24. Amore

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La porta della stanza di Izuku fu aperta con una spinta prima di essere richiusa velocemente sotto il peso del corpo del verde, che si ritrovò con la schiena spinta sulla superficie in legno. Nel breve tragitto che li aveva condotti lungo il corridoio, le mani di Shoto lo avevano sollevato da terra e adesso le sue gambe gli circondavano il bacino. Il suo costume verde, abbassato sul busto, all'altezza dei suoi gomiti, si era risollevato appena sotto le spalle quando, esercitando una maggiore forza, si era sforzato di circondare il collo del bicolore con gli avambracci per evitare di cadere per terra. Non avevano acceso alcuna luce, la camera, così come il corridoio erano bui e solamente dalla finestra della stanza giungeva la luce dei lampioni nelle strade. L'ambiente in penombra dava loro la possibilità di potersi guardare negli occhi, ma tutto intorno sembrava sparire avvolto dall'oscurità della sera.

Le dita di Izuku si mossero sulla nuca dell'altro prima di risalire lentamente insinuandosi tra le ciocche morbide e stringendole quando il viso di Shoto si nascose nell'incavo del suo collo tempestandolo di baci.

Non aveva mai provato quel mix di emozioni, sentiva le guance bruciare, così come il petto e il basso ventre, il calore che i loro corpi si scambiavano, i respiri ansimanti, la calma irreale dei loro gesti che tentava di celare il loro ardente desiderio di aversi, lí e subito, una bramosia che i loro movimenti tremanti e gli occhi colmi di lussuria non potevano nascondere.

Il verde mosse la gamba destra e la mano si Shoto lasciò la presa dandogli la possibilità di poggiare il piede per terra che fu seguito subito dopo dall'altro. Il capo di Izuku si poggiò contro la porta mentre le sue mani tremanti raggiungevano il colletto del costume dell'altro. I loro sguardi si incontrarono per pochi attimi e il bicolore fu di nuovo su di lui, le sue labbra tornarono a baciare la pelle sensibile del suo collo mentre le dita di Midoriya indugiavano sulla stoffa blu e quando finalmente riuscirono ad aprire la tuta, Izuku allontanò da sé il ragazzo lasciando scivolare con gesti frenetici il costume sulle sue spalle, poi lungo le sue braccia lasciandolo a torso scoperto.

Shoto ridacchiò

«stavamo andando così con calma, hai fretta Izuku?» ghignò liberando le sue braccia dalle maniche del costume e portando le mani ai lati della testa del ragazzo, reggendosi sulla porta.

Midoriya lo guardò con sfida

«mi stavi spogliando in corridoio, dovrei essere io quello impaziente poi?» rispose e una leggera risata abbandonò le labbra di Todoroki
«sarebbe stato divertente farlo in corridoio, ora che ci penso» ribatté e Midoriya sobbalzò quando sentí il rumore metallico della sua cintura che cadeva per terra

Non ebbe il tempo di rispondere che le labbra di Shoto furono sulle sue; rabbrividí sentendo poi le sue dita sulle sue spalle afferrare i lembi del suo costume prima di tirarlo lentamente fino alle sue caviglie lasciandolo solo in boxer.

Si ritrovò così privo delle sue barriere, sotto gli occhi dell'altro che quasi percepiva bruciare sulla sua pelle

«n-non guardarmi così, è imbarazzante» borbottò sentendosi completamente esposto sotto quello sguardo eterocromatico che lo scrutava con la massima attenzione.

Le mani del bicolore si posarono sui suoi fianchi e lo avvicinarono poi a sé

«siamo solo io e te, perché dovrebbe essere imbarazzante?» gli chiese accarezzando la sua pelle e Izuku arrossí sentendo quella vicinanza tra di loro, risentendo solo in quell'istante della loro differenza di altezza, mentre Shoto teneva il capo basso e il suo respiro si infrangeva sul suo viso.

Le dita, questa volta esitanti di Izuku, sfiorarono la cintura del costume dell'altro, che impediva al suo costume di essere levato.

Era come se l'atmosfera fosse improvvisamente cambiata, la foga del momento, i respiri affannati, il desiderio di possedersi. Era come se tutto fosse scemato, lasciando spazio alla consapevolezza di ciò che stava per succedere, alla pace, all'amore.

Pro Hero || Tododeku Where stories live. Discover now