5 - Viaggio senza ritorno

60 8 2
                                    

Intanto, in un luogo lontano

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Intanto, in un luogo lontano...

Il Direttore degli affari esterni attraversò di corsa la sala di controllo, verso il Comandante che stava osservando la situazione passeggiando tranquillo alle spalle degli operatori seduti alle proprie postazioni.

«Signore, abbiamo la conferma dei segnali provenienti dalla zona di Dreamkey» annunciò trafelato. «Lo scienziato sta per uscire allo scoperto e le rilevazioni confermano che ha il dispositivo con sé.»

«Ovvio» rispose calmo il Comandante, «porta con sé le cose più preziose nel caso fosse costretto a sacrificare il laboratorio e il proprio lavoro.»

«Secondo le analisi statistiche ci sono tuttavia discrete probabilità che gli altri possano impadronirsene...» disse il Direttore.

«Già, ma non riuscirebbero a trarne vantaggio più di quanto non sia riuscito a fare in questi anni il professor Baldassar,» il Comandante fece una pausa per raccogliere i pensieri, «sempre che ciò a cui stiamo assistendo sia una banale scaramuccia tra fazioni avversarie per impadronirsi del primato tecnologico, ma se invece...»

«Se invece...?» chiese con apprensione il Direttore.

«Se invece, come abbiamo più volte ipotizzato senza averne conferma, dietro a queste azioni ci fosse davvero lui...»

«Lui?!» deglutì il Direttore.

«O i suoi seguaci...» proseguì nel ragionamento il Comandante, «in questo caso tutto quello a cui stiamo assistendo assumerebbe ben altro significato. Dubito però che siano interessati al dispositivo, anche se, ovviamente, sarebbero i soli in grado di usarlo.»

«Ma allora?» domandò timido il Direttore.

«Allora» rispose il Comandante, «potrebbero essere alla ricerca di qualcosa che lo scienziato custodisce, e di cui noi purtroppo ignoriamo l'esistenza, qualcosa che per loro è così importante da farli uscire allo scoperto e tentare il tutto per tutto pur di averla!»

A Dreamkey...

Moses oltrepassò per primo il portellone che dava accesso al grande hangar sotterraneo scavato nella roccia, illuminato a giorno dal potente impianto luci. Con passo svelto imboccò la passerella di collegamento esortando gli altri a seguirlo.

«Forza ragazzi, non abbiamo un attimo da perdere!»

Roy si accodò a Martika, con lo sguardo rapito dalla sfavillante struttura metallica che fluttuava a mezz'aria in fondo alla passerella, così lucida da riflettere come uno specchio tutto l'ambiente circostante. Meravigliato da quella vista non si accorse del piccolo gradino all'inizio del camminamento sospeso e inciampò, perdendo l'equilibrio. Imprecò e si aggrappò al parapetto per non cadere. Ripresosi, tornò a fissare le rilucenti sfere argentee unite tra loro da tubi cilindrici, grandi abbastanza perché una persona ci potesse camminare dentro. Osservando bene la bizzarra composizione, Roy notò una certa somiglianza con una costruzione che aveva visto in una foto che la mamma aveva scattato durante uno dei suoi tanti viaggi di lavoro.

Roy Rocket - La vera storia - Vol. 1Where stories live. Discover now