20. Paure

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Le indagini dei due eroi si protrassero per i giorni a seguire. Quella settimana scorreva lenta, le ronde avevano lasciato spazio alle ricerche e Shoto ed Izuku, trovata la collaborazione della polizia, stavano cercando di sfruttare ogni mezzo a loro disposizione che li avrebbe aiutati a trovare i criminali. In realtà era stato Midoriya ad insistere tanto sul lavorare con le forze dell'ordine e quella decisione, seppur presa a malincuore da Todoroki, aveva dato loro la possibilità di poter sfruttare risorse fondamentali come ad esempio l'accesso alle videocamere di sorveglianza che, giorno dopo giorno, li portavano un passo avanti nelle ricerche.

Shoto e Izuku quella mattina avevano seguito le indagini insieme alla polizia, interrogando testimoni che sostenevano di aver assistito alla fuga dei criminali prima che questi venissero portati al Tartarus.

Impegnati tutto il giorno, erano riusciti a tornare a casa solo in tarda serata, ma anche in quel momento di pace Todoroki non sembrò intenzionato a fermarsi prendendo il suo computer e costringendo Midoriya, visibilmente in disappunto, a sedersi sul divano di fianco a lui.

La casa come sempre era buia ad eccezione del salotto illuminato dalla luce di un lampadario, nemmeno la televisione quella volta era accesa facendo da sottofondo nel salotto e l'unico rumore che talvolta si propagava nella stanza era l'irritante picchettare della dita del bicolore contro la tastiera del computer.

In quel momento il tavolino era pieno di fogli, alcuni erano finiti per terra mentre il portatile aperto sullo stesso ripiano mostrava l'ennesimo filmato delle telecamere di sicurezza di alcuni negozi vicino i quali dei testimoni avevano segnalato avvistamenti sospetti.

Erano passate esattamente cinque ore da quando si erano seduti sul divano e avevano continuato le loro ricerche; gli orologi avevano appena segnato l'una di notte e i ragazzi, dopo il quarto caffè, erano sfiniti.

«quindi ricapitolando..» sospirò Shoto lasciandosi andare sullo schienale del divano.

Izuku, di fianco a sé, era steso lungo spazio rimanente e aveva la testa poggiata sulle gambe del bicolore mentre si copriva gli occhi con entrambe le mani con fare avvilito

«per la trentaseiesima volta» rispose disperato non vedendo l'ora di andare a dormire
«i villain dai filmati sembrano aver cambiato tre rifugi da quando sono qui, il primo, un negozio vuoto da anni, che abbiamo esaminato per due giorni, non ha mostrato traccia di loro - disse annoiato dopo aver ripetuto per l'ennesima volta quella frase - il secondo uno dei locali di un vecchio albergo, ma anche in quel caso siamo arrivati tardi e il terzo - disse indicando con la penna che teneva tra le mani lo schermo del computer - abbiamo esaminato tutti i filmati che hanno catturato i quattro criminali in fuga quella sera, si sono diretti - continuò facendo ripartire il video che ritraeva i quattro entrare in una struttura abbandonata - in quel vecchio capannone abbandonato, una zona isolata, direi un perfetto nascondiglio»
«no ne siamo sicuri, potrebbero essersi fermati lí solo per la notte» disse annoiato Izuku

Avevano ripetuto quello stesso discorso fin troppe volte eppure continuavano a non giungere a nessuna soluzione.

«i filmati di oggi sembrano aver ripreso un uomo con un cappotto nero e il cappuccio in quella zona, forse dovremmo andare a controllare» continuò Shoto
«andare a controllare? Cosa vuoi fare? Una gita allegra in quello che potrebbe ospitare tutti e cinque i criminali? Tu non eri quello razionale? Non siamo sicuri che sia il loro covo ma nel caso dovesse esserlo sarebbe un suicidio il nostro» rispose Midoriya e finalmente allontanò le mani dai suoi occhi creando un contatto visivo e fissando il suo ragazzo con uno sguardo di rimprovero.

Le sue dita rimasero in sospeso e il bicolore, dopo aver abbandonato la penna sul tavolino, le intrecciò con le proprie prima di creare un piccolo gioco di sfioramento tra i loro polpastrelli.

Pro Hero || Tododeku Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin