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Dopo scuola stavamo tornando a casa, purtroppo tu, kacchan, dovevi fare la mia stessa strada per poi svoltare l'angolo.

Ma quel giorno non hai svoltato quell'angolo, forse volevi vedere se andavo in qualche covo o uccidevo qualcuno visto quello che era successo oggi.

Ma non fu così, ad un certo punto mi presi e mi sbattesti al muro <ammettilo. Sei stato tu vero? Tu hai fatto quel casino in bagno è inutile che lo neghi. Solo un villain del cazzo mentre guarda quella scena sorride ed è tranquillo. Ammetti che hai fatto tutto tu.> io lo guardai incredulo.

Non ci credeva proprio eh?
Come biasimarlo.
<kacchan non sono stato io, se vuoi ti racconto com'è andata, ma non sono stato io!> cercai di convincerlo in tutti i modi.

<ah si? Allora sentiamo, com'è andata sul serio?> mi stava fulminando con lo sguardo, non era una bella sensazione, per niente.

<un tuo amico voleva usarmi e c-così un ragazzo che ha detto di chiamarsi Chisaki è a-apparso e lo ha fatto esplodere> lui mi guardò e mi tirò una ginocchiata nello stomaco che mi costrinse a piegarmi <E TU CREDI DAVVERO CHE CREDA A UNA STORIA SIMILE?!> mi arrivò uno schiaffo in faccia <NON SONO COSÌ STUPIDO MERDEKU! E SO CHE SEI STATO CAZZO TU.> io non parlai, in effetti cvome poteva credere a una roba simile?

Mi sbatte dinuovo al muro facendomi sbattere la testa, odiavo quando faceva così, ma allo stesso tempo era bellissimo.

Mi lasciò stranamente e se ne andò, io lo guardai, non era da lui, che gli è preso?
Mi strofinai la testa e tornai a casa
<IZUKU! P-PER FORTUNA STAI BENE!> mamma mi abbracciò e io ricambiai guardandola <mi hanno informato che oggi è morto uno studente, hanno chiuso la scuola fino a fine giugno per investigare...> non aveva importanza, io non sarei mai andato alla Yuei, quindi mi andava bene.

Però non avrei voluto iniziare le superiori in una scuola normale, ringraziata mamma della notizia salì in camera sdraiandomi sul letto, girai la testa e vidi il calendario, mi alzai e lo presi.

Lo guardai con gli occhi vuoti e presi un pennarello rosso, girai le pagine fino al primo giorno di superiori, sopra ci scrissi "giorno del mio suicidio" guardando quel giorno sorrisi, avrei dovuto soffrire solo per un altro mese, poi me ne sarei andato.

Appesi il calendario e mi stesi sul letto felice, ero così convinto che lo avrei fatto, ma come ho detto, il mio futuro non è mai mio, e non lo sarà mai.

Durante quel mese non uscivo particolarmente di casa, Mitsuki ci veniva a trovare, ma Kacchan non c'era mai.

Un giorno faceva fin troppo caldo, così mi misi una maglia a maniche corte, solo che si vedevano i tagli, così ci misi una maglia di cotone sotto a maniche lunghe, uscì di casa e andai in un vicolo, volevo andare a prendere un manga, ma mi persi, vidi una specie di gelatina verde prendermi i piedi e tirarmi via, la gelatina parlava!

<uuh guarda chi abbiamo qui, oggi morirai piccolo.> sentendo quelle parole non sapevo che fare, volevo morire, ma non così, sul serio.

A salvarmi fu All might, io lo guardai con gli occhi che brillavano, ma non si rivelò come sembra.

<a-all might, posso chiederti una cosa?> si girò verso di me sorridendo e annuendo <I-io..anche se non ho un quirk, posso diventare come te?> io lo guardai speranzoso, tsk. Sei proprio un idiota izuku.

Lui mi guardò e il suo sorriso scomparve.
<senti, guarda in faccia alla realtà, non puoi diventare un eroe senza un quirk.>
Le mie pupille si fecero piccole e il mio sguardo spento, cosa ti aspettavi piccolo verdino? Che ti dicesse che potevi diventarlo? Mi dispiace.

A questo punto, gli dissi tutto in faccia.
<sai, ti consideravo un eroe che salvava le persone, pensavo che gli eroi non facessero soffrire le persone, ma mi sbagliavo, grazie per avermi illuso ulteriormente, ora se non mi devi illudere ulteriormente o parlare del fatto che non ho un quirk facendomi soffrire vado a casa.> detto questo andai via di lì mentre le lacrime rigavano il mio viso, che idiota che ero.

Mentre tornavo a casa scontrai kacchan correndo, cademmo entrambi <ma che cazzo fai ner->
Appena mi vide piangere si bloccò
<perché piangi mo? Stai sempre a piangere, basta.> si alzò e mi diede una spinta per poi andarsene, io abbassai lo sguardo e singhiozzai alzandomi e correndo a casa.

Mi fiondai in camera mia e mi buttai sul letto piangendo e stringendo le coperte, povero piccolo, è stato illuso anche dal sue eroe preferito, lo ha fatto soffrire più di quanto già stava soffrendo.

Te ne sei accorto a come mi sentivo, sul perché non ho reagito, sul perché piangevo, sul perché sono semplicemente scappato?
No.
Perché tu vedi solo quello che vuoi vedere e sai che stavi vedendo?
Hai visto un ragazzo che si inventa scuse perché non ha le palle di ammettere la realtà, hai visto uno stupido fantoccio piagniucolone e debole che piange per tutto e fa solo la vittima.

Oppure non è così?
È solo quello che penso?
Allora dimmelo tu kacchan.
Ti sei mai accarto di me?

Ora ti accorgi di me? Where stories live. Discover now