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Qualche giorno prima
In quei mesi passati a fare riabilitazione in ospedale, molti ragazzi della UA fecero qualche visita a Izuku. Chi più chi meno. Sua madre era lì tutti giorni e aveva visto tutti i suoi compagni di classe eccetto Katsuki. I suoi amici avevano provato ad andare lì parecchie volte, ma il verde non li aveva mai fatti entrare nella sua stanza; era ancora arrabbiato con loro, gli avevano mentito e gli amici non fanno questo. O meglio, questo era quello che credeva lui.

Kirishima e Kaminari andavano spesso a visitarlo, sia per vederlo sia per un favore chiesto dai tre ragazzi sia per poi raccontare di come stesse al biondo. Infatti un giorno, mentre Kaminari era andato a prendere una bottiglietta d'acqua, il rosso parlò.

«Ti posso fare una domanda?»

«Se è su Kacchan, no.»

«Va bene.» disse.

«Grazie.» disse continuando a scrivere sul suo quaderno.

«Perché non gli dici di venirti a trovare?» gli disse lo stesso.

«Kirishima-kun! Che ti avevo detto?» alzò lo sguardo e sospirò. «Lui vuole che gli stia lontano. Lo ha detto no? Ecco, lo sto facendo.»

«Ti ha detto seriamente questo?!» disse il rosso confuso. «Non ci posso credere.»

«Si, ma perché quella faccia?» Izuku chiuse il quaderno. «Kirishima-kun, t-tu sai qualcosa che non so vero?»

«Midoriya, non ho io il compito di dirtelo. Ti dico solo una cosa, non lasciare che il tuo orgoglio vinca, va e prenditi quello che vuoi.» disse lasciando Izuku confuso.

«Hey! Ho portato l'ac- va tutto bene?»

«Si.» disse il rosso prendendo Denki per il braccio. «Noi andiamo Midoriya, ci vediamo.»

«Ma-» il rosso lo guardò. «Ci vediamo!» e chiusero la porta.

Presente
Non lasciare che il tuo orgoglio vinca. Va e prenditi quello che vuoi.

È da quel giorno che ci penso. E oggi ho capito una cosa. Qualcosa di molto più grande di me, non pensavo potesse continuare anche dopo tutto quello che è successo, eppure è così.

Ho così tanta voglia di sistemare le cose, di poterle riportare all'inizio, ma vorrei che anche tu ci provassi. Ho sempre sentito dire che le cose si fanno in due, quindi non lasciar fare le cose solo a me.

Voglio sentire di nuovo la tua voce, il tuo profumo, poter vedere quei bellissimi rubini che mi attirano ogni volta. Ormai è un mese che non ti sento più, perché non mi cerchi?

Vorrei che tu venissi qua, correndo, e che entrando nella stanza, mi dicessi scusa, che mi calmassi vedendo le mie lacrime scendere dai miei occhi, che mi baciassi.

Si. Vorrei un tuo bacio.

Vorrei sentire le tue labbra morbide, quelle che un tempo mi dissero di buttarmi giù dal tetto e quelle che mi hanno detto cose che solo io so.

Vorrei le tue labbra sulle mie, vorrei sentire quel gusto di casa che solo tu hai. Non mi importa della scommessa, non mi importa del male che mi hai fatto, delle cose che mi hai detto. Non importa delle volte in cui mi hai portato in basso, non importa di quando mi bullizzavi, non importa se mi hai ridotto in mille pezzi.

Vorrei che lasciassi da parte l'orgoglio, che per una volta, mi dassi il permesso di poterti finalmente raggiungere. Di poterti stringere a me nuovamente.

Vorrei sentire di nuovo quell'emozione di quella sera. Ti ricordi? Ero in bagno e stavo dando dei pugni al lavandino; all'improvviso qualcuno mi strinse da dietro e mi disse "Che fai?" Mi hai detto questo con una calma che non pensavo avessi, giuro. Mi hai detto molte volte che hai fatto una cazzata, mi hai toccato il viso e poi mi hai sfiorato le labbra con le dita per poi prenderle e baciarle. Era stata una sera bellissima. Ero incazzato nero, per questo non te lo dissi e credo che non lo ammetterò mai.

My Healing || bakudekuTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang