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Erano trascorsi ormai sette lunghissimi ed interminabili giorni dall'ultima volta in cui Taehyung si era fatto sentire con il povero Jungkook. Ormai aveva perso qualsiasi speranza con il ragazzo, evidentemente con quella sua assenza voleva dimostrare che si era stancato di lui. Era un chiaro segno.
Come dargli torto, tutti lo facevano prima o poi. Solo che con Taehyung era diverso, ci aveva davvero creduto e vederlo comportarsi in quella maniera lo stava facendo stare solo peggio di come si sarebbe sentito in altre occasioni, anche se non riusciva a spiegarsi il motivo. O forse non voleva ammetterlo a sé stesso.

Nonostante doveva essere furioso e arrabbiato con il maggiore, non poteva non ammettere che l'unica emozione che provava era la preoccupazione. Sperava non gli fosse successo niente e che stesse bene a casa con i suoi genitori. Si, stava sicuramente alla grande. Probabilmente aveva chiarito con loro e adesso era ritornato a vivere lì, capendo l'enorme errore che aveva fatto andandosene e lasciando così l'appartamento e di conseguenza Jungkook. Ma andava bene così, il ragazzo se lo sarebbe aspettato prima o poi, solo che sperava sarebbe stato più un 'poi' che un 'prima'.

Ma va bene così.

Come ogni pomeriggio uscì dal suo piccolo appartamento per dirigersi al lavoro. Era stanco di quella solita routine, ma era consapevole che se non avesse lavorato molto probabilmente si sarebbe ritrovato sotto un ponte. Perciò si faceva forza ed ogni giorno attraversava quel piccolo tratto di strada che lo conduceva ad uno dei luoghi che più amava; la biblioteca. Così silenziosa e calma, ricca di sapere e piena d'arte, luogo perfetto per un ragazzo pacato e curioso come Jungkook.

Era sempre stato un ragazzo parecchio desideroso di sapere anche se non lo dava molto a vedere. Da piccolo era sempre il primo della classe, ogni materia lo incuriosiva e lo affascinava al proprio modo e gli dispiacque davvero tanto quando fu costretto ad abbandonare gli studi per dover lavorare e mantenersi. Era uno dei suoi più grandi rimpianti, ma sapeva che non aveva avuto molta libertà di scelta ai tempi.

Non che adesso ne aveva.

Un sonoro sbuffò abbandonò le sue labbra nel pensare alla sua adolescenza e tentò di eliminare quei momenti brutti e dolorosi della sua vita che fortunatamente ormai appartenevano al passato.
Uscì dal portone del suo palazzo e scese velocemente i gradini su cui solo poche settimane prima aveva avuto il suo primo incontro/scontro con Taehyung e camminò velocemente verso la strada, attraversandola per arrivare alla sua destinazione ed eliminare dalla propria mente anche quel ricordo.

Durante quel breve tragitto, a causa della sua distrazione, si scontrò con un ragazzo poco più basso di lui dai capelli neri e lucenti. Gli fece cadere quasi i due bicchieri che teneva tra le mani, ma fortunatamente ogni tanto la ruota della fortuna girava a suo favore e non accadde. Altrimenti avrebbe dovuto pagarglieli e non se lo sarebbe potuto permettere.

«Perdonami, non ti avevo visto.» fece un breve inchino scusandosi, ma il ragazzo non parve così amichevole come sembrava. Gli rivolse un'occhiataccia e cominciò a sbraitare «Ma sei per caso cieco? Guarda dove metti i piedi imbecille, potevi farmi cadere tutto quanto!» urlò quello sconosciuto inveendogli contro senza una valida ragione. In fin dei conti non era successo nulla di tanto grave ed era andato tutto per il meglio.

«Mi dispiace, non era mia intenzione.» si inchinò nuovamente sperando che quel ragazzo l'avrebbe lasciato andare a lavoro, stava già facendo tardi per colpa di quell'idiota.

«Tsk, moccioso. Sparisci dalla mia vista.» sputò acido il ragazzo, allontanandosi da lui con un espressione seria ed incazzata in volto dirigendosi in direzione opposta alla sua, entrando successivamente nel suo palazzo.

Beautiful Mess Where stories live. Discover now