12 - Lotta per la speranza

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Wendi entrò a passo svelto nella sala delle comunicazioni, precedendo il gruppetto composto da Martika, Tex, Rubios e Stephanie

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Wendi entrò a passo svelto nella sala delle comunicazioni, precedendo il gruppetto composto da Martika, Tex, Rubios e Stephanie. Gli occhi della bambina erano ancora colmi delle meraviglie offerte dal breve giro turistico della base. Individuò subito il nonno, che stava parlando con Garius e Vitalius insieme ad alcuni addetti alle trasmissioni, e si diresse verso di lui per mostrargli con orgoglio il regalo appena ricevuto.

«Nonno! Nonno! Guarda cosa mi hanno dato!»

«Piccola! Tutto ok?» Moses si voltò verso di lei, chinandosi per accoglierla tra le braccia.

«Sì nonno, tutto bene, la casa dei Lunatici è bellissima, ma guarda cosa mi ha regalato il signor direttore Rubios!» esultò, mostrando felice un vasetto contenente una pianta azzurra dalla quale sbocciava un grande fiore arancione simile a un'ortensia di peluche.

«Che bella! Di che specie è?» chiese incuriosito Moses.

«Non ricordo, ma io l'ho chiamata Fiorella. Sai che è viva?»

«Certo, tutte le piante sono esseri viventi.»

«No, ma questa è più viva delle altre! Guarda!» Wendi appoggiò il vaso a terra e si allontanò, scostandosi di qualche metro.

«Fiorella!» chiamò a voce alta e il fiore arancione si girò verso di lei.

«Incredibile!» fece il nonno, impressionato.

«Hai visto, può sentirmi!» esclamò contenta la piccola.

«Si tratta di una specie vegetale del pianeta Burdinn» intervenne Stephanie, anticipando l'inevitabile domanda dello scienziato, «è una pianta empatica, in grado di interagire con chi si prende cura di lei; stabilisce un rapporto molto simile a quello che gli animali domestici hanno con noi terrestri.»

«Davvero notevole» commentò Moses.

«Qualche novità, Professore?» Martika si intromise nel discorso, ansiosa di avere notizie su Roy.

«Qualche passetto avanti l'abbiamo fatto» confermò, poi cercò di spiegare la situazione in maniera chiara e concisa, anche a beneficio di Wendi: «Roy sta bene, in questo momento sta viaggiando grazie a un meccanismo di trasporto che ho costruito basandomi su un dispositivo originale deoliano. Il problema, che stavamo affrontando, è quello di riuscire a rintracciarlo o quantomeno a comunicare con lui.»

«Sono certa che ci riuscirai, nonno, tu sei bravissimo!» disse Wendi, sollevando il vasetto con la pianta, stringenolo a sé.

«In effetti, grazie al Professore abbiamo fatto significativi progressi» confermò Garius.

«Come le dicevo,» Vitalius si rivolse a Moses, riprendendo la conversazione interrotta dall'ingresso in sala del gruppetto, «i tecnici confermano che potremo tentare di comunicare con i bracciali solo nel momento in cui saranno connessi tramite le onde eco-omega col dispositivo, cioè durante la prossima attivazione dello stesso. »

Roy Rocket - La vera storia - Vol. 1Where stories live. Discover now