Dolcetto O Scherzetto?

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Era ormai ottobre, Halloween era alle porte. E al liceo c'era brusio di festa e gli studenti si confrontavano in base a che festa sarebbero andati e vestiti da cosa. 

Tutt'attorno le pareti, striscioni con scritte a caratteri horror, teschi, spettri e demoni adornavano i corridoi del liceo. 

Dylan, con le mani in tasca, lo sguardo truce e scoglionato camminava per i corridoi furioso con sua madre, che quel mattino lo obbligò ad andare a scuola, dopo settimane passate in camera sua a vomitare dolore sotto forma di  inchiostro nero  sui fogli, ascoltando musica arrabbiata o triste e pensando al suo amore perduto che lo aveva ferito, spezzato, distrutto. 

Voleva solo stare nel suo guscio e scomparire. Lontano da tutti. 

E Halloween, che normalmente era la sua festività preferita, non faceva che ricordargli Lucinda; L'Halloween precedente erano andati insieme ad una festa in maschera, ignorando la loro misantropia, con un gruppo di amici. 

Si erano entrambi truccati da Erik, di The Crow. Era stata una serata bellissima. 

Lucinda. 

Doveva smetterla di pensare a lei. Era andata. Finita. E lui doveva andare oltre. 

Una rabbia incontrollata lo agguantó senza lasciargli il tempo di riflettere su quanto stava facendo. 

Davanti al suo armadietto, si trovò con il pugno della mano destra stretto, incassato dentro alla lamina di metallo dello sportello. 

Lo aveva piegato tanta era la forza con cui aveva sferrato il pugno. 

Tutt'attorno i suoi compagni si girarono a guardarlo giudicanti. 

'Che incubo'. 

Si infiló nel bagno e si sciacquó la faccia. 

In quel momento una visione distorta e leggermente sfocata di nero offuscó il suo campo visivo. 

Si girò. 

Nulla. 

Trovò la forza di tornare in classe e si buttò nella mischia di studenti, in corridoio. 

                                  *

"Ehi Ginny, ti ho fatto il pane alla zucca uvetta e noci che ti piace tanto. Buon Halloween!" 

Doris con fare gentile, porse il pacchetto alla ragazza sorpresa davanti a lui, in classe. 

"Oh.. Grazie Doris, sei molto gentile! Non me lo aspettavo." 

"Beh si, so che ti piace e si, insomma.. Spero sia buono." 

Ginevra decise di condividere il regalo con il suo compagno di classe Doris, un ragazzo fulvo, lentigginoso e pallido che molto spesso le ronzava attorno e con cui aveva instaurato un'amicizia bizzarra. 

Era un ragazzo molto intelligente, ma altrettanto egocentrico, eccentrico e iperattivo, ma in qualche modo piaceva a Ginevra. Forse per il suo modo naturale e totalmente inusuale di esprimersi e atteggiarsi, e per quanto andasse bene a scuola per via dei suoi interventi a lezione, che non passavano mai inosservate dai professori. 

I due riuscivano molto spesso anche a parlare di argomenti interessanti e che normalmente un adolescente della loro età avrebbe trovato alla lunga noiosi. 

Passavano dalla storia dell'arte al design, a curiosità sul mondo. 

Era un wikipedia umano. Pensò a quante ore dovesse aver passato sui libri o al computer a Googlare cose. 

CAOS AT SCHOOL Where stories live. Discover now