capitolo 4

17.3K 984 17.6K
                                    

«Louis, che diavolo hai combinato?» gli chiedo sbalordito.

Lui si guarda attorno e poi torna sotto la doccia trascinandomi con sè. Chiude la tenda della doccia e mi zittisce con una mano sulla bocca.

«Sta' zitto» mi ordina. Sul suo viso c'è la traccia di un sorriso ma è comunque concentrato.

«C'è Zayn in giro per casa. Non posso permettere che mi prenda. Sono bagnato già abbastanza, perciò sta' zitto» sussurra.

«È una specie di gioco?» domando sottovoce.

Annuisce e basta un suo sguardo minaccioso per farmi capire che devo tacere. Louis Tomlinson ha vent'anni e fa ancora giochi del genere. Ha appena allagato l'intera casa, incredibile!

Sento dei passi all'interno del bagno. Zayn dev'essere arrivato .Trattengo il respiro.

Louis si mette in guardia, pronto ad una possibile comparsa del moro.

«Lou, so che sei qui» canticchia Zayn provocandomi i brividi. Questo gioco mi mette paura. Rimango immobile. Louis sorride divertito.

Poi la tenda viene improvvisamente spostata, Zayn scopre il nostro nascondiglio e sorride vittorioso.

«Lou?» lo chiama.

«Sì?» dice il ragazzo al mio fianco attento e divertito.

«Scappa.»

Non so cosa farà Louis, ma io ascolto alla lettera il suo consiglio.

****

«E quindi hai organizzato una festa perché io ero fuori con Liam? E tu questa la chiami festa? I tuoi 'amici' se ne sono andati dopo aver ridotto la casa un casino, senza nemmeno preoccuparsi di darci una mano a far sparire l'acqua che hanno sprecato per puro divertimento! Carly mi ucciderà, me lo sento. Ucciderà entrambi» mi lamento buttandomi sul divano, anch'esso bagnato.

«Camera nostra è intatta» precisa Louis.

«Quando torna Carly?» chiedo spostando un riccio ribelle dalla fronte.

«Tra due giorni.» Fantastico.

«Dovremmo chiamare una donna delle pulizie?» domando incerto.

«Certo che no! Pulisco io questo casino» dice.

«E così questo è il tuo concetto di "divertimento"» noto sarcastico.

«Forse, mi dai una mano?»

Lo osservo. Mi sta supplicando con gli occhi, i suoi occhi. Sbuffo e mi alzo dal divano.

«Questo si chiama sfruttamento minorile» gli faccio notare seccato.

«Cazzate ,andiamo a prendere secchi e stracci. Ah, tu ti occupi del salotto, io della cucina.»

«Cosa? Ma il salotto è più grande!» protesto indispettito.

«Coraggio, prima iniziamo, prima finisce questa tortura»

«Sei gentile solo perché ti conviene!» lo incolpo non riuscendo a trattenere un sorriso.

«Tu sei un tipo strano.» mi guarda stranito per poi scuotere la testa e incamminarsi in bagno.

Io sarei quello strano?

Non ribatto.

Louis se ne va in giro per casa con una maglia bagnata decisamente troppo aderente e un secchio in mano che sta usando per raccogliere l'acqua attraverso gli stracci.

«Ho finito! La cucina è più o meno pulita!» grida mentre io sono ancora impegnato con il salotto.

Mi dirigo in cucina è rimango a bocca aperta.

her brother » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora