4||Le mie più risentite scuse

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-Dai Anna,andiamo!- le dissi,mentre lei rischiava di cadere da un tronco che fingeva fosse una trave.
-Ma dai,Caterine!- mi urlò lei,mentre io andavo avanti,con la testa immersa del libro.

-Cate,attenta a....- urlò,di nuovo,mia sorella,provando a fermarmi,ma con scarsi risultati,dato che andai contro qualcosa/qualcuno e caddi all'indietro-Gilbert...- rispose,prima di fermarsi e salutare il ragazzo,mentre lui mi aiutava ad alzarmi.

-Stai bene?- domandò,facendomi annuire. Lui in risposta sorrise e mi riede il libro che stavo leggendo.
-Non sapevo faceste questa strada- disse,sorridendomi,mentre io stringevo il mio libro al petto,come se fosse la cosa più importante.

-Oh si...È la strada più rapida per arrivare a scuola,da Green Gables- dissi,girandomi verso la strada della nostra "casa",indicandola con una mano.
-non vi dispiace se vi accompagno,vero?- domandò Gilbert,mentre io gli rispondevo,dicendo che per me sarebbe andata bene,ma Anna scosse la testa.

-Che ha tua sorella?- domandò il ragazzo,facendomi girare verso Anna,per poi ricordarmi ciò che avevano detto le ragazze:non dovevo parlare con Gilbert,a causa di Ruby.

Mi rigirai verso il ragazzo e sospirai-Le nuove conoscenze di Anna,non vogliono che tu parli con me-gli spiegai,mentre lui rideva leggermente.
-Quindi non vorresti parlarmi per delle ragazze?-domandò lui,appena io cominciai a camminare,con alle calcagna mia sorella.

-Scusami- risposi girandomi,ma lui non me la diede vinta. Appena accelerai il passo,lui fece lo stesso.
-Cosa staresti facendo?-domandai al ragazzo,appena mi fu affianco.

-come cosa sto facendo? Sto andando a scuola- mi rispose,facendomi alzare gli occhi al cielo per l'esasperazione.
-ho capito Gilbert,andiamo- dissi ridendo,prima di andare a scuola.

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-Beh,alla fine sei simpatico-dissi appena fummo davanti alla struttura scolastica,mentre lui mi chiedeva se avessi mai avuto dei dubbi.

A sto punto risi anche io,finché Anna non mi richiamò,dicendomi che dovevamo entrare,così corsi da lei.
Ci sedemmo nel nostro solito posto,finché qualcuno da dietro non mi lanciò un pezzo di carta.

-Quale sarebbe la vostra richiesta?- domandai girandomi verso Josie e Ruby che mi guardavano male...sembravano la sorvegliante dell'orfanotrofio.

-Ti avevamo detto di non parlare con Blythe e tu ti fai accompagnare a scuola?! Ma voi orfane siete tutte così...Ottuse?!- domandò Josie,mentre io sospiravo pesantemente.

-Credo che l'aggettivo che mi volessi attribuire,fosse acuta...Ottusa non mi si addice,ne a me,ne ad altre orfane- dissi tranquillamente,prima di rigirarmi.

Il signor Philips entrò,guardandoci tutti male,tranne Prissy Andrews...Probabilmente avevano una relazione.
Appena Philips si girò,sentii un altro pezzo di carta cadere a terra,per poi vedere Gilbert accovacciato al nostro banco.

-lasciaci stare- disse Anna,senza alzare la testa dalla sua lavagnetta,mentre io guardavo come si mettevano gli eventi.
-Devo chiedere una cosa a tua sorella-le rispose Gilbert,ma Anna scosse la testa.

-Ehi Carotina!- disse,prima di tirare una delle trecce di mia sorella.
Il tutto cadde in tragedia,velocemente: Anna prese la sua lavagnetta,si alzò e la tirò dritta in faccia a Gilbert,mentre io mi coprivo la bocca con le mani,per la sorpresa, e il ragazzo si teneva il punto colpito.

Philips si girò,trovandosi la scena che avevo descritto davanti.
Socchiuse leggermente gli occhi e urlò-È un comportamento inadeguato! Signorina Shirley,venga subito qui-

Mia sorella però non si mosse,così Philips si avvicinò a lei e la prese per un braccio.
-Signor Philips! Sono stata io- dissi,alzandomi dal mio posto,mentre tutti mi guardavano storto.

-Ma non è vero- bisbigliò Gilbert,così lo incenerì.
-Oh bene,le due sorelle Shirley! Venga pure lei qua,allora- disse Philips,per poi strattonarmi davanti alla lavagna,in modo alquanto vile.

-Non le dispiace se prendo io la punizione di Anna?- domandai,ma Philips mi rispose che la colpa era di tutte due,di conseguenza avremmo pagato entrambe.

Ci mise davanti alla lavagna,per poi scrivere sopra le nostre teste i nostri nomi,spiegando ai ragazzi quanto fossimo immature.
Quando finì il suo lavoro ci disse di stare ferme,ma Anna non ce la fece...Si sentiva talmente in imbarazzo che trattenne a stento le lacrime.

Mia sorella cadde a terra,in ginocchio,comprendosi gli occhi e piangendo,provai ad affiancarla,ma l'insegnante mi bloccò.
-Cosa non le è chiaro di "deve stare ferma?!- domandò l'uomo,guadagnandosi una mia occhiataccia.

-Non avrò mai studiato,ma sono sicura che un'insegnante come si deve,non dovrebbe trattare così i suoi alunni! Dovrebbe aiutarli,non metterli in ridicolo- dissi,così l'insegnate,leggermente spaesato,si lasciò spostare e mi diede la possibilità di affiancare Anna.

-Ehi...Stai tranquilla Anna- dissi,mettendole una mano sulla schiena,massaggiandola.
-Guardami...Quando hai queste crisi di pianto,pensa a mamma e papà...Loro non vorrebbero che tu pianga,giusto?- continuai piano,mentre lei annuiva.

Le sue lacrime si fermarono,così l'abbracciai e la aiutai ad alzarsi.
Certo,i nostri genitori erano morti quando noi eravamo ancora in fasce,a tre mesi,ma pensare a loro ci faceva bene...Ci aiutava.

-P-potete tornare al vostro posto- disse Philips impassibile,facendomi annuire e prendere la mano di mia sorella.
Ci sedemmo e la lezione,finalmente iniziò,anche se molti degli occhi erano puntati su di noi,anche quello di Gilbert Blythe.

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-Io ti aspetto fuori,Cate- disse Anna,facendomi annuire,mentre mettevo apposto le mie cose.
Quando mia sorella usci,senti qualcuno avvicinarsi,così mi girai velocemente,per trovarmi Gilbert davanti.

-Ah...Sei tu,cosa c'è?- domandai,tornando a mettere apposto la mia lavagnetta.
-Voglio scusarmi per prima- disse,mentre io andavo a recuperare il mio cappotto.

-E per cosa? Hai solo messo in ridicolo mia sorella- risposi,indossando il mio cappotto color azzurro.
-Lo so e mi dispiace. Volevo donarti le mie più risentite scuse- disse,mentre si metteva il capello e io uscivo,per poi essere inseguita da lui.

-Va bene Blythe...Accetto le tue scuse- dissi prima di iniziare di nuovo a camminare,ma poi mi girai e lo guardai -A proposito...Cosa intendevi chiedermi?-domandai.

-Mi chiedevo se domani ti andasse di venir a prendere un tè...Credo che la signora Cuthbert sarà d'accordo. Conosce la mia famiglia da anni- disse,così sorrisi,dandogli una risposta positiva.

Lui sorrise,così lo salutai e andai da mia sorella,che mi aspettava dietro la siepe.
-Cosa ti ha chiesto Gilbert?- domandò,appena le fui accanto.
-Mi ha detto di dirti che gli dispiace. In più....- dissi,prima di fermarmi e portare una ciocca di capelli rossi fuoco dietro all'orecchio.

-In più credo di avere un appuntamento con lui- conclusi

Spazio meeeeee
Hi guyssss
Sono stra happy,perché ho preso 9 in matematica,8 in italiano,7/7/6,5 e 7 nelle tavole di laboratorio artistico (si è sforzato:')
Cooomunque: come state? Tutto bene?
Boh io shi dai:3
Deni

My Caterine Shirleyحيث تعيش القصص. اكتشف الآن