5||Giornata del tè

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-Allora cate...Che vestito ti metterai?- domandò Marilla,quando tornammo a casa,dopo un altro giorno scolastico.
Il giorno prima,quando Gilbert mi aveva invitato,avevo detto tutto alla signora Cuthbert e lei aveva accettato volentieri di mandarmi.

-Questo,Signora Cuthbert...Non ho altre vesti- le dissi,mentre lei scosse la testa,in disaccordo con la mia affermazione.
-Ieri sera mi sono messa a cucire questo abito,color celeste...Spero sia di tuo gradimento,Caterine- mi disse Marilla,alzandosi dalla sedia e andando a prendere l'abito.

Quando tornò,aveva in mano una meravigliosa veste,cucita a mano.
La guardai scioccata,mentre lei sorrideva e me lo passava,sussurrandomi un "è tutto tuo".

La abbracciai,felice di quel dono e mi staccai da lei,solo quando mi ricordò che sarei dovuta andare in stazione a momenti.
Corsi in camera e,con l'aiuto di mia sorella,lo indossai,sorridendo.

Poteva non essere il vestito più bello del mondo,ma per me valeva oro.
Lasciai i miei capelli sciolti e mi guardai allo specchio che avevo in stanza.

Rimasi lì ad ammirare il vestito,finché Matthew non mi chiamò al piano di sotto,dicendomi che era ora di andare.
-Arrivo subito!- urlai di rimando,prima di prendere un bel respiro e scendere.

-Come sto?- domandai,appena fui al piano inferiore.
-Ti dona veramente tanto- disse la signora Cuthbert,facendo annuire il fratello,così mi inchianii e li ringraziai,mentre Anna mi guardava,leggermente triste,così le sorrisi.

-Sarò a casa il prima possibile- le dissi,prima di uscire insieme a Matthew e salire sulla carrozza che ci aveva portato,qualche settimana prima,in quella dimora.

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-Vado a prendere il biglietto- mi informò Matthew,prima di entrare in biglietteria e lasciarmi da sola.
-Caterine-mi richiamò una voce maschile,facendomi saltare dalla paura.

Mi portai una mano all'altezza del cuore e mi girai,per poi sospirare,vedendo che il ragazzo era Gilbert.
-Ti prego,non farlo mai più- dissi ridendo,mentre lui prometteva che non mi avrebbe spaventato,ancora una volta.

Quando Matthew arrivò con i biglietti,lo abbracciai e lo ringraziai,poi Gilbert mi prese per mano e mi face salire sulla locomotiva.
Prendemmo i nostri posti e il viaggio iniziò.

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-È così...Non ho neanche delle parole adeguate per descriverlo- dissi,appena entrammo in un bar,occupando un tavolo.
-hai ragione...Ci venivo spesso con mio padre- mi rispose Gilbert,prima di chiedere a una ragazza due tè caldi.

Quando arrivarono,iniziammo a parlare.
-Allora...Quando hai perso la tua famiglia?- domandò il ragazzo,girando ,con il cucchiaino,la sua bevanda.
-Da quando ero ancora in fasce...3 mesi,circa- gli risposi,poggiando la tazzina sulle mie labbra e sorseggiare il tè.

-Posso farti una domanda io?- chiesi,dopo aver riappoggiato la tazza,sul piattino,e essermi pulita dal rimanente del tè che avevo.
-Certo- mi rispose Gilbert,dopo aver compiuto le mie stesse azioni.

-Perché tu e tuo padre non venite più qui? È un posto così spettacolare..- gli provai a spiegare,ma il ragazzo mi fermò,abbassando il viso.
-Mio padre sta male...È in questa situazione da molti anni ormai e non sappiamo se si riprenderà mai...Probabilmente rimarrò a casa qualche settimana per aiutarlo- mi rispose tranquillamente,prima di finire di bere.

-Tu hai lasciato tuo padre da solo,per venire a bere un tè con me? Mi sento tremendamente male io- gli dissi,ma lui scosse la testa,sorridendo.
-Non è da solo,ma a casa con una vecchia amica di famiglia...Starà bene- disse,provando a sembrare convincete,anche se si vedeva che a quelle parole lui non ci credeva.

Alla fine parlammo ancora un pò,finché non si fece tardi e non arrivò il momento di tornarcene nelle nostre dimore.
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-Come è andata?- domandò Anna,appena mi buttai sul letto,guardando il soffitto,mentre io pensieri di quella giornata,mi passavano davanti.
-Direi che Gilbert Blythe è un tipo...Interessante- dissi.

Mia sorella mi guardò,per poi scoppiare a ridere.
-usi questa affermazione solo quando si parla di libri...E sai come va a finire? Che di solito sono i tuoi favoriti...Racconta- mi spiegò,prima di sedersi accanto a me e ascoltare l'interessante conversazione che avevo avuto con il ragazzo.

-Non è che ti piace Gilbert?- domandò,quando conclusi il tutto,ma io scossi la testa.
-Non sono una fan di Gilbert Blythe-dissi,spostando il mio sguardo e incontrando gli occhi color azzurro mare di mia sorella.

Lei rise,poggiandomi una mano sulla spalla e sussurrando un "vedremo se la penserai ancora così",per poi alzarsi dal letto e aiutarmi a mettermi in piedi.

Quando finalmente mi alzai,sentimmo Marilla chiamarci...Finalmente la cena era pronta.

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2 giorni dopo....
Gilbert non si vedeva da un po' ormai...Era da due giorni che non si presentava a scuola e questa cosa non portava niente di buono.

Quando arrivai a scuola,mi sedetti al mio posto,insieme a Anna,ma le ragazze ci accerchiarono,iniziando a raccontare i pettegolezzi.
-Avete visto che Gilbert non viene più a scuola?- iniziò Diana,facendo annuire le altre.

-Ho sentito dire che 2 giorni fa gli è morto il padre...Sta preparando tutto per il funerale,che sarà tra pochi giorni. Poverino,chissà come dovrà sentirsi!- ci informò Ruby,iniziando ad asciugarsi le lacrime che stavano sgorgando dai suoi occhi,attraversando il viso pallido.

-È morto due giorni fa,avete detto?- domandai io,risvegliandomi dallo stato di trans in cui mi trovavo.
-Così ho sentito- mi rispose la ragazza,prima di essere interrotte dal signor Philips,che iniziò la sua lezione in maniera brusca,ma io non lo ascoltai.

Il padre di Gilbert era morto 2 giorni fa,probabilmente quando lui era con me....Avevo privato un ragazzo a vivere gli ultimi momenti con il padre...Gli avevo privato un ultimo ricordo felice.

Spazio meeeee
SI HO AGGIORNATO!! Sono troppo feliceeee,yeeeee
Come va ?
Io tutto bene dai
Sono stata interrogata in storia,ma Tutto okay😎
Deni

My Caterine ShirleyOnde as histórias ganham vida. Descobre agora