Il complotto dei cincillà

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«È tutto un complotto.»

Professoressa Cassandra pronunciò con solennità quelle parole, prima di sistemarsi gli occhialini a mezzaluna scivolati dal naso e indicare ancora una volta la lavaga con la sua bacchetta. «Ci vogliono sterminare» proseguì, la voce graffiata dall'ira, «guardate le ultime statistiche: un Essere Lucente su tre appare sempre nei momenti più inopportuni davanti a un membro del partito PB, solo per potergli rivangare la sua bruttezza e umiliarlo ancora di più.»

Dai banchi della classe, una mini-Cassandra con la maglietta bianca e la scritta nera "non è ciccia, è lasagna", alzò la mano e domandò: «Non le sembra di esagerare, professoressa Cassandra? Potrebbe essere una semplice coincidenza.»

«Questo è quello che vogliono farci credere!» tuonò Professoressa Cassandra, battendo con più forza la bacchetta contro la lavagna. La punta della bacchetta, ora, ripetutamente ticchettava sulla scritta che poco prima lei aveva scritto col gessetto: SALVATE IL SOLDATO PB. «Non lasciatevi ingannare, ragazze! Basta guardare quello che è appena successo! Ci siamo distratte un attimo per non pensare alla lucentezza di uno, e proprio in quel momento ne è arrivato un altro! Sono qui per portarci via la nostra storica cultura della bruttezza! Vogliono prenderci la nostra anima! Vogliono rubarci il lavoro!»

«E il nostro partito che fa? Eh? Che fa?» rincarò la dose un'altra Studentessa Cassandra, che per qualche inspiegabile ragione indossava la tutina in pelle di Vedova Nera.

«È appurato dalla nostra personalissima e inconfutabilissima Comunità Scientifica Per I Poracci, CSPIP, che negli ultimi decenni c'è stata una sovrabbondanza di EL nel nostro territorio!» aggiunse ancora un'altra, muovendo una bandierina verde su cui era stato scritto l'ashtag #LUCENTEZZECHIUSE. «È una vera e propria invasione, la loro! Presto finiremo per estinguerci a causa della loro sovrappopolazione! Le nostre radici di bruttezze e brufoli verranno sostituite dalla loro pagana cultura che profuma sempre di Chanel numero zero!»

«Stiamo esagerando» replicò ancora mini-Cassandra con la maglietta a favore della lasagna. «Solo perché ne abbiamo incontrati due in così poco tempo e siamo state traumatizzate non vuol dire che ci condurranno all'estinzione.»

Professoressa Cassandra scosse ancora una volta la testa, e indicò sempre col bastone un punto dello schema che aveva sempre disegnato sulla lavagna. Rappresentava un EL con tatuaggi e piercing, in moto, e con una sigaretta tra le labbra, accanto a lui era stato disegnato il segnale di pericolo sotto le parole "bad boy". «Abbiamo dati attendibili» latrò, «nel 90% dei romanzi rosa, se il coprotagonista è un Essere Lucente, quasi sicuramente è anche uno stronzo.»

«Simon non è stronzo» bisbigliò un'altra mini-Cassandra, più timida delle altre, che guardava con la bava alla bocca una foto del soggetto in questione.

La sua compagna di banco gliela strappò di mano e la lanciò con violenza fuori dalla finestra. «Lo vedi?» le gridò contro. «Vedi cosa succede ad avere a che fare con un EL? Ti fanno il lavaggio del cervello! È questo il loro potere! Ti ammaliano con la loro manzoneria e ti fanno credere di essere perfetti! E sai cosa succede una volta che sei caduta nella loro trappola?»

Professoressa Cassandra mosse la bacchetta, solo per puntarla a un'atroce parola che aveva evidenziato con gessetti di colori diversi sotto il disegno del bad boy:

INNAMORAMENTO.

L'intera classe lanciò un urlo di disgusto e puro terrore. Alcune Cassandre iniziarono a piangere, altre si presero la testa tra le mani e si strapparono i capelli, altre ancora iniziarono a versarsi acqua addosso gridando "questa è benzina", e la Studentessa Cassandra che fino a poco prima stava sbavando dietro la foto di Simon iniziò a scrivere sul quaderno le sue ultime volontà.

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