Capitolo 34 - Draco

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Quella notte Draco fece un sogno strano, o meglio un incubo.

Stava correndo per la foresta, il braccio con il Marchio Nero sanguinava e lui stava scappando. Correva, correva e correva ancora, aveva il fiatone e il suo petto si alzava e si abbassava in maniera incontrollata. Voleva solo avere Harry vicino, tutto qui... e, un attimo dopo, eccolo lì, Harry Potter, illuminato da una luce argentata, nonostante fosse notte fonda.

"Harry! Grazie al cielo! Vieni, dobbiamo andare."

Ma Harry non lo stava ascoltando, lo guardava solamente, anzi guardava un punto imprecisato dietro di lui. Il serpeverde si girò, credendo si star per vedere Voldemort o un esercito di Mangiamorte, ma quando riuscì a mettere a fuoco la figura che aveva davanti, si accorse che era Charlie Weasly, che rideva, andando incontro ad Harry, baciandolo con passione e abbracciandolo.

"NO! NON POTETE, NON PUO' ESSERE VERO!"

Harry si svegliò di soprassalto, sentendo il biondo gridare nel sonno. Lo scosse e si accorse che stava piangendo.

"Shh, Draco, è tutto finito. Ci sono io qui con te ora." Disse, abbracciandolo in modo protettivo.

"Harry... non-non mi lasciare m-mai. Cap-capito?"

"No, non ti lascerò mai, promesso."


La mattinata trascorse tranquilla, come al solito, senza grandi eventi, almeno fino all'ora di Difesa Contro le Arti Oscure.

Draco stava iniziando a percepire una leggera morsa allo stomaco e dopo capì cos'era, gelosia. Non era come le altre, infondate, perché alla fine dentro di se sapeva sempre di essere migliore sia di Seamus Finnigan che di Jaycob, ma stavolta era diverso. 

Stavolta aveva davvero paura. Paura che qualcuno potesse portargli via la persona più importante della sua vita. Paura che qualcuno fosse davvero capace di portargli via Harry. Charlie era perfetto, proprio come Harry e probabilmente sarebbero stati una coppia grandiosa. Era ovvio che il grifondoro avrebbe preferito Charlie, colui che c'era sempre stato, che aveva combattuto al suo fianco durante la guerra e non colui che invece era stato dal lato opposto, tra le file dei Mangiamorte.

Draco in fondo lo capiva.

Era così che si stava sedendo, accanto al moro, in prima fila. Il domatore di draghi era seduto davanti a loro, sopra la cattedra e era molto attraente.

Quando iniziò a fare delle domande, nonostante molte mani svettassero in aria per rispondere, sceglieva lui chi chiamare. La sua scelta ricadeva molte volte su Harry e, pensando a questo, il biondo non si accorse che, invece, il professore si stava rivolgendo a lui.

"Malfoy?" Chiese, e a Draco sembrò di cogliere una nota di disprezzo nella sua voce. 

"Oh, mi scusi signore." Rispose lui, risvegliandosi dai suoi stessi pensieri.

"Allora, Malfoy, sa dirmi come mai gli Animagus devono riferire tutte le loro trasformazioni al Ministero della Magia?"

"Ehm... si. Se essi non lo fanno, c'è il rischio che possano girare sotto forma di animale senza che nessuno lo sappia o sospetti nulla, specialmente se non sono Animagus registrati, come ad esempio Peter Minus, o Codaliscia, e..." Draco si interruppe, non sapeva se Harry avesse voluto che il suo passato venisse messo in mostra davanti a tutti.

"E cosa, signorino Malfoy?"

Il serpeverde guardò Harry, che gli fece un impercettibile segno con la testa.

"E Sirius Black, signore, noto come Felpato."

"Ottimo, 5 punti a serpeverde."

drarry - love is the trueजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें