capitolo 14

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«Dove andiamo?» chiedo entusiasta. Louis aumenta la stretta sulla mia mano e probabilmente non sono mai stato più caldo di così. Il mio corpo sembra andare in fiamme.

«Lo vedrai». Mi sorride malizioso.

Non so dove andremo alle due del mattino, ma per lui sono disposto a tutto.

Mentre analizzo il territorio che ci circonda, scorgo in lontananza una distesa d'acqua, un fiume. Che ci facciamo qui?

«Tu come-»

«L'ho visto oggi pomeriggio, quando mi hanno costretto ad andare alla ricerca della legna» mi interrompe. «Mi piace qui».

«E hai intenzione di immergersi nel fiume?» domando preoccupato.

Louis scuote la testa. «Da piccolo mi piaceva salire sugli alberi, sai? Durante l'adolescenza ho dovuto archiviare questa mia piccola passione. Poi ho incontrato Zayn, con lui era tutto più divertente. Ricordo di essere tornato ad arrampicarmi sugli alberi, come se non avessi mai smesso. Può sembrare stupido, e forse lo è, ma ho sempre adorato la sensazione che si prova quando si arriva in cima. È come se si controlla il mondo. Ci si sente potenti. Capisci?» si volta verso di me. Annuisco.

Sorride e raggiunge un albero non molto distante dal fiume. Lo seguo.

*

«Qui sopra è fantastico!» esclamo eccitato.

Louis ride e scuote la testa. «Che ne dici di salire più in alto?» propone.

Scuoto la testa con veemenza.

«Credo tu abbia qualche problema con le altezze» nota sarcastico.

«Ti sbagli» nego reggendomi con una presa salda al ramo robusto.

«Harry!» mi chiama entusiasta. «Da qui riesco a vedere le stelle!»

«Riesco a vederle anch'io» rivelo ovvio.

«Era un invito a guardare il cielo stellato con me» continua a sorridere ironico mentre mi Osserva.

«Davvero? Mi dispiace, ho di meglio da fare.» Mi piace stuzzicarlo. Mi faccio coraggio e mi sporgo dal ramo.

«Che fai?» mi fissa accigliato.

«Scendo dall'albero.»

«Sei certo di farcela?» sta trattenendo una risata.

«Fatti gli affari tuoi.» lo imito.

«Uh, qui qualcuno mi sta provocando.»

Lo ignoro e finalmente scendo dall'albero. Mi dirigo verso il fiume. Mi siedo sulla sponda e immergo i piedi nell'acqua. Ah, che bella sensazione. È così fresca.

«Sai, credo che prima di immergere i piedi nel fiume dovresti toglierti le scarpe!» urla Louis dall'albero.

Oops! Danno già fatto.

Cosa stiamo facendo? Perché siamo qui?

Dovrei essere in tenda a dormire in questo momento. Non avrei dovuto nemmeno baciarlo. Lui ha una fidanzata, me ne sono appena ricordato. Fantastico. Tornerà ad ignorarmi? Non so cosa diavolo stiamo combinando. Se solo Carly lo sapesse andrebbe su tutte le furie. La deluderei molto. È questo ciò che più mi spaventa: perdere le persone che amo per un mio errore. Perché tutto questo è sbagliato, vero?

Le braccia di Louis che improvvisamente mi cingono i fianchi, mi impediscono di riflettere. Manderò le riflessioni a più tardi.

«Ti sei bagnato le scarpe» osserva poggiando la testa sulla mia spalla. È seduto dietro di me. «E i calzini.»

«Non importa» replico fissando il fiume.

Louis mi lascia un bacio sulla guancia tinta di un leggero rossore.

Giro la testa nella sua direzione. Sono esattamente fra le sue braccia e sto fottutamente bene. Ma ho così tanti pensieri in testa.

«Che cosa stiamo facendo?» gli chiedo sincero. Davvero, non capisco più niente da quando sono con lui.

Louis mi fissa per minuti interminabili per poi rispondere «Non lo so». Si avvicina e sfiora il mio naso con il suo. «Non lo so» ripete.

Presto le mie labbra si uniscono alle sue in un bacio lento. Louis mi fa voltare verso di lui. Ora sono a cavalcioni sul suo corpo. Affonda le mani nei miei capelli mentre io poggio delicatamente le mani sulle sue guance. Il bacio diventa più passionale, non appena le nostre lingue si incontrano. La mente è offuscata. Esiste solo Louis. Louis e io. Le mani del fratello di Carly sono dappertutto. Louis porta le labbra sul mio collo mentre mi stringe possessivamente i fianchi. Succhia avidamente e mi lascio scappare un gemito. Sono sensazioni del tutto nuove. Non capisco più niente. «Sei così bello..» sussurra poggiando le labbra sulla mia mandibola. Stringo le braccia intorno al suo collo e cerco di aumentare la vicinanza. Profuma di menta e alcool. Lascio un bacio leggero sulle sue labbra, faccio per allontanarmi ma Louis mi morde il labbro inferiore scatenando un uragano nel mio stomaco.

«Io...» cerco di formulare una frase sensata. Ma fallisco.

«Voglio..che tu stia...bene» ansima sulle mie labbra. «Voglio farti star bene.»

Lo guardo confuso. Mi slaccia in fretta i bottoni dei jeans. Poi mi guarda in attesa. Non so bene cosa abbia intenzione di fare, ma annuisco.

Louis si avvicina alle mie labbra, che sfiora ripetutamente. Una mano si insinua nei miei jeans. Poggia di nuovo le labbra sulle mie, con più determinazione. Comincia a massaggiarmi attraverso i boxer e un formicolio si diffonde in tutto il corpo. Senza accorgermene faccio scontrare il mio bacino con il suo. Louis scende sulla mandibola, dove applica una lenta tortura con le sue labbra. Muove ritmicamente la mano sui miei boxer, su e giù.

«Lo-lou» ansimo. Socchiudo gli occhi. Non ho mai provato tanto piacere.

«Shhh» mormora lui. Torna presto a mordicchiare le mie labbra mentre la sensazione nel basso ventre si fa sempre più insopportabile. Non so cosa mi succede. Mi aggrappo alle sue spalle mentre mi scappa un altro gemito. Vengo nei boxer.

Louis sorride soddisfatto e mi bacia un angolo delle labbra.

*

Durante l'ultimo giorno di campeggio, ho passato molto tempo con Louis. Pensavo tornasse ad ignorarmi, invece sembra cambiato. Ma sta ancora con Elena. Mi ha chiesto di aspettare, vuole del tempo per parlare con la sua ragazza. Io ho semplicemente annuito. Non voglio perderlo. Nessuno sembra essersi accorto di quello che sta nascendo fra noi. Zayn a volte ci lancia strani sguardi, ma non credo sappia molto. L'ultima notte ho dormito in tenda, Louis non voleva rischiare stando un'altra notte fuori. Ora siamo in macchina di Zayn, pronti per tornare a casa. Ho già inviato un messaggio a Carly e Liam.

Hanno deciso che Gabriel porterà le ragazze a casa con la sua macchina. Zayn, i ragazzi. Quindi posso passare tutto il viaggio vicino a Louis. Quando ha preso posto vicino a me, stavo per saltare dalla felicità.

A parte qualche sfioramento con le mani, non c'è stato altro fra me e Louis durante il viaggio. I ragazzi potrebbero notare qualcosa di strano.

Comincio ad avvertire un leggero sonno. Senza pensare, poggio la testa sulla spalla di Louis che inizialmente sobbalza, poi torna a rilassarsi. Non stiamo facendo niente di male. Socchiudo gli occhi, mi piacerebbe dormire fra le sue braccia. Louis furtivamente fa scivolare una mano sul mio fianco, e mi stringe.

«Hai sonno?» domanda Zayn guardando lo specchietto.

Annuisco.

«Da quando siete diventati così affettuosi voi due?» continua il moro indagatorio.

Rimango il silenzio. Cosa devo dire?

«Da quando ho capito che devo prendermi cura di mio nipote» replica Louis sarcastico.

«Come volete. Non ti scaldare.» Zayn sorride e torna a prestare attenzione alla guida.

Senza che nessuno se ne accorga, Louis muove le dita sui miei fianchi, in modo circolare. Sospiro mentre chiudo gli occhi. Sto così bene.

Presto, cado fra le braccia di Morfeo. Non prima di aver sentito Louis sussurrare: «In che guaio ci siamo cacciati.»

her brother » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora