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Sentì I ragazzi arrivare, mi alzai da terra e andai da loro, alcuni erano feriti e mi venne dato l'incarico di curarli, feci il meglio che potevo e effettivamente servì.

Non ricordo che ore fossero, cosa facevo, ricordo che ero sul letto, probabilmente stavo fissando il vuoto come al solito, si sentì un forte urlo provenire dalla ragazza, non so il motivo ma una strana sensazione mi pervare, le urla si facevano sempre più intense e i miei occhi erano sgranati a fassare il vuoto.

Ricordo bene quella sensazione, se ci penso riesco ancora a sentirla, avevo paura, ma non ne sapevo il motivo, quelle urla che prima mi facevano ridere, adesso mi facevano tremare.

Era per le parole del biondo?
Mi chiedevo ripetutamente, era questo che intendeva Tomura con lo stare attento? Mi facevo mille domande e non trovavo risposte, tremavo e non sapevo che fare.

Sentì un urlo che mi fece ricordare una scena che non avrei mai voluto ricordare.

Ero piccolo, mamma era in cucina, papà era ancora a casa, ricordo benissimo che stavo giocando con un pupazzetto di All might quando papà andò in cucina da mamma.

Io per una volta alzai lo sguardo per vederli, non l'avevo mai fatto e probabilmente non avrei dovuto farlo neanche quella volta, vidi mio padre picchiare mamma, le urlò, urlò forte, fortissimo, io spalancai gli occhi indietreggiando e quando papà di accorse di me mi prese dal collo e mi sbattè al muro.

Lui non voleva un figlio con problemi mentali e dava la colpa a mamma di questo, lo sapevo bene, da piccolo non capivo cosa fossero i miei problemi mentali, ma secondo voi, un bambino di 5 anni, mentre si fa il bagno, fissa l'acqua, ci sprofonda, prova a morire è sano di mente?

Questa cosai mi era ancora ignota prima che Tomura me la disse, quel ricordo mi fece urlare dalla paura e la testa iniziò a farmi malissimo.

Ricordo poco di quello che successe dopo, ma ricordo bene che svennì, dopo di quello I ricordi sono tutti confusi.

Era la seconda settimana che avevamo quella ragazza nel covo, era straziante, urlava e piangeva, non faceva nient'altro, la odiavo.

Tomura mi concesse di torturarla con lui, il ragazzo le faceva le domande e lei doveva rispondere altrimenti dovevo farle qualcosa tipo staccarle un unghie, carne o se esagerava ficcargli aghi in parti del corpo.

⚠️Attenzione, la parte seguente contiene scene che possono disturbare alcuni lettori, se siete tra quelli skippate finché non vedete i due triangoli gialli, per gli altri, buona lettura⚠️

Poi arrivò la mia parte preferita, mettergli un micro-cip nel collo, la buttai a terra e presi un coltello, infilai la lama gelida nel suo collo, si sentiva bene la pelle che si rilassava e che si apriva.

Il sangue che piano scendeva e colava a terra, tolsi piano il coltello dalla ferita, probabilmente la ragazza sentì la lama ormai tiepida uscire e strofinare sulla sua carne.

Presi delle pinze e aprì meglio la ferita amavo sentire la carne che si separava quel rumore bellissimo mischiato al sangue, prima di mettergli il micro-cip presi un bisturi e aprì la carne all'interno del collo facendoci un buco abbastanza grande in modo tale che il micro-cip ci entrasse.

Lo presi con delle pinze e glielo misi nella carne, subito si impregno di sangue, dopo presi il coltello di prima, Tomura lo aveva riscaldato per chiudergli la ferita, con le mani feci attaccare la carne e ci misi sopra il coltello rovente, la carne si sciolse e si fuse.

Amavo quella scena, la ragazza aveva pianto e urlato tutto il tempo ma a me non importava più.

⚠️Fine parte, per tutti quelli che si erano fermati e hanno skippate buona lettura!⚠️

Una volta messo il micro-cip nel suo collo andai in cucina ad aiutare gli altri, toga mi fece vedere come cucinare del sushi, mi ricordo ancora come si fa, avrei voluto tanto insegnarlo a kacchan, così lo avremmo potuto cucinare insieme.

Ma come si usol dire, non si può avere tutto dalla vita no?
Questa affermazione per me purtroppo non poteva essere più vera.

Mangiammo tutti in sieme e andai a portare del sushi rimanente alla ragazza ma ovviamente non mangiò nulla, come poteva?

Quella notte non feci fatica ad addormentarmi, sapevo già che kacchan sarebbe venuto a prendere la giovane damigella della classe, avrebbe dovuto per forza fare l'eroe no?

E comunque mi chiedo, kacchan in quei giorni non mi ero fatto sentire, cosa hai pensato?
In battaglia non credo che tu ti sia accorto di tutto.
Te ne sei accorto che ho rapito una ragazza davanti ai tuoi occhi?
Te ne sei accorto che in quel momento non volevo essere lì?
Ti sei accorto di quello che provavo?
No.
Perché tu vedi solo quello che vuoi vedere e sai cos'hai visto?
Un ragazzo che esegue gli ordini, che si sfoga con chiunque stia davanti a lui, che non gliene importa nulla di quanto male o sofferenze farà e che sparisce subito.

Oppure non è così?
È solo quello che penso?
Allora dimmelo tu kacchan.
Ti sei mai accorto di me?

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