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Era mattina presto, dovevamo attaccare lo Yuei tra poco, ero felicissimo, in quel periodo mi ero allenato anche ad uccidere le persone, era davvero divertente ucciderle.

Avrei voluto divertirmi per più tempo, oh beh fa nulla, non capivo perché mi piacesse tanto, ero impazzito come niente.

Non ricordo se mi stavo allenando o altro ma Tomura mi chiamò, io andai dagli altri, c'erano tutti.

<senti izuku, devi fare molta attenzione ok? Tu..insomma hai accettato così in fretta, sei impazzito in poco tempo del tutto, ti sei abituato ad uccidere,tu soffri di problemi mentali> problemi mentali? Cioè sono pazzo da quando sono nato? Nessuno me lo aveva mai detto, non sapevo come prendere la cosa sinceramente.

<tua mamma non te lo ha mai detto, ricordi che da piccolo ti faceva visitare da tutti quei dottori? Ecco ha saputo cosa fare già da quando eri piccolo, e in realtà il tuo dottore è uno psichiatra> ascoltavo e basta, come avrei dovuto reagire? Per lo meno avevo capito perché mi facevo influenzare tanto e la mia personalità non esisteva.

<in battaglia e quando rapiremo quella ragazza fa attenzione davvero, noi staremo dietro di te, ma tu fa lo stesso attenzione va bene?> io ho semplicemente annuito, questa cosa mi fece ricordare una scena di quando avevo 11-12 anni.

Ero in spiaggia, mamma era andata al bar e io ero sul bagno asciuga, era una giornata normale, ricordo bene quella scena, in acqua c'era un motoscafo e le persone erano tranquille, stavo guardando i pesci nell'acqua cristallina quando ad un certo punto si sentì urlare.

Io alzai lo sguardo e del sangue schizzo sulla mia guancia, sgranai gli occhi e guardai cos'era appena successo, il motoscafo era andato su delle persone, alcuni erano vivi ma la loro carne era maciullata, l'acqua che poco fa era cristallina, adesso era solo un fiume rosso brillante che piano si espandeva sempre di più.

Tutti iniziarono ad urlare, piangere e molto altro penso, io guardavo quella scena, ero tranquillo, ero davvero tranquillo, così tranquillo, che sorrisi e mi misi a ridere.

Beh almeno avevo capito perché ero tranquillo guardando tutte quelle scene e mi facevo condizionare così facilmente, questa cosa non mi faceva né caldo né freddo.

Poi arrivò quel momento.
Tutti andammo sul luogo, quel giorno i ragazzi si sarebbero dovuti allenare in un posto che simulava varie situazioni.

Il portale apparì, non so il motivo, ma una sensazione orribile mi pervase, guardai gli agli in cerca di consolazione per lo meno, a girarsi fu todoroki, mi guardò e mi sorrise, quella sensazione vedendolo piano stava sparendo e a farla sparire del tutto fu la mano di Dabi che ora si trovava davanti a me, io la presi e entrammo.

Eravamo sul posto, tutti ci guardarono, tutti guardavano me.

Non ricordo bene tutta la battaglia, ma ricordo lo sguardo con cui kacchan mi guardava, era un misto tra confusione, stupore e paura, non so se in quell'espressione c'era anche tristezza, ma non mi importava...credo.

Non ricordo com'è iniziata la battaglia, ma ci ritrovammo a combattere, combattevo contro una tipa che aveva degli auricolari alle orecchie, non mi piaceva per niente.

Gli strappai un auricolare, dovevate vedere quanto sangue uscì, la ragazza urlò così forte che tutti si bloccarono, io mi misi a ridere di gusto, amavo la scena e vidi anche Chisaki ridere.

Mi ritrovai kacchan davanti, lo guardai intensamente sorridendo <da quanto tempo, kacchan.> lo feci palesemente irritare, corse da me senza lanciarmi esplosioni e mi prese dal colletto.

<PERCHÉ CAZZO SEI DALLA LORO PARTE?! SEI COGLIONE?!> aveva gli occhi lucidi, si dispiaceva? Nah era impossibile, non poteva dispiacersi per uno come me, no?

Pensai, mentre lui mise la testa sul mio petto mentre iniziava a piangere, ancora non capisco perché esitasti ad attaccarmi sai?

<NERD DEL CAZZO!> provò a tirarmi delle esplosioni ma con il mio quirk ero velocissimo e schivai, lui nel vedermi con un quirk si paralizzó, <che cazzo ti hanno fatto.> disse prima di guardarmi nascondendo i singhiozzi.

Scoppiai a ridere <COSA MI HANNO FATTO LORO!? AHAHAHAHAH> era effettivamente per colpa sua se io ora ero lì con loro, ma anche no.

Non so perché, ma in quel momento una sensazione di nostalgia mi pervase, guardarlo faceva così fottutamente male.

<non ho tempo da perdere con te.> dissi per poi sparire, lo lasciai lì, probabilmente ferito, ma anche io lo ero, quindi eravamo pari in fondo.

Dovevo cercare la ragazza, guardai in giro e la trovai correre, sorrisi e mi schiantai contro di lei, cadde e io la presi dal collo, strinsi così forte che svenì.

Tomura mi vide e aprì il portale, io entrai con la ragazza, la portai nella stanza dove tomura faceva gli esperimenti, le tolsi il casco, le scarpe e i bracciali ai polsi e le misi le manette, presi una corda e gli legai le gambe.

Mi sedetti davanti a lei e la guardai, ricordo quell'espressione tranquilla, spensierata, quell'espressione che neanche ora io riesco a provare.

Non mi faceva arrabbiare, non ero invidioso, non mi importava più ormai, non so di preciso quanto tempo passò, ma la ragazza si sveglió.

Appena mi vide iniziò a panicare <oi oi calmati, per adesso non sei ancora in pericolo> la ragazza respirava affannato, non ricordo come, ma la tranquillizzai, iniziammo a parlare un pó o per lo meno mi faceva delle domane su cosa gli sarebbe successo io gli risposi.

Mentre parlavamo pensavo a te kacchan, te ne sei accorto?
Ti eri accorto che in quel momento non stavo bene nel vederti? Ti eri accorto che tutto questo era solo colpa tua? Ti eri accorto che quella risata era per nascondere le lacrime?
No.
Perché tu vedi solo quello che vuoi vedere e sai cos'hai visto?
Un ragazzo che non se ne frega nulla degli altri, egoista, scansa fatiche che preferisce scappare dai problemi uccidendo tutti e lasciando tutto il resto alle spalle perché tanto a lui non importava.

Oppure non è così?
È solo quello che penso?
Allora dimmelo tu kacchan.
Ti sei mai accorto di me?

Ora ti accorgi di me? Where stories live. Discover now