Gelosa Mccain?

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Usai la grande felpa di justin per sdraiarmi insieme a lui sul prato. Eravamo li da ore. Guardavamo e commentavamo le stelle su cosa assomigliavano

- quello assomiglia ad una scimmia-

-ma come fai a vedere una scimmia! È un panda-

- quale panda! È una cotoletta -

- ma non era mica una scimmia?-

-una cotoletta a forma di scimmia-

-hai fame per caso?  -

-tu?-

-lho chiesto prima io-

-sto morendo- disse toccandosi la pancia.

-vieni andiamo a preparare una grande teglia di lasagne-

- non me lo farò ripetere due volte- si alzò e come l'andata mi portò alla sua macchina. Mi spiegò che eravamo a un'ora dalla città, questo posto era tutto per lui e ci veniva quando aveva bisogno di stare solo, quando era stressato o triste. Non vorrei mai a che fare con un justin triste cambierebbe anche il mio stato d'animo in un attimo. Guardai fuori dal finestrino: le strade non erano più luminose ormai era notte fonda, l'oscurità ci circondava e le note di una canzone sconosciuta faceva da sottofondo. Justin spense la macchina e mi guardò.

-sai cucinare delle lasagne?-

- mi hai preso per una stupida principiante? certo che le so fare, di solito le faccio verso il pomeriggio barra sera e non alle 4 di mattina però farò del mio meglio-

Cercai le chiavi nella borsa e aprii la porta, mi guardai in giro e mi augurai per una volta che mio padre fosse fuori per lavoro e fortunamente fu così. MI diedi una rinfrescata evitando lo specchio potevo immaginarmi com'ero messa in quel momento. Raccolsi i miei capelli lunghi e marroni in una cipolla disordinata, abbinai dei leggins e una maglietta XXL azzurra di mio padre e raggiunsi la cucina seguita dal ragazzo dietro di me. Ragu, parmigiano, bisciamella e forno , apparecchiai la tavola per due e aspettai quella delizia. Justin prese i vestiti che avevo preparato precedentemente e andò in bagno. Dopo un pò di minuti l'odore delle lasagne si sentiva per tutta la casa

- questo odore mi fa venire più fame di prima- disse sbucando dal corridoio , si sedette davanti a me e senza proferire una parola mangiammo. Nessuno dei due aveva voglia di lavare i piatti così andammo subito a dormire.

***

Sentii un fastidio sulla guancia impedendomi  di dormire. Cercai di scacciarlo via con una mano ma non se ne andava. Cercai di aprire gli occhi ma la luce del sole bruciava troppo. Vidi sfuocato un ragazzo biondo davanti a me che sorrideva

- Di solito la gente ha un modo diverso di svegliare, il tuo invece è particolare - dissi comprendomi la faccia con la coperta

-volevo vedere la tua reazione-

-tu non sei normale-

-infatti non voglio esserlo- mi alzai e andai alla finestra. Il sole splendeva come non mai illuminando case alberi e macchine. La mia pancia non mi dava tregua urlava 'nutrimi ti prego'. Mi girai verso justin che fino a quel momento mi stava fissando

- che ore sono?-

-14- cosa?!?!?! 10 ore di dormita. - è già tutto pronto, ero venuto a svegliarti . Dopo mangiato tolgo il disturbo perché ho da fare-

-va bene- mangiammo le lasagne di ieri sera anzi no di qualche ora fa. Lavai i piatti mentre justin se n'è ando. Avrei passato il pomeriggio a non fare niente senza di lui.
I compiti? C'è tempo tanto so che mi ridurrò all ultimo momento cone tutti gli anni perché dovrei cambiare questa tradizione?

Alone ||Justin Drew Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora