Prologo

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Tutto cominciò con la notizia della nascita di un "bambino luminoso" a Qingqing in Cina. Da quel momento i supereroi vennero scoperti ovunque e il tempo passò senza che se ne chiarissero le origini. Prima che ce ne accorgessimo, divennero la normalità e il sogno realtà. Il presente é ormai una società di super uomini in cui circa l'ottanta per cento della popolazione terrestre ha una qualunque "caratteristica particolare". In un mondo sempre più caotico una professione che un tempo chiunque avrebbe desiderato e ammirato si ritrovò sotto le luci della ribalta

Il numero di reati aumentò vertiginosamente insieme ai superpoteri. Mentre i paesi non riuscivano a riformare le proprie leggi delle persone coraggiose iniziarono a comportarsi da heroes, come nei fumetti vigilano sui superpoteri, combattendo i malintenzionati. Gli heroes, ottenuto rapidamente diritto di cittadinanza, videro il loro lavoro ufficialmente riconosciuto dietro la spinta dell'opinione pubblica. Riuscirono a ottenere, a seconda dei loro successi, un vero e proprio verdetto e idolatria dal popolo

Il boato di una forte esplosione si espanse tra i palazzi seguita da una cortina di fumo che nell'area colpita avvolse tutti i presenti. Uno scenario di urla e pianti fece da sfondo alla fuga di un uomo avvolto da abiti scuri e reso così identificabile che si diresse di fretta verso i compagni che lo attendevano nel furgone.

Da anni la città di Musutafu faceva fronte a simili discrazie, crimini del genere con il tempo erano diventati all'ordine del giorno aumentando sempre di più dopo la scomparsa del simbolo della pace. Il mondo sembrava essere precipitato di nuovo nel caos, per gli eroi diventava sempre più difficile tenere sotto controllo quei Villain che oppugnavano le città, ma si nutrivano grandi speranze tuttavia nella nuova generazione di eroi che da ormai quasi un anno si era schierata dalla parte della giustizia per porre fine a quei crimini incontrastati.

«veloce! Più veloce!» affermò uno degli uomini sul furgone attendendo il compagno che con due borsoni pieni di soldi aveva abbandonato la banca ormai in fiamme.

La piazza che ospitava l'edificio colpito era ormai irriconoscibile, uno spiazzo, fino a poche ora prima con un grande giardino sagomato dai marciapiedi che gli davano la forma di un rettangolo, era ormai un ammasso di macerie completamente avvolto dal fumo generato dall'esplosione.

Si vedeva gente che correva, si sentivano urla, il panico accecava gli occhi delle persone mentre queste cercavano di scappare via da lí. Una bambina di poco appena sei anni guardava la scena tra le lacrime, la caduta della facciata del palazzo l'aveva separata da sua madre e seduta tra le macerie con il volto coperto di polvere e il fumo a impedirgli di respirare non poteva che singhiozzare chiamando ripetutamente la madre che, facendosi spazio con disperazione tra la gente, cercava la sua bambina.

Sul posto gli unici che erano riusciti ad intervenire erano stati solamente due hero che tuttavia si erano rivelati impotenti contro quei cinque Villain che adesso si stavano dando alla fuga.

«ho provato a fermare il furgone, ma uno di quei Villain possiede un quirk capace di generare esplosioni, Dark Shadow è completamente impotente» affermò frustrato il Jet-Black hero Tsukuyomi fermandosi sul tetto di uno dei palazzi per poter capire come intervenire mentre con il suo mantello nero copriva il becco per proteggersi da quel fumo terribilmente fastidioso
«il calore generato dalle esplosioni mi penalizzerebbe molto in uno scontro, dobbiamo aspettare l'intervento di qualcun altro, possiamo solo limitarci ad arginare i danni e portare in salvo i civili, cra» intervenne l'hero delle Stagioni Piovose, Froppy dopo essere giunta di fianco al ragazzo con un semplice balzo
«andiamo Dark Shadow» esordí Tsukuyomi prima di scendere giú dal palazzo sorretto dal suo quirk, un'oscura creatura senziente in grado di materializzarsi e muoversi liberamente chiamata Dark Shadow. Tokoyami Fumigake, così si chiamava, poteva utilizzare Dark Shadow per vari scopi, inclusa l'autodifesa, nonostante la sua estrema versatilità tuttavia, l'energia del quirk era limitata e poteva essere assorbita dalla luce solare, per tale ragione il Jet-Black hero operava nella città di Musutafu principalmente di notte lontano anche dalle attenzioni delle persone da lui non troppo gradite.

Pro Hero || Tododeku Where stories live. Discover now