"Le regole vengono fatte per essere infrante"

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...ma fui spinta nuovamente dentro.

-justin sei impazzitoo .. te ne sei accorto di essere nel bagno delle ragazze?- Chiuse la porta a chiave

-e per evitare che tu possa rubarmi le chiavi come l'altra volta le metto qui al sicuro- mise le chiavi LETTERAMENTE nei suoi pantaloni -peccato - inizio ad avanzare - oggi volevo fossimo solo io e te-

-mi dispice è la vita- dissi indietreggiando. Pensai a una via di fuga: finestra? è troppo piccola e ci vorrebbe troppo tempo...OHHHH CAVOLO ero in trappola!!!

- però adesso sono qui-

- e-e scom-metto che aprirai la porta come farebbe un bravo ragazzo- fra poco dietro alle mie spalle avrei trovato il muro

-ma io non sono un bravo ragazzo-

-beh puoi cambiare-

-posso ma non voglio- oh ma dai come ho fatto a trovarmi in questa situazione...se solo avessi saputo che sarebbe successo questo mi sarei fatta la pipì addosso. Aprii velocemente il rubinetto bloccandola con la mano creano dei grandi schizzi ma ovviamente lui non si fermò. Come potevo pensare che avrei fermato il re degli idioti con dell'acqua?

-non fare un altro passo-

-se no? -

-urlo-

-prego urla pure ... spera solo che ti sentano in tempo , sai con tutta la musica e i birilli-

-sei odioso- ormai fui con le spalle al muro. Mise le mani ai lati della mia faccia. Potevo vedere i suoi meravigliosi occhi in 3D, lo stesso come il naso, il suo tenero neo e le sue labbra sottili -te lho detto che ti denuncerò per sequestro di persona? non puoi fare a modo tuo. Ho bisogno del mio spazio vitale. Stai respirando il mio ossigeno potrei morire. Tu non vuoi la mia morte altrimenti dovrai dare delle spiegazioni a mio padr...- fui interrotta dalle sue labbra. Ed ecco di nuovo quella familiare sensazione leggero dolce e delicato come sa fare lui,ma fini subito. Avvicinò la bocca al mio orecchio e mi sussurrò qualcosa

- scusami parlavi troppo ... vieni- finimmo la serata verso le quattro del pomeriggio.

***

-finalmente soli Mccain -

- che strazio!-

- come?!?! Non è divertente stare con me?-

- mhhhm un pochettino ma proprio poco-

-risposta sbagliata- prese la mia mano e camminammo verso una destinazione sconosciuta.

-scommetto che se ti chiedo dove stiamo andando tu non mi risponderesti-

-sei sveglia allora -

-HA HA HA-

lo seguì a passo svelto. Eravamo ancora nella mia zona e ci sedemmo nella fermata del bus 225. Non feci domande tanto sapevo che non mi avrebbe risposto. Mi passò una sua cuffia e ascoltammo la musica : thinking out loud, suanday morning , smells like teen spirit, she looks so perfect, you're beautiful già you're beautiful a quella canzone chiusi gli occhi e immaginai una ragazza e un ragazzo in una stanza, lei impaurita lui deciso lei confusa lui sicuro di sè, lei il suo primo bacio lui ..

-siamo arrivati - mi alzai dalla sedia e scesi attentamente le scale. Rabbrividii dal freddo. Conoscevo quel posto era la parte poco abitata di New York. Le strade erano abbastanza sporche e i pali della luce si accendevano e spegnevano, e le case ormai avevano perso il colore ed erano diventate grigie. Persone senza casa, ubriachi e ragazze abbandonate erano li per terra che piano piano perdevano speranza e lucidità. Provai tanta pena per loro ma non potevo fare niente. Presi la mano di justin che aumentò il passò. Ormai il sole stava tramontando portando l'oscurità in quel luogo che faceva già paura. Ci fermammo davanti a un edificio anch'esso abbandonato, sembrava una scuola o qualcosa del genere. Entrammo dalla porta del retro fino all'ultimo piano. Si, era una scuola. Entrammo in una delle tante aule: c'erano 2 sedie inutilizzabili, un banco, un piccolo armadietto e una cartina tutta strappata e stropicciata.

Alone ||Justin Drew Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora