Dallas

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Quella notte non dormii affatto bene.
Sognavo tutti gli omicidi e i misfatti che quella cosa aveva compiuto, le urla dei miei genitori, le persone che mi guardavano con disgusto...
Mi svegliai madida di sudore e con diversi tagli sul braccio che probabilmente mi ero procurata rigurandomi e grattandomi.
La prima cosa a cui pensai fu di controllare la tunica per vedere se era comparsa la stella. Lo feci e tirai un sospiro di sollievo. Non c'era.
Guardai l'orario: erano le 4:58. Era ancora presto, ma non avevo voglia di dormire, quindi mi alzai e mi diressi alla finestra. Il cielo era nero, sembrava un mare di inchiostro, non c'erano stelle.
Mentre contemplavo il paesaggio, sentii uno scricchiolio dietro di me. Mi girai di scatto... era l'ispettore Hardin.
"Buongiorno Diana." Disse sbadigliando.
<Salve ispettore. Come mai è qui a quest ora?>
"Devo parlarti. Innanzitutto devi sapere che ci sono delle telecamere dentro questa stanza, per evitare che si scateni quel fenomeno. Ti controlliamo dal soggiorno."
<Ma...>
"È necessario Diana. Non posso permettere che quella creatura distrugga il mio laboratorio."
<Il suo laboratorio?>
"Si. Oltre a essere ispettore, sono anche un analista di fenomeni paranormali. E tu, cara mia, sei il caso più interessante che io abbia mai analizzato."
<E come mi aiuterà a superare questa cosa?>
"Io non analizzo soltanto... io elimino gli spiriti o i demoni dai corpi della gente."
<Quindi lei è un esorcista?>
"In parte si. Appena saranno le 10.00 partiremo per Dallas." Se ne andò dopo avermi detto questo, ma dimenticò di chiudere la porta a chiave.
Ed ecco che la risentii. Quella stupida sensazione di nuovo... ma c'era qualcosa di diverso. Era piu forte.

𝙍𝙚𝙨𝙪𝙧𝙧𝙚𝙘𝙩𝙚𝙙Where stories live. Discover now