Le aure

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《Cosa sono loro? E soprattutto, cosa sono io?》

Durante il viaggio in elicottero, non dissi una parola, ero ancora scioccata per ciò che avevo sentito: Tom e l'ispettore si conoscevano? Sapevano che sarei morta e che tutto questo sarebbe accaduto? Come facevano a saperlo?
Dopo una buona mezz'ora, decisi di parlare.
"Chi siete voi? E se sapevate tutto perché non mia avete avvertito prima? Non sarei uscita quel giorno."
A quel punto, Hardin si decise a spiegarmi questa faccenda.
Eh gia... neanche io ci stavo capendo nulla pur essendo il soggetto della questione. Buffo no?
<Vedi cara, tu... sei frutto di un'unione particolare: quella tra il bene purissimo e il male più atroce.
Tua madre rappresentava la prima categoria, era una donna buona, sempre disposta ad aiutare gli altri, dedita alla Chiesa... insomma... una persona pura...>
"Questo significa che mio padre..."
<Si esatto. Lui era un uomo malevolo, che da giovane compì tanti atti maligni... forse non lo sai, ma tuo padre era un serial killer specializzato in... mi dispiace dirtelo Diana, ma era specializzato in ragazze adolescenti.
Tuttavia, quando nascesti tu, lui promise a tua madre di smettere, e ci riuscì. Ma la sua anima non poteva essere purificata. Ora infatti è all'inferno a scontare la sua pena, mentre tua madre in Paradiso.>
"E voi come accidenti fate a capire che lui era cattivo e lei buona? Cosa siete voi?"
Stavolta a rispondermi fu Tommaso.
《Vedi Diana, noi siamo normalissimi esseri umani, abbiamo debolezze, forze e talenti. Ma io e Hardin ne abbiamo uno in particolare: riusciamo a vedere le aure delle persone. Il che significa che sappiamo individuare le persone pure da quelle impure e possiamo conoscere come una certa persona verrà a mancare.
L'aura di tua madre era quasi trasparente, quella di Harry Mcdilan era nera come la pece. Non ci erano mai capitate persone con colori così, di solito la gente tende al grigio chiaro o scuro, perché hanno sia un lato buono che uno maligno.
Inoltre, chi li possiede, morirà sicuramente di morte naturale. I tuoi genitori però, andarono contro questa aspettativa e vennero assassinati da quell'essere.》
"Okay ma io allora...?"
<Tu Diana sei di un colore molto raro, il rosso, colore della resurrezione... purtroppo però, gli spiriti come te, dopo essere tornati in vita, sono costretti a combattere per controllare la loro parte maligna. Per noi, sei un caso molto interessante, non avevamo mai visto nessuno con il rosso...>
"Invece la stella... cos'è?"
<Non credo che tu abbia mai fatto caso al fatto che compare solo prima che la tua parte diabolica prenda il sopravvento, infatti quello è un pentacolo, simbolo...>
"Di Satana"
<Esatto. Ora però, siamo arrivati, ne parleremo più tardi.>

Le notizie che avevo appena ricevuto erano scioccanti. Non avrei mai immaginato che mio padre fosse così... idiota.
E il pentacolo... solo il nome mette i brividi.
Mi guardai i vestiti, non c'era. Menomale... non volevo mettere a repentaglio la vita di coloro che mi stavano aiutando.
Entrai in casa dieci minuti dopo, era molto... basica. Soggiorno con cucina annessa, camera da letto e bagno.
<Diana, mi dispiace, ma dovrai dormire in una stanza fatta di metallo. Non possiamo permettere che ci succeda qualcosa.>
"Oh, si, va bene."
Non mi andava affatto bene in realtà, ero appena uscita di prigione, e ora mi ritrovavo in una stanza simile ad essa.
Poi però pensai che ovunque andassi fossi in gabbia, una gabbia fatta di ricordi, rimorsi e nostalgia...

𝙍𝙚𝙨𝙪𝙧𝙧𝙚𝙘𝙩𝙚𝙙Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon