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Mi ha dato fastidio il suo comportamento, troppo. Non che solitamente ne vada fiero, ma sta volta non aveva una ragione per trattarmi così. Vuole che io gli stia lontano? Bene, nessuno problema. Non gli starò più attaccato. Intanto, stando qua in ospedale, non potrei, neanche volendo. E poi da quando sa cos'è meglio per me? Non vuol dire che se mi conosce da anni, deve sapere esattamente il mio pensiero. Lui non sa niente, non sa più niente ormai... e questo, mi dispiace tanto.

Ci sono tante domande che mi sto facendo, ma quella che mi chiedo spesso è perché. Perché volevo vedere lui appena sveglio? Perché? Dopotutto quello che mi ha fatto, a causa della scommessa, perché proprio lui? Però se ci penso, mi ha fatto una domanda che mi ha stupito.

Cosa devo dire io che ti ho visto in una pozza di sangue?! Come credi che mi sia sentito?

Non so cosa abbia provato in quel momento, so solo che quella frase non l'avrebbe mai voluta dire. Come non avrebbe mai voluto assistere a quella scena.

Non credevo fosse vero, ma quando l'ha detto le parole gli erano morte in gola. Quella frase era la paura e la tristezza, un misto di emozioni che fanno solo male. Ma sono contento di averlo finalmente raggiunto. Gli ho parlato sinceramente, l'ho abbracciato, ho sentito il suo profumo, ho sentito la sua voce. E ho visto lui, di nuovo.

È come se avessi perso un pezzo di me e lo avessi trovato più avanti.

«Giovane Midoriya..»

Ma che sto dicendo... io non dovrei nemmeno pensarle queste cose. Non dopo quello che è successo. Eppure è come se ne fossi attratto sempre di più. Forse sono io che invece di ignorarlo, di andare avanti e di lasciarmelo indietro, l'ho perdonato.

«GIOVANE MIDORIYA!»

«Ahh! Che- All Might?! C-Che ci fai qua?!»

«Calmati ragazzo! Non agitarti o staccherai quei fili.»

«Giusto... sono, ancora qua...»

«Giovane Midoriya non farlo mai più! Non sacrificare più la tua vita, non sai quanto mi sono preoccupato...» disse abbracciandolo.

«Mi, mi dispiace... mi dispiace All Might! È, solo che... io volevo aiutare.» disse piangendo.

«Lo so, lo so...»

«E poi... non avrei mai permesso che... che lo prendesse.» e si staccò dall'abbraccio. «Hai visto all Might? Non, non gli ho permesso di prendere il One For All. Lo, lo proteggerò sempre, a qualunque costo.»

«Oh giovane Midoriya...» disse abbracciandolo di nuovo. «Non a costo della tua vita, non farlo più!» e piansero insieme.

«Bene Izuku, abbiamo finito anche questa visita.» disse il medico. «Faccio entrare tua madre, così vi dico due cosette.»

«Va bene.»

Una volta entrata la madre il medico parlò. «Dalla visita fatta ho capito che il tuo corpo in passato ha avuto già molte ferite e come posso notare dal tuo braccio sinistro, anche gravi. Per questo ti diamo di nuovo un supporto che dovrai mettere: è uguale a quello che avevi prima non preoccuparti. Per le tue gambe ho pensato che fosse meglio fare un periodo di fisioterapia; direi inoltre di fare anche qualche settimana di riabilitazione completa, per tutto il corpo. A causa della ferita, hai avuto varie emorragie e varie operazioni; in queste settimane cercheremo di stabilizzare quella ferita.»

«Dottore, esattamente Izuku quanto dovrebbe stare qua per la riabilitazione?»

«Solitamente dopo il risveglio è meglio che passino alcune settimane, per riprendersi dal coma e per la riabilitazione. Se vediamo che la riabilitazione funziona, dopo uno o due mesi lo mandiamo a casa. Ma vedendolo così, direi che dopo tutte le problematiche passate, uscirai presto ragazzo.»

«Menomale.» disse il verde.

«Non ti vedo tanto convinto però.»

«No no, sono felice. Non vedo l'ora di uscire...» disse poi guardando la finestra. «Non ne posso più...»

Fatemi uscire da qua. Voglio uscire. Per favore. Non ne posso più.

Un mese e mezzo passò e anche la riabilitazione continuava. Ormai Izuku era sveglio da un mese e stava per finire quel periodo di fisioterapia per rinforzare sia i suoi muscoli sia tutto il corpo. Ormai il verde aveva fatto l'abitudine a questa situazione.

Ogni mattina, alle 9, veniva portato nel reparto di fisioterapia muscolare, per riabilitare le gambe. Ci passava ore lì, finché per l'ora di pranzo lo riportavano nella sua stanza, per poi continuare durante il pomeriggio. Ogni fine settimana veniva a visitarlo il dottore per vedere se fosse migliorato.

Quella che stava affrontando era una giornata come quelle. Monotona e pesante. Ormai aveva finito per quella giornata; sapeva che da un momento all'altro sarebbe arrivato il medico, per questo era in ansia. Ormai era passato un mese e aspettava tanto che il dottore dicesse quella frase.

«Ciao Izuku. Come va oggi?»

«Bene dottore!» disse stringendo la mano in un pugno. «Sono riuscito a completare la serie di esercizi per la riabilitazione! E ho superato il mio record! Sono anche riuscito a muovere di più il braccio rotto, mi da fastidio, ma è pur sempre un miglioramento!»

«Ei Ei, ragazzo calmati! Mi fa piacere sentire ciò. Ma parli sempre così tanto?» disse il dottore abbozzando un sorriso.

«S-Si, mi scusi dottore. È solo che voglio andare via al più presto possibile. Non, non voglio più starci qua.»

«Izuku.»

«Esco vero?!» disse felice.

Il dottore divenne serio. «Io... non so come dirtelo, ma dovrai ancora stare qua per qualche giorno.»

Il sorriso sul volto di Izuku sparì e i suoi occhi divennero lucidi. «C-Cosa? Ma, io pensavo che... lei mi aveva detto che dopo un mese sarei uscito! Ormai è passato un mese e mezzo e sono ancora qua. Non- non ci voglio più stare, non mi piacciono gli ospedali...»

«Lo so, ma... vedi ho bisogno che tu stia ancora un po' qua, così magari il tuo braccio migliora ancora di più.»

«Ma dottore non può migliorare anche andando a casa? Oppure mi fa restare perché ho un problema?»

«Ragazzo, non preoccuparti, non succederà nulla. Non hai problemi gravi! Da nessuna parte. Facciamo così.» disse avvicinandosi. «Stai finendo il secondo mese di riabilitazione no?»

«Si...»

«Finisci questa settimana e ti prometto che a fine mese uscirai.»

«D-Davvero?!» disse felice Izuku.

«Si. Tu però devi promettermi che ti impegnerai al massimo in questa settimana, ma senza esagerare. Va bene?»

«D'accordo dottore! Mi impegnerò al massimo e riuscirò a finire la riabilitazione!» disse felice.

«Bene.» e si alzò. «Izuku. Scusami se lo dico in questo modo ma, per un po' non potrai più usare il tuo quirk.» e ne ne andò lasciando solo il verde.

Izuku guardò fuori dalla finestra triste.

«In fondo lo sapevo già..»

My Healing || bakudekuWhere stories live. Discover now