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T/n's Pov

Ricordavo ancora quel giorno,nella mia mente scorreva ancora ogni singolo istante di quella giornata. Era inverno, ed io e mia madre eravamo in macchina per dirigerci in un hotel nei pressi di Tokyo. Il giorno successivo dal nostro arrivo avrei dovuto raggiungere un'Arena al coperto per disputare una gara di atletica,quel giorno sarebbe stata la mia preferita,la corsa ad ostacoli. Per evitare di svegliarmi troppo presto,quindi,mia madre propose di andare a dormire in un hotel lì vicino,in modo tale che la mattina di quel giorno avrei avuto il tempo di prepararmi sia psicologicamente che fisicamente, senza fare le cose di fretta e affaticarmi prima della gara.

Ho sempre amato correre,sin da bambina,da quando imparai a camminare,da che ne ho memoria. Non esisteva modo di fermarmi,correvo in continuazione e molto spesso ricevevo rimproveri perché tutti temevano mi facessi male. Fortunatamente,da quel che ricordo,non caddi mai, tantomeno inciampai. Corsi sempre così tanto da perdere il fiato.Ma anche se fossi caduta,conoscendomi,mi sarei messa a ridere,per poi rialzarmi e correre più veloce di prima. Mi sarei rialzata da ogni caduta,sempre,lo avevo giurato a me stessa.

All'età di sei anni,dopo numerose lamentele da parte mia, mi iscrissero finalmente ad atletica leggera,e in quell'anno mi sembrò di poter toccare il cielo con un dito,ero così felice da non rendermi conto di tutto ciò che mi circondava. C'ero solo io,io e la pista di atletica.

In poco tempo,nel giro di qualche anno,acquistai non poca fama. Ero piccola, eppure tante persone si complimentavano costantemente con me. Molti mi paragonavano ad un piccolo fulmine e altri ancora ad una freccia scagliata da un arco.Dicevano che non avevo nulla da invidiare ai più grandi di me, e che crescendo con il tempo avrei fatto molta strada raggiungendo alti livelli.

Era questo il mio sogno, ciò che volevo fare nella vita, la ragione per cui ogni giorno mi alzavo dal letto. Quella gara per me sarebbe stata importantissima e mi avrebbe permesso di portare a casa un numero di vittore molto alto per la mia età,sarebbe stata un'occasione per fare una nuova esperienza,per dimostrare nuovamente che non avrei lasciato quel sogno per nulla al mondo,che ero decisa ad andare avanti ad ogni costo.

Avrei protetto quell'obiettivo fino alla fine.

Perché allora sono ridotta in questo stato?...

Perché allora tu non sei più qui con me?...

Perché tutto mi sembra aver perso significato?...

Perché...non riesco più a muovermi?

Quel giorno nevicava, nevicava molto. Io e mia madre eravamo in auto dirette all'hotel e in quel momento ci trovavamo in autostrada.

-"Sei sicura di aver preso tutto,T/n? C'è un bel tratto di strada e non sarebbe possibile ritornare indietro."- disse mentre continuava a guidare,accedendo a basso volume lo stereo dell'auto.

-"Si mamma,mi sembra di aver preso tutto. Sono certa di aver portato con me almeno l'indispensabile!"- le risposi,guardando nel mentre dal finestrino quei fiocchi di neve che lentamente si posavano sulla strada.

-"Certo che oggi fa davvero freddo,nonostante le previsioni siano state chiare non me lo aspettavo"- continuò mia madre.

-"Già, ma è così bella la neve! Guarda quanti fiocchi scendono dal cielo! Scommetto che quelli lì davanti scenderanno prima degli altri! Guarda,mamma! Ho indovinato!Ho indovinato!"- dissi mentre inziai a ridere divertita da quella situazione.Era una cosa che facevo spesso,mi divertivo a creare gare immaginarie tra i vari fiocchi di neve,era da sempre stato il mio passatempo quando capitavano giornate di quel tipo.

Continuammo a parlare per il successivo tratto di strada e nel frattempo iniziava a calare la sera, l'autostrada iniziava a riempirsi maggiormente di automobilisti,ma dopo dieci minuti circa ci spostammo dall'autostrada,percorrendo strade secondarie.

𝑩𝒓𝒖𝒊𝒔𝒆𝒔/Yamaguchi Tadashi×readerWhere stories live. Discover now