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Katsuki si mise le scarpe, la felpa e uscì dal dormitorio. L'unico posto che aveva in mente era l'ospedale. Era un mese che ormai non ci andava più e quella sera decise di andarci. Quando vi entrò per sua fortuna c'era quel dottore che lo conosceva. «Dove sta andando?»

«Dal mio...» cosa, il suo cosa? Menomale che il dottore capì subito.

«Non può. Non è più in quella stanza. Non lo sapeva?»

«Che cazzo significa? No, non lo sapevo. Avrei dovuto?! » domandò.

«Beh la madre del ragazzo mi ha detto che l'avrebbe avvisata.»

«Cosa? Io non-» si bloccò quando nel telefono vide i vari messaggi lasciati dalla madre di Izuku. «Merda. Posso vederlo?»

«Camera 098, secondo piano.» gli disse.

Katsuki si trovava nella nuova camera di Izuku e lo fissava. Non faceva altro che guardarlo dormire. Sperava in un suo risveglio, ma niente. Gli parlava, gli raccontava delle sue giornate, di sua madre che gli rompeva sempre le scatole, dei suoi compagni e di come Kirishima scoprì che ogni sera usciva dal dormitorio per andare da lui.

«Deku cazzo... svegliati ti prego. Mi hai fuso il cervello cazzo... è andato a puttane, proprio come il tuo cuore. Non voglio vederti così, voglio rivederti sorridere. Voglio vedere te rompermi il cazzo, non mi importa quanto, ma voglio vederti.» disse il biondo appoggiando il volto sul suo braccio. «Che razza di persona sono, che razza di amico sono...»

Il biondo non se ne accorse, ma ormai erano minuti che veniva osservato. Non dal verde, ma da qualcun altro. Come Katsuki anche lui aveva chiesto un permesso per poter uscire e andare in ospedale a vedere il suo amico. Non era andato al bar con gli altri e quando uscì dalla sua stanza, vide in lontananza il biondo. Lo seguì e quando arrivò a destinazione, si stupì; entrambi si fermarono alla stessa meta. Lo seguì anche dentro all'ospedale fino alla camera di Izuku e ascoltò tutto ciò che il biondo disse. Quando finì decise di andarsene.

Una volta arrivato al dormitorio, Kirishima andò verso la sua stanza, ma lì davanti vi trovò qualcuno. Chi l'avrebbe mai detto. Non si sarebbe mai aspettato una sua visita. «Dobbiamo parlare Kirishima.»

«Di cosa volevi parlarmi?»

«Penso tu lo sappia. Di Bakugou.»

«Bakugou? E che c'entra con quello che devi dirmi? Come l'ho visto io, penso che anche tu ti sia accorto che sta male. Non-»

«Io non gli credo. Le persone non cambiano da un giorno all'altro solo perché il loro presunto amico è in ospedale. Da quello che sappiamo da Midoriya, Bakugou è sempre stato così. Quindi non cambierà mai.»

«Ma cosa stai dicendo Todoroki?! Non sta mentendo! Come potrebbe farlo, nemmeno lui ne sarebbe in grado!»

«E tu ne sei sicuro al 100%? Lo conosci così tanto bene da esserne sicuro? Io non credo Kirishima. Bakugou non cambierà e mai lo farà. Però non è questo di cui voglio parlare con te.»

«E cosa allora?»

«So che Bakugou alla sera fino all'alba va in ospedale da Midoriya, ormai da più di un mese. E so anche che tu ne sei a conoscenza. Non doveva andarci, gli abbiamo detto di non-»

«E secondo voi l'avrebbe fatto solo perché glielo avete detto?! No, certo che no. Non fa mai quello che gli viene detto.»

«Se Midoriya dovesse svegliarsi, non saprà mai di questa cosa. Non gli farebbe piacere sapere che la persona che ha giocato con i suoi sentimenti è la stessa che gli andava a far visita ogni notte.»

«Spero tu stia scherzando! Midoriya sarà il primo a sapere questo! Io credo che sarebbe proprio Bakugou il primo a voler vedere. È vero, io non li conosco così tanto da esserne pienamente sicuro, ma puoi stare certo che Midoriya vorrà vederlo.»

«Kirishima. Io non dirò nulla di ciò agli altri, perché so che a Bakugou non farebbe piacere, ma di questo Midoriya non ne deve venire a conoscenza. Va bene?»

«Io non sono d'accordo.»

«Kirishima.»

«Va bene, va bene. D'accordo.» disse facendo andare via il bicolore e richiudendo la porta. «Bakugou mi ucciderà.»

My Healing || bakudekuWhere stories live. Discover now