1|| nuova vita

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Mi svegliai a causa delle grida di mia sorella,così ,pensando fosse una cosa di vitale importanza,scensi dal letto,inseguendo la sua voce.

-Anna?! Cosa è successo?- domandai,trovandola nell'ufficio della direttrice.
Quanto odiavo quella donna: si comportava come un'essere amorevole davanti ai genitori che lasciavano i figli,ma poi diventava un mostro e se non veniva fatto come voleva lei,allora si finiva con lo stomaco vuoto e,come minimo, uno schiaffo in volto.

-Caterine,ti sei svegliata- disse Anna,saltellando e venendo da me,prendendomi le mani.
-Signorina Shirley! Si contenga- disse la direttrice con voce severa,portando mia sorella a lasciarmi andare e a stare zitta.

-Visto che sua sorella non è capace di dire una cosa,senza andar fuori di testa e straparlare...- disse la donna, mandando occhiatacce ad Anna che abbassò lo sguardo,pensando che la sua abitudine di straparlare fosse una cosa inutile e stressante -Siete state adottate dai signori Cuthbert,quindi dovreste preparare le vostre valige e vestirvi. Vi voglio presentabile,perché vi manderemo sul primo treno a Avonlea- concluse.

-Ma è grandioso!- dissi,verso mia sorella. Lei mi prese le mani,sorridendo...La stessa cosa che feci io: dopo anni in questo orfanotrofio,finalmente qualcuno aveva deciso di adottare due ragazze dai capelli rossi. Da come avrete capito...Non siamo molto ben accette a causa dei nostri capelli color rosso fuoco.

-Invece che festeggiare,andate su a preparare le valigie!- ripetè la direttrice,mentre io e Anna annuivamo. Ci scusammo per il disturbo allegato e, tenendoci per mano, corremmo giù per le scale,verso i dormitori.

-Non ci credo! Ci hanno richieste...Non potrebbe essere giorno migliore!- disse Anna, con in mano il suo pigiama,così la fermai, terrorizzata che potesse lanciarlo e buttarlo a terra: avevamo solo quello di copricapo notturno,perché sprecarlo così?

-Dai facciamo le valigie!- le dissi,mettendo il suo pigiama nella mia valigia, insieme al mio.
Quando finalmente fummo pronte,una delle sorelle ci portò al portone dell'orfanotrofio, per aspettare una donna che ci avrebbe accompagnato alla stazione, fino ad Avonlea.

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Quella donna,così tanto attesa, arrivò e ci portò sul treno,per poi addormentarsi,mentre io e Anna parlammo per tutta la durata del viaggio,dato che voleva tenersi il suo libro preferito,come lettura per la sera: già...Mi rimpiazzava con i libri.

-Avonlea! Siamo arrivati ad Avonlea- urlò il macchinista,mentre Anna spappolava la sua faccia sul finestrino.
-È bellissimo- dissi con voce sognante,facendo annuire mia sorella.

La nostra nuova casa
Svegliammo la giovane donna e scendemmo dal treno.
-Beh...Il signor Cuthbert dovrebbe arrivare a momenti. Buona fortuna ragazze- ci disse la signorina,salutandoci dal treno.

Io e mia sorella,dopo che il treno parti, ci sedemmo sulla panca che si trovava davanti alla biglietteria.
-Secondo te come saranno?- domandò Anna,mentre io la guardavo senza capire.

-Che intendi dire?- domandai a mia volta,mentre sul volto di mia sorella si formava un sorriso divertito.
-I signori Cuthbert! Come saranno?- mi ridomandò mia sorella.

-Lo scopriremo presto- dissi,per poi farle un segno con la testa di girarsi,cosa che fece,notando un uomo anziano cercare qualcuno con lo sguardo.

Forse è lui il signor Cuthbert
-Salve!- provò mia sorella,ma l'uomo ci sorpassò,entrando nella biglietteria.
Tristemente non sentimmo la conversazione,anche perché in orfanotrofio ci avevano detto che origliare era "peccato di Dio".

Dopo alcuni minuti,l'uomo ritornò,guardandoci basito.
-Salve...Dovrebbe essere lei il signor Cuthbert- dissi alzandomi e tendendo la mano al signore,che le prese esitante.

-Voi siete...?- domandò il signore,lasciando la mia mano.
-Io sono Caterine Shirley e lei è Anna Shirley...Siamo così felici che lei ci abbia richieste- dissi,mentre il signor Cuthbert ci faceva strada verso la carrozza.

-Wow è meraviglioso qui! Mi piace davvero tanto ehm...Qual è il suo nome,signor Cuthbert?- domandò mia sorella,guardando la prateria che si estendeva,per poi posare il suo sguardo sull'uomo che stava guidando la carrozza verso la nostra nuova casa.

-Matthew,Matthew Cuthbert- disse,tenendo lo sguardo fisso sui cavalli.
Mia sorella continuò a parlare,finché l'uomo non la guardò in un modo strano,sembrava interessato all'argomento,ma,per non correre rischi,le sussurrai comunque di chiedere a Matthew se fosse un problema la sua parlantina.

Matthew ci disse che per lui andava bene,non trovava che Anna parlasse tanto,così mia sorella sorrise.

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-Ehm...Questa è Green Gables- disse il signor Cuthbert, aiutandoci a scendere.
Una signora,leggermente più anziana di Matthew,uscii velocemente,pulendosi le mani,mentre io e mia sorella la salutavamo.

-Ma non dovevano essere due ragazzi?!- domandò la donna. Mia sorella la guardò con gli occhi lucidi,capendo già come sarebbe finita.
-Beh si,ma quando sono arrivato c'erano solo loro due- disse Matthew,indicandoci.

-Ecco...Dovevamo andare di persona! Ora che ne facciamo di loro?- continuò la signora,mentre Matthew si grattava la testa e mia sorella cadeva a terra piangendo.

-Anna!- dissi,prima di mettermi vicino a lei e accarezzarle la schiena.
-Ci rimanderanno indietro,vero?- domandò piano,senza farsi sentire dai due.

La signorina,che Matthew ci aveva detto si chiamasse Marilla sul carro, si provò ad avvicinare,ma io la fermai.
-Ci può anche mandare indietro,come carne da macello, ma al cuore a pezzi di mia sorella ci penso io,come ho sempre fatto- le dissi,prima di aiutare mia sorella ad alzarsi.

-Su,fatevi aiutare. Rimarrete qui,questa notte e l'indomani andremo a dire il grande malinteso- disse Marilla e io guardai Anna: era stanca e riposare gli avrebbe fatto veramente bene.
-Va bene...- dissi,prima di portare a casa mia sorella.

-La camera è su per le scale,infondo a destra- disse Matthew,mentre io lo ringraziavo.

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Anna non aveva mangiato: si sentiva distrutta...L'unica famiglia che ci avesse mai accolto,ci voleva rimandare in Nuova Scozia.
Dopo essersi cambiata ,si era buttata sul letto piangendo.

-Anna....- provai,ma lei iniziò a singhiozzare,così guardai il soffitto,per poi parlare -Senti...Potranno anche mandarci in orfanotrofio,potranno anche abbandonarci,ma a noi non serve nessuno. Tu hai la tua fervida immaginazione e hai me. Anna siamo sempre state io e te,contro tutti. Siamo sempre riuscite a cavarcela da sole- dissi,mentre lei mi abbracciava.

-Io ci ho creduto fino in fondo- disse, mentre io le accarezzavo la schiena: ero troppo legata a mia sorella e mi faceva male vederla così.
Improvvisamente la porta si aprì,rivelando una lampada ad olio e Marilla che la portava.

-Ragazze...Volevo augurarvi la buona notte- disse,ma mia sorella di alzò.
-Come può augurarci la buona notte,se sarà la notte più brutta di tutta la nostra inutile esistenza!- disse,prima di rimettersi a piangere,quindi mi alzai io e andai dalla signora Cuthbert.

-Grazie,ma qui ci penso io...Potrebbe peggiorare la situazione- dissi,ma Marilla non si spostò.
-Siete veramente legate...- mi rispose,guardando Anna.
-Ci tengo a lei e non solo perché siamo gemelle...È da quando siamo piccole che lei viene presa di mira per la sua immaginazione e la sua sensibilità...Anche quando siamo finite per lavorare come "babysitters" e dovevamo essere punite,mi offrivo io. L'ho protetta da tutto e da tutti e voglio continuare a farlo,anche se...Le ferite al cuore sono le peggiori,perché finisce per essere così...Spero che domani si riprenda- dissi,facendo annuire Marilla.

-Allora...Buonanotte...Caterine,giusto?-
-Si sono io...Buonanotte signora Cuthbert- dissi,prima di chiudere la porta e tornare a dormire.

Domani saremmo tornate all'inferno e sarei dovuta essere pronta.

Spazio meee
Hi guys
Vi avevo chiesto se vi sarebbe piaciuta una storia del genere e,dato che avete risposto di sì,ho deciso di accontentarvi :3
Ditemi che ne pensate ,perché per essere il primo capitolo ho preso spunto dalla serie tv,ma credo proprio che ,andando avanti,sarà tutto più diverso :3
Quiiindiiii
Ho scritto tutto ciò durante l'ora di storia dell'arte MUSHAHAHAH
Che bad girl,looool
Deni

My Caterine ShirleyWhere stories live. Discover now