"Liberati. Lasciala andare"

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"Ginnyyy!!" Doris apparve al fianco della ragazza in corridoio, mentre si dirigeva verso la sua classe. 

"Ehi, Doris.. Ciao! Come stai?" 

"Bene bene!! Ti va di pranzare insieme oggi?" chiese entusiasta il ragazzo. 

Ginevra esitò. 

"S-si.. Va bene, però poi devo studiare per il compito di domani.." 

"Certo! Studiamo insieme se ti va! Allora a dopo! Il ragazzo trotterelló via felice. 

Ginevra lo trovò bizzarro. Sorrise. 

                                *

Dylan quel mattino, confondendosi tra gli studenti che si assiepavano per entrare a scuola, attento a non farsi vedere, con il cappuccio in testa, si inerpicó sulla collinetta dietro la scuola che dava su un piccolo parco privato, tra gli alberi, cercando una delle panchine nascoste su cui sedersi. 

Aprì il suo blocco di sketch e iniziò a scarabocchiare disegni e parole sconnesse. 

Non aveva visto però, che molto più dietro di lui qualcuno l'aveva visto e seguito. 

La ragazza senza farsi sentire saltò con un balzo sul muretto sopra la panchina dove Dylan stava seduto a gambe incrociate. 

Si sedette sul muretto e facendo presa con i muscoli delle gambe si lasciò andare con la schiena, trovandosi a testa in giù ad una spanna da quella del ragazzo. 

Dylan sussultó sorpreso. 

Si scansó da lei. 

"CIAO!!"  gli urló la ragazza elettrizzata.

Dylan la guardò diffidente e confuso, chiudendo il suo blocco di sfoghi. 

"Courtney?.. Che ci fai qui?.."

"Cosa scrivi? Fa vedere.." 

Courtney si lasciò scivolare giù, cadendo seduta sul posto vicino al ragazzo e cercó di afferrargli il blocco di appunti. 

"Ma mi vuoi lasciare in pace?! Non hai di meglio da fare?!" replicò Dylan, sempre più irritato. 

"Dio santo quanto sei scontroso!! Guarda che non sei l'unico a voler balzare scuola!"

"E con tutti i posti giustamente tu devi stare qua.." Continuò lui. 

"Pensavo di farti compagnia nel tuo momento da tenebroso tormentato.. 

È evidente che soffri per qualche motivo.. Qualunque sia, non vale la pena ciuffo blu." disse lei dall'alto della sua saggezza folle. 

"Ciuffo Blu?.." chiese lui interrogativo. 

Courtney ridacchió,  

"Si.. Hai i capelli talmente neri che hai riflessi blu. Non lo sapevi?" osservò, appunto, il ciuffo ribelle del ragazzo che cadeva sulla sua fronte. Glielo accarezzó. 

Per qualche ragione Dylan stette immobile, poi, come risvegliato da un incantesimo si scansó. 

" Interessante. Comunque voglio stare solo, grazie. Ciao. " E come un bambinone imbronciato si girò dandole la schiena riaprendo il suo quaderno. 

Courtney lo trovò adorabile e si trattenne dal lanciarglisi nelle braccia. 

Gli si paró davanti inginocchiandosi a lui. 

CAOS AT SCHOOL Where stories live. Discover now