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Taehyung quella mattina aveva deciso di alzarsi presto. Dopo il breve scambio di parole avvenuto con Jungkook la notte precedente, non era riuscito a dormire tranquillamente poiché quella testolina corvina dominava il centro dei suoi pensieri costantemente. Era preoccupato per il minore, quelle urla di certo non erano urla di chi si spaventa improvvisamente. Erano continue, disperate e malinconiche, come se qualcuno fosse in procinto di aggredirlo e lui non avesse la minima forza di scappare. E il biondo non poteva fare a meno di risentire nella propria testa quelle grida di dolore, per questo motivo aveva deciso di uscire presto. Voleva che Jungkook stesse bene a tutti i costi e ci sarebbe riuscito a cacciar via i suoi demoni interiori, costi quel che costi.

Uscì di casa con ancora le idee confuse e ben poco chiare sul da farsi. Era incerto, aveva paura che l'idea avuta in quella fatidica notte potesse non essere di gradimento per il corvino.

Ancor prima di raggiungere la destinazione stabilita, Taehyung fece un salto nella piccola biblioteca in cui lavorava Jungkook assieme alla rossa che si era dimostrata particolarmente gentile e disponibile, al contrario di quel che aveva immaginato all'inizio.

«Buongiorno Rosie.» fece il suo ingresso, rivolgendo un luminoso sorriso alla ragazza.

«Buongiorno Tae.» rispose di rimando lei mentre controllava chissà che cosa al computer. «Qual buon vento ti porta qui? Kookie ha il turno di pomeriggio.» ridacchiò la ragazza mentre gli rivolgeva un dolce sorriso.

«Si, lo so.» si affrettò a rispondere «Credo che in questo momento lui stia ancora dormendo. Beh, lo spero sinceramente.» rispose un po' affranto, preoccupato per il ragazzo più piccolo.

«È successo qualcosa?» chiese la rossa, notando il cambio d'umore del biondo.

Lui scosse la testa ed il suo solito sorriso apparve magicamente sul suo dolce volto «No, è solo che voglio che si prenda più cura di sé.» rispose sinceramente scrollando lievemente le spalle.

«Già, hai ragione.» annuì Roseanne «Ma penso che sia cambiato da quando sei entrato a far parte della sua vita.»

«Cosa? Che vuoi dire?» domandò confuso il ragazzo non capendo quel che stava dicendo la ragazza di fronte a lui.

«Prima a malapena ci scambiavamo i saluti la mattina, guardaci adesso invece! Ha cominciato ad aprirsi di più col mondo da quando ti conosce, credo che inconsciamente lui voglia cambiare e fidarsi di più della gente, anche se sinceramente non so cosa lo tormenti tanto da farlo chiudere in tal modo.» esclamò tristemente la giovane tentando di immaginare qualche possibile causa.

«Non credo di avere tutto questo potere su di lui, infondo ci conosciamo da così poco e inoltre abbiamo avuto anche diverse discussioni.» sospirò il biondo sconsolato. Per quanto le parole di Roseanne fossero belle, a stento riusciva a credere di aver fatto così tanto per Jungkook in così poco.

«Io credo invece che gli stai facendo proprio bene. Lo conosco da diversi anni ormai e non ho mai visto il suo sorriso se non con te.» lo guardò di sottecchi la ragazza. Il viso del maggiore divenne rosso fuoco e il suo cuore prese a palpitare velocemente. Non credeva possibile che quel ragazzo gli potesse causare sentimenti del genere e soprattutto non credeva di aver fatto qualcosa di importante per lui, infondo il minore non aveva fatto altro che respingerlo via nonostante, in seguito, si fosse scusato perciò non credeva di poter avere così tanto potere sul suo modo di agire.

«Credi davvero che con me lui possa stare bene?» chiese timoroso ma allo stesso tempo speranzoso Taehyung. Voleva davvero a tutti costi che quel ragazzo stesse bene e in pace con sé stesso, ci teneva a lui dopotutto.

La rossa annuì euforicamente «Ne sono più che convinta di questo, Tae.»

«Ti ringrazio, Rosie.» sorrise sinceramente felice grazie alle parole che la ragazza gli aveva rivolto. Era contento che Jungkook avesse trovato un'amica come lei, era sincera e ci teneva davvero tanto al minore. Taehyung capì che poteva fidarsi ciecamente della rossa e si sentì quasi in colpa ad averla fraintesa in passato.
Quando credette di poter andare, sussultò ricordando l'iniziale motivo per cui era andato il libreria quella mattina. «Quasi dimenticavo! - dalla tasca interna del suo cappotto tirò fuori un libro - Quando oggi pomeriggio verrà Jungkook, dallo a lui per favore. Ma non dirgli che è da parte mia, lo capirà da solo.» ridacchiò l'ossigenato consegnando il libro alla commessa, che lo guardava con aria confusa ma divertita.

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