15||Fallo fuori

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GILBERT
L'indomani fui quasi stupito dal fatto che regnasse così tanto silenzio. Quel giorno andai a scuola: era una giornata assai fredda...Anche il cielo non aveva la sua solita luminosità,sembrava fosse in lutto.

Magari il suo,era il mio stesso lutto: magari anche lui aveva perso una persona a lui cara e stava provando a rimediare,seppur sapesse che il suo piano fosse del tutto folle e insano.

Quando fui arrivato a scuola,notai fin da subito Billy,il ragazzo che era riuscito a terrorizzare la ragazza che custodiva le chiavi del mio cuore.
Mi avvicinai a lui lentamente,per poi buttare a terra il mio amato borsello,quello che mi aveva regalato mio padre.

-Gilbert! Amico mio,come stai?- disse il ragazzo,aprendo le braccia,dandomi la possibilità di prenderlo per il colletto,per poi avvicinarlo a me.

-Siamo davvero amici? E allora perché hai detto a Caterine di starmi lontano?- dissi,aumentando la presa,mentre lui mi guardava confuso,per poi dire "te l'ha detto quella sporca orfana,vero?"

Non vedendoci più,lo spintonai,dicendo che quella ragazza non era una "sporca orfana".
-Andiamo...Hai tante di quelle ragazze e tu vuoi correre dietro l'unica che non ha né padre né madre?- domandò,alzandosi,ma io gli diedi un pugno sul naso.

Pensavo che così sarebbe finita,ma il ragazzo continuò,sentendo le grida dei suoi amici "fallo fuori": si alzò velocemente e mi tirò un pugno sullo zigomo.

La situazione degenerò,portando molti dei nostri compagni ad avvicinarsi,per vedere cosa stesse succedendo: tra quelle c'era anche Caterine.
Era lì,che mi guardava scioccata,come se fosse spaventata da me,ma io non mi fermai...in fin dei conti avevo detto che avrei risolto le cose a modo mio e quello,beh...Era il mio modo: parlare con Billy era impossibile,avrei sprecato solo fiato.

-Ora basta!- urlò il signor Philips,probabilmente attirato da tutti quei ragazzini,per poi dividerci in una maniera poco delicata: aveva preso me e il ragazzo per il colletto della camicia.
-Signor Blythe e Signor Andrews! Qualcuno mi dica cosa sta succedendo-domandò l'uomo,mentre gli altri ci guardavano spaventati,come se preoccupati della nostra incolumità.

-È stato Gilbert! È impazzito e mi ha picchiato! Io mi sono solo difeso!- disse Billy,indicandomi più e più volte,ma io non ascoltavo nessuno. No,ero impegnato a vedere quegli occhi color mare,così spaventati da me.

-Signor Blythe? Ha qualcosa da dire?- domandò Philips,aumentando la presa sul mio colletto,ma io non mi mossi...D'altronde...Cosa avrei detto? Non potevo neanche raggirare l'insegnate,la famiglia di Billy era troppo importante,rispetto a me.

-Oh perfetto! Blythe,mi ha stupito questa volta,veramente! Ora tutti in aula,correte-urlò l'uomo,prima di lasciare me e Billy.
Caterine fu l'ultima ad andarsene: riuscii a vedere i suoi occhi preoccupati un'ultima volta,prima che Philips le intimasse di tornare in classe,cosa che fece.

Complimenti Gilbert...Hai fatto l'ennesimo errore.

CATERINE
Durante la lezione,non riuscii a non lanciare sguardi curiosi nella direzione di Gilbert,in particolare sul grosso livido violaceo che gli ricopriva lo zigomo.

Anche quando finii la lezione,non riuscivo a capire come quel ragazzo,tanto perfetto,fosse riuscito a mettere le mani addosso a un ragazzo,seppur quel ragazzo fosse Billy.

-Posso parlarti?- domandò Gilbert,avvicinandosi a me,mentre io mettevo apposto la mia lavagna.
-Non abbiamo niente da dirci-dissi,ma lui mi fermò,prendendomi per un polso,per poi trascinarmi fuori.

Quando ci fermammo,lui non mi lasciò il polso,probabilmente pensava che me ne sarei andata (e ne avevo l'intenzione,lo devo ammettere).

-So quello che hai visto e so che tu stai pensando che sia un'animale- iniziò il ragazzo,ma io rotei gli occhi dicendo "gli animali hanno un comportamento più signorile".

-Senti...Ti ha fatto del male! È normale mi sia arrabbiato! Caterine ti prego...ho visto che mi guardavi spaventata,come se non fossi umano,ma lui ti ha minacciato,solo per non stare con me..Ho avuto tutta la ragione del mondo,non puoi negarlo- disse Gilbert.

-Prima di tutto...Lasciami il polso- dissi con calma,per poi abbassare il mio sguardo sulla sua mano,che lentamente lasciava il mio povero polso -secondo..Ti prego...Stammi lontano Gilbert. Hanno messo in pericolo la mia incolumità e la tua...Non ha senso perderci del tempo. Ora devo andare,Marilla mi aspetta a casa- continuai,prima di alzare il mio sguardo,per poi girarmi e iniziare la mia camminata verso casa.

Gilbert non mi fermò...Probabilmente aveva capito che avevo un minimo di ragione,ma non l'avrebbe mai ammesso.

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-Oh...Ciao Diana,Jerry- dissi,salendo in fienile,trovandomi i due ragazzi che ridevano e parlavano nella lingua del mio amico.

-Caterine,ciao- disse Diana,leggermente agitata,per poi chiedermi cosa ci facessi là,ma Jerry la fermò,capendo che avevo bisogno del suo udito e dei suoi consigli,per qualcosa.

Diana sospirò,lasciò un bacio sulla guancia a jerry e lo salutò in francese,per poi andarsene.
-Tu e Diana,neh?- dissi,prima che lui arrossisse,chiedendomi quale fosse il problema,obbligandomi a raccontare tutto quello che mi passava per la testa e mi torturava.

Quando finii il racconto,il ragazzo sospirò.
-Hai fatto bene...Gilbert ti ha portato solo guai- disse,con il suo accento francese,alquanto marcato.
Sorrisi,per poi abbracciarlo,sussurrando un "si...portava solo guai",ma infondo...Io amavo quel enorme guaio.

Spazio meeeeee
Sparatemi guys
Fatemi fare la fine di Penny Peabody (mi stai tanto sul cazzo penny).
Però ehii
Ho aggiornato
E forse stasera aggiorno la ff su the100
(Se non l'avete letta,leggetela :D)
Sono arrivata a 1mila letture su questo libro...AIUTO
ADORO
SCLERO
E MUOIO
Deni

My Caterine ShirleyWhere stories live. Discover now