Una strana verità: Tom e il Signor Hardin

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《Quello stesso giorno capii che la mia vita sarebbe stata più diversa dal solito di come lo fosse già. E io non ero pronta affatto.》

La notte di quello stesso giorno, evasi.
Avevo trovato un modo per distrarre gli sbirri mentre io... e Tom, cercavamo di uscire dal condotto di aerazione.
Sapevo che ci avrebbe portato sul tetto perché in questi ultimi giorni, la prigione aveva assunto una nuova guardia, la quale teneva in tasca una mappa del palazzo. La presi e iniziai a studiarla giorno e notte.
Entrammo in quel sudicio e polveroso canale e tentammo di farci strada tra le ragnatele e i relativi ragni.
Circa mezz'ora dopo eravamo sul tetto.
Chi lo avrebbe mai detto che ci fosse una vista così? Molto romantico devo ammettere...
Proprio per rispettare quell'atmosfera, Tom mi mise una mano intorno alla vita e mi tirò a se.
Cercò di baciarmi, ma io mi ritrassi al suono delle pale di un elicottero che volteggiava sopra di noi. Si erano accorti della nostra assenza.
"Corri" dissi a Tom e prima che potesse obbiettare, saltai. Atterrai sul tetto di un condominio vicino e il mio amico fece lo stesso.
<Ma Diana, fermati! Ti prego Diana, cavolo. Devo dirti una cosa!>
"Non ora!" Ringhiai e ricominciai a correre.
Saltai su un balcone e mi assicurai che Tom fosse ancora dietro di me.
Lui c'era eccome, mi urlava di fermarmi ma io non volevo ascoltarlo.
Scesi in strada ed entrai in un vicolo prendendo Tommaso per la mano.
Ci guardammo e iniziò a piovere.
Lui mi disse: Diana, ti amo.
E io gli dissi altrettanto.
Oltre a quello però, mi fece sentire una vera idiota dicendomi questo:
<Non era la polizia, è l'ispettore Hardin. L'ho avvisato della fuga e ci è venuto a prendere.>
Niente da fare, sono sempre stata una perfetta idiota.
In quel preciso momento, l'elicottero atterrò facendo volare via qualche bidone di metallo e noi salimmo a bordo.
"Buonasera ispettore."
《Ciao ragazzi. Forza salite, stiamo andando a casa mia. Lì Diana, saprai tutto di te. Potrai rimanerne sconvolta, lo so, ma è importante che tu trovi un modo per ritornare normale, e noi ti aiuteremo.》
"Voi?"
<Oh giusto, io ho sempre lavorato per il Signor Hardin... mi ingaggiò per controllarti. Poi il giorno dell'incidente arrivò sul serio, era già previsto. Sapevamo tutto.>

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