2||ce la caveremo da sole

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Quando mi svegliai,non ritrovai Anna di fianco. Conoscendola,probabilmente, era andata a fare colazione o a nascondersi,leggendo un libro.
Amava i libri,la portavano in un mondo inesistente e lei...Amava allontanarsi dalla realtà,anche se per poco.

Aprii leggermente la finestra e sospirai: sarebbe stata una bella casa,se solo non ci volessero mandare in orfanotrofio.
Rientrai, prendendo il mio vestito e indossandolo,per poi passare ai lunghi capelli rossi che,diversamente dalla mia dolce sorella, tanto amavo.

Li pettinai, lasciandoli sciolti.
Sospirai ancora, prima di prendere le mie cose e metterle dentro alla valigia. La chiusi, per poi scendere le scalinate e trovarmi mia sorella a tavola con i signori Cuthbert.

-Buongiorno a tutti...Avete passato una piacevole serata?- domandai,mettendomi vicino ad Anna,mentre i signori Cuthbert annuivano,leggermente incerti.

-Oh perdonatemi. È un'abitudine l'amore per la lettura e l'utilizzo di "paroloni"- dissi,per poi prendere un tovagliolo e poggiarlo sulle gambe.
I signori Cuthbert mi riguardarono,pensando fossi un mostro.

-Mia sorella apprezza comportarsi come una vera donna di città. Le piace immaginarsi come tale, da quando siamo bambine. Quando i suoi occhi incontrano un tovagliolo,ama metterselo in quel modo...Strano- disse Anna,facendo capire ai signori Cuthbert che non se n'era uscita così a caso, ma solo per rispondere al loro sguardo confuso.

-Non è strano,Anna, è femminile- risposi io, sorridendo,mentre mia sorella si sporcò con la poltiglia che ci avevano servito.
-Ed ecco a cosa serve il tovagliolo- risposi, per poi prendere il mio pezzo di stoffa e passarlo sulla sua faccia.

Marilla mi sorrise,mentre io ponevo il mio tovagliolo.
Quando finimmo di mangiare, la signora Cuthbert ci disse di andarci a preparare,ma mia sorella non si mosse.

Marilla glielo ripetè,ma non cambiò nulla.
-Avete veramente deciso di mandarci in orfanotrofio?! Vi prego! Potremmo essere utili- disse mia sorella in lacrime,ma Marilla scosse la testa,dicendo che avevano il disperato bisogno di un ragazzo per aiutare Matthew nel periodo del raccolto, dati i suoi problemi di cuore.

Anna corse su per le scale,portandomi a sospirare ancora e alzarmi.
-La scusi...È molto sensibile. Grazie per l'ottima colazione. La vostra compagnia è stata sublime, ora vado da Anna,ci vediamo tra qualche minuto- risposi, alzandomi dal posto, per poi correre su per le scale, senza aspettare una risposta dai due.

Aprii la porta, trovandomi Anna in lacrime sul letto,con la faccia coperta.
Mi sedetti di fianco a lei e iniziai ad accarezzarle la schiena,provando a calmarla.
-Anna...Cosa ti ho detto ieri sera?- domandai,mentre lei alzava il suo viso rosso, per poi girarsi verso di me.

-Che ce la avremmo fatta da sole,come abbiamo sempre fatto- mi ripetè Anna,mentre io annuivo, facendole poggiare la testa sulla mia spalla.
-Ce la faremo,Anna...Su andiamo adesso- dissi,prima di prenderla per mano e alzarla.

-Sorridi e non piangere, su- continuai, mentre le annuiva e si asciugava le ultime lacrime.
-Adesso andiamo!- disse Anna,facendomi annuire.
Scendemmo,con la piccola valigia contenente i nostri oggetti, e Marilla ci portò fuori, facendoci salire sulla carrozza,ma non prima di girarci e abbracciare Matthew.

-Grazie signor Cuthbert- dicemmo io e Anna,salendo sulla carrozza.
Avevo paura, si,ma non lo davo a vedere, perché sapevo che dovevo mostrarmi forte, solo per essere la spalla su cui piangere di Anna.

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-Oh,salve signorina Cuthbert!- disse la donna che ci aveva accompagnato in treno il giorno prima.
La signora Cuthbert la salutò cordialmente, dicendole che c'era stato un malinteso.
La giovane donna,probabilmente capendo che stava parlando di noi, si scusò più e più volte,dicendo che avrebbe avuto il suo ragazzo e che noi due saremmo finiti a lavorare in una famiglia, dato che una donna aveva richiesto due ragazze per occuparsi della casa.

Sapevo cosa significa: io e Anna che lavoriamo come muli,per poi ricevere più e più bastonate per una stupidata o per la semplice gioia di vederci soffrire.

Guardai mia sorella,ma non ricambiò: aveva lo sguardo basso,probabilmente ripensando a tutti i momenti che avevamo passato in quelle case.
Marilla ci guardò, per poi girarsi verso la signora:-ehm...Mi farebbe piacere incontrare la signora- disse con voce tremante,mentre quella donna sorrideva, per poi accompagnarci a casa della famiglia.

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-Potrebbero essermi utili. Sappiate che io però non mi occuperò di voi, ho già 8 bambini,non mi servono altre orfanelle che mi chiedono la carità. Vi darò da mangiare,solo quando mio marito vorrà. Dovrete occuparvi dei bambini e dei lavori, per lei va bene signora Cuthbert ,se prendo questi avanzi?- domandò la signora ,che tanto ci desiderava.

Ero già pronta ad avanzare e andare verso quella donna,ma la signora Cuthbert mi fermò,prendendo me e Anna per mano.
-Ehm...Io non ne sono tanto sicura...Mi farebbe piacere darle dei giorni di prova: se andrà male,allora gliele porterò,ma se andrà bene beh...Lo capirà da sola. Affare fatto?- domandò Marilla.

La donna ci guardò con espressione dura,per poi girare gli occhi,sorridere e dire "affare fatto".
Quando fummo abbastanza lontane, Anna saltellò.

-Quello che ho sentito non è stato frutto della mia fervida immaginazione,vero ?! Ci vuole tenere?- domandò mia sorella,mentre Marilla annuì.

-Prenderò un ragazzo per aiutare Matthew,ma voi dovrete aiutare me in casa, a Green Gables- disse la signora Cuthbert,mentre io annuivo e Anna la guardava come se avesse detto una stupidata: probabilmente voleva rendersi molto più utile.

-Ah e un'altra cosa. Ci terrei voi andaste a scuola- continuò Marilla,facendomi riannuire ,insieme a Anna.
Salimmo sulla carrozza,pronte per tornare nella nostra possibile casa.

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-Matthew!- urlammo io e Anna, correndo verso il signor Cuthbert ,per poi abbracciarlo.
-Ragazze...- rispose lui,sorridendo (o almeno provandoci).

-Non sai le novità! Marilla ci vuole tenere- disse Anna,facendomi annuire e portando il signor Cuthbert a guardare la sorella,che gli fece segno di raccontargli tutto più tardi.

-Bene ragazze,andate a lavarvi- disse Marilla,mentre io e Anna annuivamo,per poi correre verso la "nostra" nuova casa.

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-Ragazze- disse una voce,mentre io e Anna eravamo pronte per dormire.
-Oh Marilla,entra pure- dissi io,facendo entrare la donna.

-Bene...Voi ora siete in prova,anche se in città si è già sparpagliata la notizia che vi abbiamo adottato. Ci saranno diverse regole e vorrei le rispettaste- disse Marilla,prima di elencarci tutte le regole ,rigide,che aveva deciso.

Quando finii di elencarle,ci salutò,dandoci la buona notte.
Me lo sentivo: sarebbe andato tutto per il meglio.

Spazio meeeeee
Hi guys! Mi piace sto capitolo,solo perché boh...Non le hanno mandate in adozione.
Ok, dopo i primi due capitoli di "spoiler",stra presi dalla serie, direi di avvisarvi che i prossimi capitoli saranno leggermente diversi,perché ,per esempio, Diana non sarà ancora amica delle due gemelle++++ Gilbert sarà già a scuola,non tornerà un/due giorno/i dopo :3
Ditemi che ne pensate di questo capitolo
Deni

My Caterine ShirleyWhere stories live. Discover now