capitolo 19

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HARRY'S POV

Infilo il pantalone più elegante che possiedo mentre Carly si occupa di rendere il cespuglio che ho al posto dei capelli presentabile.

Andremo a cena in un ristorante con i genitori di Carly e Louis.

Chi l'avrebbe mai detto. Ho un ragazzo; con gli altri è piuttosto brusco, con me l'esatto contrario. Ne sono lusingato ovviamente. Non posso fare a meno di sorridere come un deficiente. Sorrido così tanto che a volte mi dole persino la mascella. So che non tutto sarà facile come vorrei, ma per ora voglio semplicemente godermi Louis. I momenti che passo con lui che potrebbero finire quando il destino si stancherà di vederci sereni. Il destino. È merito suo se ho incontrato Louis? Chissà se era già tutto deciso. Mi piace pensare che i nostri destini siano scritti man mano che la nostra vita scorre. E mi piace ancora di più, credere che siamo noi, invece, a decidere chi amare. Insomma, possiamo incontrare delle persone, per opera del destino, ma siamo noi poi a decidere se continuare a frequentare o meno. Credo che tutto ciò dipenda da noi. Forse sto facendo un ragionamento troppo complesso. Sbuffo contrariato e subito dipingo sul mio volto un sorriso per non far preoccupare Carly. Edward arriverà a momenti, sarà presente anche lui a cena. Credo sia qualcosa di molto importante.

«Harry, stai d'incanto!» si complimenta Carly. Sembra sincera.

Abbozzo un sorriso e abbasso lo sguardo. Se lo dice lei, dovrei fidarmi, no? Oppure è solo il parere di una persona accecata dall'affetto?

*

«Harry sei davvero cresciuto!»

«Carly cosa hai fatto ai capelli?»

«Edward prenditi cura della mia bambina!»

«Cosa ne pensi del mio abito?»

«Louis usa il tovagliolo per l'amor del cielo!»

«Tuo padre è un gran rompiscatole.»

«Pensavo di tingermi i capelli di viola.»

«Adoro i tuoi ricci Harry!»

Lucy, la madre di Carly e Louis, è davvero una gran...chiacchierona? Suo marito se ne sta in silenzio. Credo sia abituato o rassegnato.

Ho un gran mal di testa. Non credo smetterà di parlare presto. Mi limito ad annuire quando necessario ed accennare un sorriso di tanto in tanto.

Louis è seduto di fronte a me. Gli sorrido senza farmi notare quando posso. Credo stia prendendo l'abitudine di darmi calci sotto il tavolo, dove nessuno lo può notare.

«Com'è l'insegnante?»

«Harry?»

Mi riscuoto dai miei pensieri e porto l'attenzione su Lucy che aggrotta le sopracciglia.

«Come?» farfuglio. «Scusate..io credo di essermi distratto.»

«Non sei l'unico, ragazzo» replica il marito di Lucy che riceve un'occhiataccia dalla moglie.

«Stavo spiegando a mamma che studi a casa, con un insegnante privato.» spiega Carly con pazienza.

Ah, le lezioni private.

«A dire il vero, ultimamente l'insegnante si è dato malato. È passata una settimana dall'ultima volta che abbiamo fatto lezione.» ammetto.

«Com'é studiare a casa?» si informa Lucy.

«Preferirei frequentare una scuola ma anche studiare a casa è okay. È molto per me. Devo tutto a Carly» spiego.

Carly sorride imbarazzata. Edward addolcisce lo sguardo e Lucy sembra orgogliosa di sua figlia, com'è giusto che sia.

her brother » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora