Sindrome di Peter Pan

4.3K 255 20
                                    

Gli interminabili minuti finirono. Nessuno dei due osava parlare. Il mio primo bacio era stato magnifico, indimenticabile. Automaticamente la canzone in sottofondo diventò la mia canzone preferita.

-È stato..-iniziai

-intenso - fini justin

Si girò lentamente e camminó verso la porta . Gli presi la mano fermandolo

-t-ti prego puoi...d-dormire qui?-non volevo se ne andasse volevo stesse qui. Avevo bisogno di lui.

-emmh certo-

Presi una maglietta e una tuta di mio padre -tieni non voglio rivederti mezzo nudo di NUOVO- dissi lanciandogli i vestiti

-perché ?  non mi trovi sexy - disse

-idiota-

Mi diedi una sciacquata, mi lavai e mi misi il pigiama. Tornai in camera e vidi un justin sul mio letto che dormiva. Cercai con tutte le mie energie di metterlo sotto le coperte. Sentii delle mani sui miei fianchi e con agilità mi tirò sul suo petto. Non mi opposi anzi mi infilai anch'io sotto le coperte e caddi in un sonno.

***

Eravamo io e justin su un campo da basket. Soli.
Mi prese per i fianchi e mi fece girare . Ci guardavamo come se non ci fosse un domani.
Ero bellissimo, i suoi capelli erano tutti stropicciati e sudati ma era stupendo lo stesso.
Si avvicinò lentamente guardando le mie labbra. Sentivo il familiare calore caldo sulle labbra...Lo guardai ma qualcosa non andava. Justin stava scomparendo , anche il campo , il canestro ... bianco.

-justin justin- dissi aprendo i miei occhi. Era un fottuto sogno. Meno male.

-ahaaaa sono anche tra i tuoi sogni lo vedi che sono sexy- dissi il ragazzo seduto di fianco a me. Lo guardai e lo spinsi con tutte le mie forze da farlo cadere di testa.

Sentii un tonfo e un 'ahia'.

-  stavo dicendo justin vai a preparare la colazione- dissi cambiando argomento. Parlare nel sonno è una cosa che ho sempre avuto. Non mi ha mai dato fastidio dato che dormo sempre nella mia cameretta da sola, ma non questa volta.

Spero solo di non aver detto qualcosa di imbarazzante.

Dopo una rinfrescata guardai fuori dalla finestra. Gli alberi erano ricoperti da una cosa bianca somigliante alla panna. Così anche le macchine e le strade. Mah è neve!!!

Corsi in camera urlando e saltando. Qui a new york non nevicava quasi mai.

-justin justin c'è...- dov'èra finito? Guardai in camera di mio padre, in cucina ritornai anche in bagno ma niente. Mi sedetti sul divano. All"improvviso sentii il ghiaccio freddo a contatto con la mia pelle calda.

Partiva dal collo e scivolava per tutta la mia spina dorsale.

Mi misi a urlare e iniziai a correre per tutta la casa togliendomi la maglietta. Sentii la risata di justin provenire dalla sala. Sempre più forte.

- non è divertente - dissi indicandolo

-oh si che lo è - continuò a ridere toccandosi la pancia.

- okay okay forse un pochino, ma adesso smettila-

-emhh devi andare a buttare la spazzatura è piena. Te lho messa davanti alla porta- non rideva più ma il suo sorrisino non mi convinceva.

-perché non lo fai tu?-

-perché devo preparare la colazione-

Mi arresi anche se quel sorriso stampato sulla sua faccia non mi convinceva. Gli lanciai un occhiataccia e aprii la porta. Un ondata di freddo mi pervase tutto il corpo. Mi toccai le braccia sfregandole cercando calore ma con scarsi risultati. Mi guardai il corpo e mi accorsi di non avere la maglietta, praticamente avevo solo il reggiseno. Chiusi la porta e corsi in camera alla ricerca di una maglietta e già che c'ero una felpa.

-justiiiiiiiinnnnn me la paghi!!!- dissi urlando per farmi sentire.

Io e justin ci stuzzicammo per tutta la mattina. Sembravamo 2 bambini senza un infanzia. Saltammo anche la colazione una ragione in più per vendicarmi. Credo stessimo ricuperando il tempo perso.

Mio padre dormì in un hotel, diceva che non voleva disturbare. Beh che dire papà grazie.

- kate?- disse il ragazzo di fianco a me

-dimmi brutto piccolo bambinone -

-brutto? Tu mi trovi veramente brutto?-

Si mise davanti alla mia faccia impedendomi di guardare la televisione

-probabile- dissi spostandolo

-che razza di risposta è 'probabile'- spense la tv - scommettiamo -

-sentiamo genio- incrociai le braccia aspettando

- scommettiamo che riesco a prendere il numero di una ragazza? -

- mmh in un ora-

-bene-

-cosa succede se vinco?-

- decidi te ... mentre se vinco io mi aiuti a conquistare la ragazza a cui ho chiesto il numero-

-mmh ci sto- mi alzai e presi giacca e chiavi

-che fai? - disse confuso

- la scommessa si farà al mcdonalds... forza alza quelle chiappe e andiamo- volevo vincere la scommessa a tutti i costi. Non sopporto perdere.

Non vuoi perdere o non vuoi che justin esca con una ragazza che non sia tu

Alone ||Justin Drew Bieber||Where stories live. Discover now