17. Casa dolce casa

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Attenzione: dalla settimana prossima in poi gli aggiornamenti delle storie cambieranno.
Pro Hero sarà aggiornata il martedì e il sabato mentre Backstage il giovedì e la domenica
Buona lettura❤️

Gli eroi coinvolti nello scontro avevano depositato le loro testimonianze alla polizia. I villain catturati sarebbero stati trasferiti il giorno stesso al Tartarus, un carcere lontano dalla civiltà, dove criminali estremamente pericolosi venivano imprigionati e interrogati secondo i più alti standard di sicurezza.

Izuku e Shoto rimasero nella centrale di polizia fino a sera, rivelando quanto scoperto dalle indagini e testimoniando tutto ciò che sapevano sui criminali. Il sole era ormai tramontato e le strade erano illuminate dalle sole luci dei lampioni e dai fari delle automobili quando i due ragazzi si avviarono verso casa di Midoriya.

Erano giorni che Todoroki non si lamentava più di dover dormire in un albergo. Trascorreva tutte le notti a casa di Izuku, sul divano letto del salotto, in quella casa ormai terribilmente familiare.

Gli eventi del giorno erano già su tutti i telegiornali, le persone spaventate si erano chiuse in casa e ora come ora le strade apparivano deserte e silenziose, una quiete tal volta disturbata dal motore di una macchina magari il cui proprietario era di ritorno da una giornata di lavoro.

I due eroi camminavano in silenzio, persino i loro passi sembravano inudibili forse sovrastati dai loro pensieri. Ogni tanto un sospiro dava l'idea che uno dei due volesse dire qualcosa, ma non una parola fu pronunciata finché Izuku, con fare incerto, iniziò a parlare, nella speranza di aprire una conversazione che tuttavia fu stroncata sul nascere

«é stata una giornata...» lasciò la frase in sospeso, non sapendo come definire tutti quegli eventi che avevano scombussolato quel giorno
«intensa» continuò per lui il bicolore annuendo appena.

Il disagio durante quelle brevi e lapidarie parole era palpabile, adesso entrambi camminavano a sguardo basso fissando ogni sassolino che le loro scarpe calciavano. Il momento vissuto dopo lo scontro si ripeteva nelle loro teste, ancora e ancora, ma nessuno dei due sembrava trovare il coraggio di far rincontrare i loro sguardi e abbandonarsi alle emozioni.

Quel silenzio li accompagnò fino a casa, protraendosi anche quando i due ragazzi andarono a cambiarsi togliendosi quei costumi da eroi malridotti dai combattimenti. In quella settimana Shoto aveva chiesto a sua sorella Fuyumi, trasferitasi anche lei ad Hosu, di mandargli un pacco di vestiti e tutto il necessario perché potesse continuare ad investigare sui criminali, compreso uno dei suoi costumi da eroe di riserva.

Indossata una tuta nera il bicolore si affrettò a sedersi sul divano, dal momento che Izuku era ancora a cambiarsi nella sua stanza, aprendo il suo computer portatile poggiato sul tavolino di vetro.

Il salotto era buio, così come il resto della casa illuminata dalla fioca luce che giungeva dalla cucina. Lo schermo del pc illuminava il viso del ragazzo, quella fastidiosa luce bianca gli colpiva gli occhi dandogli la sensazione che le palpebre si appesantissero sotto lo sforzo di mettere a fuoco le scritte appena apparse sullo schermo. Solo in quel momento, smaltita la tensione e l'adrenalina, sentiva la stanchezza fluire in lui sempre più persistente, così come il dolore ai muscoli e il forte mal di testa.

Portò la mano destra tra i capelli muovendola fra le ciocche bianche con fare nervoso mentre la mano sinistra scriveva distrattamente sulla tastiera e i suoi occhi si mantenevano fissi sul monitor.

«merda» sibilò quando i suoi sospetti si rivelarono veri

Tuttavia non riuscí a leggere altro che la luce del salotto si accese facendolo sobbalzare

«ehi» si avvicinò Izuku, come se non si vedessero da ore

Indossava anche lui una tuta, blu a differenza di quella di Shoto

«ehi» rispose Shoto con sguardo nuovamente puntato sul computer
«che leggi?» chiese sedendosi di fianco a lui e quando le loro spalle si sfiorarono attraverso i vestiti quasi arrossirono
«quello di oggi non è stato un attacco casuale, il bastardo ha ammazzato i due pro hero che indagavano su di loro, volevano uccidere anche noi, quindi sanno delle nostre ricerche» affermò nervoso portandosi poi la mani sulla fronte con espressione accigliata quando il mal di testa di fece più persistente

Midoriya sembrò notarlo tanto che con un sospiro avvicinò la mano al portatile per poi chiuderlo

«che fai?» mugugnò ad occhi chiusi prima di sentire la mano del verde sul suo viso che lo fece voltare verso di lui
«basta così per oggi, ci penseremo domattina, mh? Sei stanco, hai bisogno di riposo» disse accarezzando il suo viso e facendolo sospirare prima di annuire
«è che forse siamo... così vicini, si sentono minacciati da noi quindi-»
«Shoto - lo interruppe - ne riparliamo domani» disse fermo ed entrambi arrossirono quando si resero conto come effettivamente Izuku lo avesse chiamato
«s-scusa io... forse mi sono abituato a chiamarti con il nome da eroe» si giustificò poi arrossendo e il bicolore sorrise
«non scusarti, chiamami Shoto, amo quando lo fai» ammise con le guance rosee prima di avvicinarsi a lui e stampargli un timido bacio sulle labbra

Izuku sorrise a disagio ma decise di portare le mani sulle sue guance e ricreare quel contatto, questa volta più lungo, un bacio casto che fece stringere il loro stomaco in una piacevole morsa. La mano di Shoto si andò a posare sulla sua nuca e quel contatto tra le loro labbra si intensificò quando la lingua del bicolore iniziò a sfiorare il labbro inferiore di Izuku prima di insinuarsi nella sua bocca e incontrare la gemella.

Lo schioccare di quei baci riempí per poco tempo il silenzio della casa seguito poi dai loro respiri affannati.

Todoroki sorrise e gli lasciò un altro bacio a stampo prima di spingere il suo viso contro la spalla dell'altro e spostandolo così da nasconderlo nell'incavo del suo collo.

«tre anni, ho sognato tutto questo per tre anni» sussurrò contro la sua pelle e Izuku sorrise prima di iniziare a giocherellare con le sue ciocche bicolore.

Rimasero così per minuti interi, Shoto adesso a gambe incrociate sul divano e Izuku a cavalcioni su di lui con le gambe intorno al suo bacino, prima che il verde parlasse interrompendo quel silenzio carico di pace

«io vado a farmi una doccia, prima ti preparo un'aspirina per il mal di testa» sussurrò e il ragazzo annuí con il viso ancora nascosto nell'incavo del suo collo, ma il suo corpo sembrò rispondere il contrario quando portò le braccia sulla sua schiena così da stringerlo a sé.

La risatina di Izuku giunse alle sue orecchie e Shoto riuscí a percepire sotto le labbra la sua gola tremare

«non posso alzarmi se non mi liberi» sorrise Izuku portando le mani sulle braccia del bicolore
«no» biascicò l'altro stringendolo maggiormente e facendolo ridere ancora
«dai, devo anche preparare la cena» affermò divertito cercando di convincerlo
«non ho fame» borbottò depositando un piccolo bacio sulla sua pelle facendolo rabbrividire
«peccato, avevo comprato la soba» borbottò Midoriya sentendo poi immediatamente il suo corpo libero dalla stretta dell'altro ragazzo
«sei uno stronzo manipolatore» borbottò Todoroki portando indietro la sua schiena e reggendosi sulle braccia.

Izuku sorrise incatenando i loro sguardi e sporgendosi per potergli stampare un piccolo bacio sulle labbra malgrado il bicolore rimase impassibile fingendo un'espressione accigliata.

«mi ami» ridacchiò e l'altro alzò gli occhi al cielo lasciandosi scappare un piccolo sorriso

Midoriya riuscí finalmente ad alzarsi dalle sue gambe e sparí in cucina prima di tornare con un'aspirina e un bicchiere d'acqua per poi porgerla al ragazzo rimasto sul divano in preda al suo mal di testa

«prendi questa, starai meglio - disse prima di lasciargli un bacio sulla fronte - vado a fare la doccia e poi preparo la cena» sorrise e il bicolore annuí sorridendo appena

«sì... ti amo» sussurrò una volta rimasto solo, nuovamente nel buio del salotto e con un piccolo sorriso dipinto sulle labbra, come se stesse rispondendo alla precedente frase del verde.

Come promesso ecco il primo di una bella dose di momenti tododeku, infondo questi poveri ragazzi si meritavano un po di tregua
Mi scuso per eventuali errori
Spero il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate
A presto❤️

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