Capitolo 8

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Dominic POV

Sono nel giardino del nostro appartamento che, fortunatamente, non si trova del tutto all'aperto. Viviamo in un condominio e intorno al nostro giardino ci sono dei muri che dividono la nostro casa da quella di una famiglia. Sono davvero fastidiosi, spesso si sentono i pianti dei bambini e più ci penso più mi passa la voglia di diventare padre. Sono qui per vedermi con una ragazza del mio corso, una delle tante che ho rimorchiato per passare il tempo. Ormai riesco a fare solo questo con le ragazze, non riesco più ad innamorarmi o a provare semplice interesse per qualcuno che vada oltre quello fisico. Non perché io voglia usare le persone, ma una relazione non è nei miei interessi. Per questo motivo mi allontano o faccio in modo che quella persona soffra, così da porre una fine a tutto prima che il peggio accada. Ho una visione negativa dell'amore, anzi dei sentimenti in generale. Le uniche persone con le quali riesco a mostrare le mie emozioni sono gli amici che ho qui, anche le uniche persone che ho nella mia vita

Bacio la ragazza davanti a me e scendo sul suo collo mentre lei si toglie la giacca per iniziare a spogliarsi. Nonostante il rumore dei passi proveniente dalle scale non ci fermiamo, ma quando apro gli occhi per controllare vedo Ariel. Mi guarda con una faccia che fa subito capire ciò che sta pensando e non è per niente positivo. Mi stacco dalla ragazza che resta perplessa e sorrido ad Ariel che alza gli occhi al cielo e va via

<<Scusa cambio di piani>> dico alla bionda vicino a me e cammino per raggiungere Ariel che sta uscendo, ma non aveva finito le lezioni un'ora fa? Mi diverto troppo a farla arrabbiare e stuzzicarla

<<Dove vai?>> le chiedo cercando di tenere il suo passo che aumenta sempre di più quando mi avvicino

<<Non credo siano fatti tuoi, sai?>> mi risponde senza nemmeno degnarmi di uno sguardo

Scontrosa come sempre, mi piace.

<<Sei la mia coinquilina, dovrei sapere dove vai. Che ne so, potresti portarmi una tigre a casa un giorno, dovrò pur fermarti>> le dico con tono provocatorio

<<Tranquillo, non c'è bisogno di una tigre, c'è già quella ragazza a divorarti>> rido appena finisce di parlare, in effetti quella ragazza baciava in un modo abbastanza strano

<<Oh, guarda che non stava succedendo assolutamente nulla lì dietro>> spiego

<<Immagino, si stava spogliando sicuramente per il clima>> dice e noto dalla sua voce del sarcasmo

<<No, al massimo il caldo glielo faccio sentire io>>

<<Non pensavo fossi una stufa>> mi dice e per un attimo sono serio perché mi sconvolgo della battuta squallida

Sento la sua risata totalmente a caso e la guardo stranito, si gira dopo ormai un paio di minuti che le cammino di fianco

<<Sono così simpatica che rido alle mie battute>>

Scoppio a ridere per il modo altezzoso con cui ha parlato. E' così bassa di statura e con una faccia davvero carina che vederla comportarsi così fa davvero strano

Improvvisamente si ferma e mi rendo conto di essere davanti ad una biblioteca, aspetto lei entri per seguirla. Non è uno di quei posti dove ci passerei il tempo, non sono nemmeno tipo da leggere libri perché potrei annoiarmi, sono più tipo da manga. Non so perché io la stia seguendo qui dentro, ma il fatto che sia l'unica ragazza in quella casa a non aver ancora socializzato con me o abbia chiesto il mio numero mi dà un senso di sfida. Non faccio nemmeno ancora parte del gruppo dei ragazzi su whatsapp da poterlo vedere da lì, dovrò chiedere a Kaito di aggiungermi.

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