli capire che per il momento stava bene.
E anzi, che avrebbe combattuto con tutte le sue forze per tornare a casa.

"Io le assicuro che ne sono desolato, ma non è il caso che esca fuori dalla stanza, soprattutto dopo un mancamento. Recuperi le energie, vedrà che verranno loro da lei." Sorrise il giovane.

Kirishima sospirò, appoggiandosi al bordo del letto.

Forse aveva ragione. Non era il caso di fare di testa propria. Loro erano degli esperti. Volevano solo il suo bene.

Stava per sdraiarsi, sospirando, quando sentì delle voci e dei singhiozzi. Si alzò di scatto, come se improvvisamente fosse di nuovo in piena forma.

Scansò il ragazzo e corse fuori dalla stanza velocemente. Aveva spalancato la porta con tanta violenza, che aveva rischiato di romperla.

Corse verso la sala d'aspetto, a pochi passi dalla sua camera, e si sedette accanto al suo compagno, che ancora era immobile, con le lacrime che gli rugavano il volto.

Tra gli sguardi sorpresi dei presenti, dei medici e degli infermieri, lo strinse forte a lui, lasciando che si sfogasse.

Katsuki sgranò gli occhi e allora tornò a muoversi. Ricambiò l'abbraccio, singhiozzando nel petto del compagno.

Sebbene quello malato fosse Eijirou, era quello più forte dei due.

"È tutto apposto." sussurrò il rosso, accarezzando i capelli di Bakugou "Sono qui, e non andrò da nessuna parte."

"Promettilo."

Singhiozzò Katsuki, dopo qualche secondo di silenzio. Aveva bisogno di quella sicurezza. Aveva bisogno di una speranza a cui aggrapparsi.

Kirishima guardò di lato, per poi sospirare.

"Eijirou promettimelo."

"Te lo prometto."

Si alzò piano piano, tirando Katsuki in piedi con sé.

Abbracciò tutti, lasciandosi sfuggire qualche lacrima.

Neanche lui, aveva mai sospettato di essere malato.

Se la sua dentista non l'avesse convinto a fare gli esami del sangue, chissà dove sarebbe ora. 

Andò dalle sue madri, sorridendo leggermente.
Aprí le braccia, lasciando che le donne si facessero avvolgere da un tenero abbraccio.

"Starò bene. Qui sicuramente mi cureranno a dovere." Disse il rosso in un tentativo di rassicurarle.

"Mi fermo qui con te stasera." Disse la donna mora, strofinandosi un occhio solcato da una profonda occhiaia, prima di essere interrotta da Bakugou.

"La prego, non si disturbi. Lei torni a casa, farò io il primo turno. È giusto che lei si risposi. Domani ci daremo il cambio." Disse, mettendosi le mani in tasca e guardando verso il basso.

La donna sorrise, poi passò la mano tra i capelli del biondino, ridacchiando.

"Sei proprio un bravo ragazzo." Disse, mentre quest'ultimo non faceva altro che arrossire "Domani mattina verremo anche noi, d'accordo Eijirou?"

Il rosso annuì, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più belli.

Fatto questo salutò tutti e si diresse, assieme al suo amato compagno, verso la sua stanza, per passare la notte.

I giorni passarono, lentamente, troppo lentamente.

Bakugou aveva iniziato a stare tutte le notti sveglio, anche quando non era accanto al compagno, giusto nel caso che il telefono squillasse.

Ogni volta che Kirishima faceva la radioterapia, lui era presente. Ogni volta che Kirishima aveva bisogno di qualcosa, lui era presente.

Ogni volta in cui i dottori hanno detto che le condizioni di Kirishima stavano peggiorando, lui era presente.

Le cure non stavano funzionando come previsto.
Non che il tutto fosse inutile, ma il ragazzo non dava segni di miglioramento.

Peggiorava sempre di più, e la cosa faceva infuriare Bakugou. Sempre di più, sempre di più.

"Cazzo!" Urlava "Perché lui? Perché non qualcuno che ha fatto qualcosa di male? Ci sono un miliardo di persone che si meritano le punizioni peggiori eppure camminano ancora per le strade, ne conosco tante. Perché portarmi via l'unica cosa buona che ho fatto nella mia fottutissima vita di merda? Perché lui?! Io non-"

E poi, ogni volta, crollava a terra, scaricando la tensione e la rabbia piangendo.

E mentre il biondo continuava a piangere, il rosso, invece, sorrideva, come aveva sempre fatto. Era il più solare di quell'area dell'ospedale.

Alcune infermiere dicevano che solo dal modo in cui le salutava e sorrideva, migliorava le loro giornate.

Eijirou era sempre stato un ragazzo con strane abilità. L'abilità di trasmettere il buon umore solo con uno sguardo. L'abilità di avere un sorriso così gioioso, così caldo, che ti stringeva il cuore.

Era un ragazzo solare, meraviglioso, strabiliante.

C'erano tanti termini diversi con cui definirlo, ma nessuno di questi era in grado di descriverlo in modo completamente corretto.

"Sei tipo il mio sole, Eijirou. Ha senso?"

Gli diceva sempre il biondo, accennando un sorriso.
Non mentiva.

Kirishima era sempre stato un'importante punto di riferimento per Bakugou.

Le uniche due cose che gli avevano infuso così tanta calma e lo avevano fatto sentire a suo agio in tutti quegli anni erano stati il rosso e la musica.

Poter avere entrambe era il sogno della sua vita, e per un po' le aveva avute entrambe, quelle cose.

Allora perché quel sogno si stava sgretolando tra le sue mani? Perché non poteva semplicemente vivere la vita felice che si era immaginato?

Non si meritavano un finale felice? Cosa aveva fatto di sbagliato?

Era stato tutto l'odio che aveva esternato verso Midoriya? Tutto il tempo in cui, da piccoli, lo aveva preso in giro?

Avrebbe rimediato! Lo avrebbe fatto! Si sarebbe scusato, avrebbe baciato il suolo dove Izuku camminava se significava che il rosso sarebbe guarito.

"Hey Katsuki."

Il biondo si distrasse dai suoi pensieri, girandosi verso il compagno che si stava tirando su, per sedersi.

Era magro, sfinito. Quasi trasparente.

"Dimmi, amore." Sussurrò il biondo, guardandolo.

Aveva iniziato a chiamarlo 'amore' da poco.

Voleva fargli sapere in ogni momento della giornata quanto lo amava. In modo che non se lo dimenticasse mai.

"Ti va di fare quella cosa che fai sempre quando sto male?" Chiese, sorridendo.

"Welcome To The Show" -KiriBaku- [Ita]Where stories live. Discover now