Capitolo 4 - Harry

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Come lo odiava, quel Malfoy. Era stato uno stupido a pensare che dopo tutto quello che avevano passato, forse avrebbero potuto passare l'ultimo anno in pace. Si sbagliava di grosso. Malfoy si divertiva tanto nel tormentarlo, glielo leggeva negli occhi. Sembrava fare di tutto pur di non lasciargli mai l'ultima parola. E l'ultimo episodio era stato troppo. Come aveva usato quella dannata serpe a rivelare una cosa così intima su di lui. E poi, come era venuto a saperlo? L'aveva intuito in qualche modo o aveva solo improvvisato? Harry non lo sapeva e non riusciva a darsi pace per questo.  L'idea che quel serpeverde sapesse qualcosa che lui non aveva osato rivelare a nessuno, nemmeno a se stesso, lo stava uccidendo. Ormai tutta la scuola lo fissava senza ritegno, stavolta in un modo nuovo. Gli sembrava che i ragazzi facessero di tutto per stargli vicino e doveva sempre essere scortato da Hermione o da Ron per evitare di fare tardi alle lezioni. 

Decise che gliela avrebbe fatta pagare a quello stupido. In una maniera che non avrebbe dimenticato tanto facilmente. Per fortuna quell'anno Harry si era davvero svegliato un po' e non era più tanto tonto. Aveva capito cosa fare.

Decise di organizzare tutto con i suoi due amici la sera di Halloween...

HALLOWEEN

Dopo il banchetto, Hermione iniziò a chiacchierare allegramente con Pansy e Ron con Blaise. Si trovavano stranamente bene quelle improbabili coppie. Ad un certo punto, Hermione, come concordato disse:

"Pansy, ti va se giochiamo tutti ad obbligo o verità?"

"Bell'idea, Herm!"

"Si, fantastica!" rincarò Ron.

"Io ci sto!" dissero in coro lui e Blaise

"Draco, ti va?" gli chiese gentilmente Pansy

Draco non si sarebbe di certo smentito di fronte a tre Grinfondioti, specialmente se tra loro c'era Potter.

Così si chiusero in un aula vuota ed iniziarono a giocare. Quando toccò a Draco, lui scelse Harry.

"Potter, obbligo o verità?"

"Verità" Per ora voleva andarci leggero.

"Cosa senti... nell'Amortentia?"

"Non lo so, non l'ho mai annusata" Rispose lui arrossendo un po'.

"Beh, devi dire la verità, quindi... andiamo tutti nell'aula di pozioni!" Disse con un ghigno.

"Draco... non ti sembra di... esagerare un pochino?" Disse lei in maniera sommessa.

"Assolutamente no, tanto a Potter non dispiace, vero?"

Non poteva perdere la faccia davanti a Draco, perciò disse semplicemente: "Certo"

E così si avviarono. Harry era stato sincero, non aveva davvero mai annusato l'Amortentia ed era un pelino curioso, chissà cosa avrebbe sentito...

"Ecco, Potter, la tua pozione, avanti, di che sa?"

Harry per un attimo si chiese a cosa era dovuto tutto quel suo interesse e poi... lo sentì. Il profumo di gel, colonia, vecchi mobili ed abiti appena stirati e perfettamente puliti, l'odore di...Malfoy.

"Che ti prende Potter? Cosa senti?" 

"Sento... dolci di Mielandia, profumo di lana e an-"

"Oh, andiamo Potter, si vede lontano un miglio che stai mentendo!" Disse Malfoy quasi... deluso.

Harry mantenne lo sguardo fisso sui suoi occhi: "Io ho detto la verità, serpe."

Ma ora era il turno di Herm. Ora era arrivato il suo momento, per vendicarsi.

"Io lo faccio per... Malfoy"

"Si Granger?"

"Obbligo o verità"

"Obbligo"

"Bevi l'Amortentia di Harry." Sorrise lei.

"Cosa? Tu sei totalmente impazzita! Aspetta che mio pa-"

"Malfoy, troppo tardi, hai detto tu Obbligo." Disse interrompendolo.

"Uff... E va bene, sporca sudicia mez-"

"Draco!" Esclamò Pansy indignata.

"Datemela, su." Rispose semplicemente Draco brusco.

La bevve, sapeva di lui, sapeva di dolce, sapeva di salvezza, di amore.

Draco sapeva di amarlo.

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