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Iniziarono gli anni peggiori, le medie, lì successe di tutto e non sto scherzando, kacchan mi picchiava continuamente, mi prendeva costantemente in giro e così anche tutto il resto della classe, prima di tornare a casa andavo in infermeria e a casa inventavo sempre qualche scusa, tipo che ero caduto o roba simile.

Un giorno un amico di kacchan venne da me durante l'ora di pausa, mi prese dal braccio e mi butto in bagno, voleva usarmi come se fossi un suo giocattolo sessuale.

Mi bloccò, la paura che avevo era indescrivibile, se non la vivete non potete capire, non volevo tutto questo, ma d'altronde chi ero io per decidere il mio futuro?

Ormai il mio futuro era in mano di kacchan, più continuava a picchiarmi, più la mia voglia di schiattare aumentava.

Ma tornando a noi, stavo per essere stuprato, eravamo chiusi a chiave in quel fottutto bagno, non so perché mi feci trascinare, forse perché altrimenti mi sarebbe arrivato un pugno.

Nel momento in cui quel ragazzo di merda stava per mettere il suo sudicio coso dentro di me, esplose, letteralmente.

Il suo sangue era ovunque mischiato con i pezzi di carne, io caddi seduto e guardai in giro, davanti a me c'era un ragazzo, poteva essere 1-2 anni più grande, aveva una maschera che ricordava un becco, una camicia nera e la cravatta bianca, i capelli erano di un rossiccio, si rimise il guanto e si accovacció di fronte a me.

<tutto bene ragazzino?> disse con vece dolce e rassicurante, io lo guardai con gli occhi sgranati, non capivo cos'era successo.

Lui mi abbracciò <non ti preoccupare, è tutto finito adesso, sono arrivato in tempo.> cercava di consolarmi, io iniziai a piangere e ricambiai l'abbraccio tremando e stringendolo a me.

<io sono Kai Chisaki, piacere> disse con il sorriso rivolto verso di me, mi mise la mano sul viso asciugandomi le lacrime, sinceramente avrei voluto che ci fosse stato kacchan al suo posto, ma almeno qualcuno si accorgeva di me.

<so che sei scosso, ma non temere, a te non faccio nulla, una mia amica può prevedere il futuro e aveva prevesto tutto questo, così sono venuto a salvarti> continuava a sorridere mentre lo diceva, quella sensazione non la scorderò mai, era bellissimo essere considerati almeno una volta.

Mi aiutò a rivestirmi e mi accompagnò fino alla mia classe, non volevo entrarci, per nulla al mondo, indietreggiai un pó appena ero davanti alla porta, Chisaki mi guardò e mi sorrise dolcemente.

<non preoccuparti, io sarò qui in caso di pericolo> sentirlo mi faceva sentire più sicuro, era davvero rassicurante, così gli feci il sorriso migliore che riuscivo a fare in quel momento e presi coraggio entrando in classe, kacchan non osò neanche guardarmi, con la coda dell'occhio mi vide e distolse subito lo sguardo.

Mi sedetti e iniziai a pensare alla scena di prima, quel ragazzo era esploso, davanti ai miei occhi, forse non era necessario punirlo con la morte, ripensai anche a Chisaki, lui ha ucciso, quindi non è un hero, sgranai gli occhi al pensiero e iniziai a tremare.

Un villain mi ha aiutato?
Perché l'avrebbe dovuto fare?
Cercai di trovare una motivazione logica ma non trovai nulla, nella mia testa riapparve la scena del sangue sul muro mischiato ai pezzi di carne, non solo perché, ma non avevo paura, mi trasmetteva...tranquillità.

Starò impazzendo, per forza, come poteva una scena simile trasmettermi tranquillità?

Probabilmente se l'avesse vista un altro si sarebbe messo a vomitare, a urlare e molto altro, ma per me non fu così.

Un nostro compagno corse in classe e urlo <CI SONO PEZZI DI CARME UMANA E SANGUE NEL BAGNO!> beh non ci misero tanto per scoprirlo.

Tutta la classe uscì e andò a vedere il bagno con il prof, tutti erano spaventati, le ragazze piangevano e i maschi erano a bocca aperta, indovinate chi era calmo e tranquillo?

Il sottoscritto, quella scena l'avevo vista davanti ai miei occhi e rivedendo il bagno ero sul serio tranquillo, mi piaceva quella scena, un piccolo sorriso si formò sulle mie labbra, ma sfortunatamente un nostro compagno se ne accorse.

<Midoriya sorride!!> tutti si girarono verso di me increduli, persino kacchan <perché sorridi davanti a una scena del genere?> mi chiese una ragazza <n-non stavo sorridendo!> ovviamente non poteva non aggiungersi Kacchan.

<MA SAI È OVVIO CHE SEI STATO TU! SEI L'ULTIMO CHE È USCITO DAL BAGNO! E POI LA RAGIONE È SEMPLICE. VISTO CHE NON HAI UN FOTTUTO QUIRK DEL CAZZO TE LA ORENDI CON QUELLI CHE CE L'HANNO FACENDOLI FUORI PERCHÉ SaEi SOLO UN INVIDIOSO DEL CAZZO.> queste parole fanno male.

Il prof venne in mio soccorso, era palese che non fossi stato io, e cercò in tutti i modi di dirlo anche ai ragazzi.

Kacchan in quel momento tu non ti sei accordo di come stavo, di come le tue parole mi facessero soffrire,di come mi potevo sentire.
Ti sei accorto che soffrivo? Quando sono entrato in classe ti sei accorto che non stavo bene? Hai pensato perché ho sorriso? Non hai pensato sul perché non tornavo in classe? Ovviamente no, tu vedi solo quello che vuoi vedere, e sai cosa stavi vedendo?
Un ragazzo invidioso e colmo di rabbia che uccideva quelli con il quirk perché lui non lo ha potuto avere, allora si vendica e ci prova gusto, allora è meglio se questo schiatti, un ragazzo che non sa commettere neanche bene un omicidio.

Oppure non è così?
È solo quello che penso?
Allora dimmelo tu kacchan.
Ti sei mai accorto di me?

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