Chi rimane incatenato al passato, non avrà futuro.

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Kate's POV

Aprii gli occhi lentamente, avevo dormito benissimo. Cercai la mia sveglia che stranamente non aveva suonato, infatti non c'era neanche. Mi guardai intorno. C'era un grande armadio che di sicuro non era mio. Io non tengo sedie in camera mia eppure ce n'era una in un angolo. - questa non è camera mia - dissi sussurando.

Mi alzai e uscì. Questo corridoio lo conoscevo. Tutto d'un tratto mi ricordai: stavamo guardando un film quando mi addormentai e qualche minuto dopo senti qualcuno prendermi e appoggiarmi su qualcosa di morbido.

Scesi lentamente le scale. La sala era perfettamente in ordine così continuai a camminare arrivando in cucina.

-Buongiorno- dissi dolcemente il ragazzo che stava cucinando dei pancake. Aspetta un attimo Pancake? Non li mangiavo da tanto.

-buongiorno- risposi

-Dormito bene?- chiese guardandomi

- s-si - dissi distrattamente.

sorrise - tieni- disse porgendomi la mia porzione accompagniato da una tazza di Caffè. Io in realtà odiavo il caffè:  mettevi cinque cucchiai di zucchero e sentivi ancora quel sapore amaro che odiavo. Non ho ancora capito perché alla gente piace.

Dopo aver fatto colazione andai a sciacquarmi usando il mio indice come spazzolino: molto originale da parte mia. Dovevo arrangiarmi, non ero mica a casa mia. Tirai un pò i miei vestiti cercando di togliere la parte stropicciata. 

-kate sei pronta?! - urlò justin da sotto. presi lo zaino , mi guardai un ultima volta e scesi.  - ah voi ragazze!! sempre a truccarvi- disse esasperato

- vuoi che ti prenoti una visita oculistica? mi sa che hai dei seri problemi alla vista- dissi aprendo la portiera della sua auto. 

-sei sempre così simpatica-

-mai quanto te- conclusi

Accesi la radio: All i want for christmas is you di mariah carey. Era la mia canzone preferita. Canticchiai anzi no Cantai per tutto il tragitto.

- All i want for christmas...- all'improvviso urlai facendo spaventare justin causando quasi un incidente. Oggi era il 19 e natale si stava avvicinando

- ma sei impazzita!!! stavo per sbattere contro l'albero- disse fermando l'auto nel parcheggio della scuola. Lo ignorai e scesi. Ero , si , impazzita dovevo assolutamente trovare Grace. Corsi da tutte le parti beccando occhiatacce da parte dei professori e degli studenti dei 'stai attenta' e qualche ' non si corre', ma mi importava? ovviamente no. Dovevo trovarla. Dove può essere? vediamo oggi è venerdì e alla prima ora le ha ..... ginnastica!!!! corsi negli spogliatoio femminili e aprii la porta.

-Grace fra qualche giorno è....- fu il momento più imbarazzante della mia vita. Davanti ai miei occhi vidi la mia migliore amica e Dan baciarsi. Perchè non imparo mai a bussare? Ero rossa , grace era rossa e Dan si grattava la nuca. - oh emmh scus-satemi i-io i-io .... aspetto fuori- chiusi la porta e aspettai. Okay non sono pronta psicologicamente per affrontare una grace furiosa,ma era importante fra un pò sarà natale. Forse avrei potuto aspettare l'intervallo oppure a pranzo invece no ho scelto questo momento. 

-kate!! Hai proprio un tempismo perfetto sai?- disse sistemandosi, non sembrava furiosa ma come si dice mai giudicare un libro dalla copertina.

- ehh si scusami ...anche se lo spogliatoio femminile non è un posto perfetto per pomiciare con il proprio ragazzo, comunque ero venuta a dirti che fra qualche giorno è natale e volevo sapere quali erano i nostri programmi visto che l'anno scorso è stato un casino- 

-giusto me n'ero completamente dimenticata, beh la scuola vuole fare una festa di natale, potremmo andarci e poi dirette a casa mia- disse riflettendo.

-sicura che lo organizza la scuola e non Collins?-  non voglio che mi menta un'altra volta anche se mi sono rimediata un amico veramenete simpatico. A proposito mi chiedo dove sia Luke, l'ultima volta era scappato da qualche parte.

- sicura. Cos'è questa storia che hai dormito da justin? -disse regalandomi un sorriso del tipo ' cos'avete fatto, biricchina?' 

-sai di avere una mente perversa vero? mi sono addormentata, abbiamo fatto colazione e adesso sono qua...forza andiamo in classe- dissi spingendola.

Oggi era l'ultimo giorno di scuola il che vuoldire niente più verifiche e interrogazioni, ultime assegnazioni dei compiti e ansia per l'ultima campanella. Dovevo anche comprare regali, passare un ultima volta dalla signora Rose e trovare un vestito elegante tutto in tre/quattro giorni. Dovevo praticamente essere Flash. Ovviamente mi riduco sempre all'ultimo momento, come tutti gli anni d'altronde. Le sei ore passarono velocemente seguito da un 'Buon natale' da parte dei professori. Dovevo assolutamente passare a casa, lasciare lo zaino e andare in centro, non potevo fermarmi a pranzare.

Sentì una mano sulla mia spalla. - dove stai andando così di fretta? - ed ecco di nuovo quella voce così familiare.

-ahhh fatti gli affari tuoi - dissi spostando la sua mano. 

-vieni devi spiegarmi una cosa- prese il mio braccio e mi trascinò davanti alla classe di arte. Oh no io chiusa in una stanza di nuovo con lui non ci sto! questo è poco ma sicuro. ma stranamente la sorpassò portandomi davanti a un muro. Il muro era pieno di disegni, suppongo disegni fatti dagli studenti. Li in alto individuai il mio. Noo il mio no. all'improvviso sbiancai. - c-cosa devo spiegarti- 

-il tuo disegno- come faceva a sapere qual'era il mio disegno? E' impossibile. Magari si è confuso con un altro disegno - non c'è il mio lavoro qui-

- non dire stronzate è quello li - disse indicando proprio il mio. Mannaggia alla prof di arte, non pensavo lo esponesse. Tirò fuori il suo cellulare e gli fece una foto. -adesso dimmi cosa significa- 

-senti ti ho già ripetuto mille volte , io non prendo ordini da te e non ti devo spiegare un bel niente- ero già stressata di mio poi se ci metteva anche lui 

-kate devi..-

- no kate basta! prova a ragionare con la tua testa per una volta, non posso sempre darti delle risposte, devi arrivarci tu. Ti ho già dato troppo justin - me ne andai. Non poteva comportarsi così doveva imparare come ho fatto io.

-Salve Signora Rose come sta?-  Rose era sempre sorridente al contrario di me che diventavo triste all'istante. La stanza era vuota c'èra solo una televisione e un comodino con sopra un vaso di ceramica anch'esso vuoto. 

-bene mia cara- disse con quella sua sottile voce. Le andai incontro prendendole la mano. - e tu stai bene?- in realtà ero molto confusa non sapevo se ero arrabbiata, triste,felice o furiosa. - cos'è successo tesoro?-

-non lo so.. il passato mi rovina il presente... perchè le cose non vanno mai bene per me. Perchè non riesco a perdonarlo? io voglio eppure non ci riesco, ci provo ma qualcosa mi blocca. Non riesco a capire perchè. Mi perseguita da quel giorno sopratutto nei sogni. - Avevo detto cose senza senso, dubito che la povera signora di fianco a me abbia capito

-devi prima fare i conti con te stessa , se non perdoni te stessa non riesci a perdonare lui -  mi rispose. 

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Okay questo capitolo è piuttosto incasinato allora:

Justin vuole sistemare il rapporto che ha con kate ma non capisce perchè è arrabbiata.

Kate ha bisogno di , come scritto nella storia, fare i conti con se stessa.

Ecco i punti chiave della storia :)

Alone ||Justin Drew Bieber||Where stories live. Discover now