Capitolo 7

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La famiglia si sa, è quell'insieme di persone che nella vita ti capitano, senza che tu possa mettere nessuna voce in capitolo a riguardo.

I genitori passano da eroi a una sorta di "ostacolo" quando si inizia a crescere.
Poi, però, ti accorgi che gli unici ostacoli sono le tue insicurezze, che devi superare per raggiungere un traguardo. Ed ecco che cosa diventano i genitori: il tuo punto di riferimento. Coloro a cui più vorresti assomigliare.

Poi ci sono i fratelli.
O meglio, le sorelle, nel mio caso.

Dicono che i fratelli diventino i primi amici nella vita, quelli con cui cresci e condividi tutto: giocattoli, vestiti (no, non è il mio caso, non ho mai messo una gonna o un pigiama rosa), momenti di gioia e sì, anche di dolore.

Non ho mai avuto fratelli, e mi sono sempre domandato come sarebbe potuto essere.

Ficcarsi nei guai ed essere coperto alle spalle, andare in giro e sentirsi protetti, prenderlo come esempio e tentare di assomigliargli.
Tutte cose che, chiaramente, non potevo fare con nessuno.

Fino a che incontrai Nate, che divenne un po' come un fratellone. Anzi, forse era più lui a trattare me come un fratellino.

Anche se lui... non fu l'unico.

Non ho mai avuto fratelli, ma ho avuto amici che lo sono diventati.

~

"Ieri l'hai guardata tutto il tempo tu! Oggi tocca a me!"

È tutta mattina che Emma mi rompe le scatole per guardare la tv.
La giornata parte proprio col piede sbagliato.

"Non dire cavolate, l'ho guardata ieri sera per pochissimo tempo, dopo che tu l'hai sempre guardata per giorni di fila!" Contrabbatto, tentando di scrollarmela di dosso.

È in piedi sul divano, che prova a togliermi il telecomando dalla mano, mentre io rimango seduto, cercando di cambiare canale, visto che con i suoi scatti stiamo cliccando su programmi sconosciuti mai visti prima.

Anche se seduto è una parolona! Con un piccolo terremoto che ti travolge per tutta casa...

"Non è colpa mia se tu esci sempre! Io non posso uscire e mi tocca rimanere a casa!" La sua faccia corrucciata e rossa mi fa nascondere una risata.
"Perché sei troppo piccola, e visto che io sono tuo fratello maggiore la tv la guardo io." Dico fiero, allontanandomi da lei strisciando dall'altra parte del divano.

Inutile... niente da fare. Ovviamente Emma non fa che seguirmi.

"Non sei tu il più grande!" Fa una piccola pausa per prendere un profondo sospiro. "SCAAAARLEEEEETT!" Urla ad un tratto, prendendomi completamente alla sprovvista e facendomi saltare sul posto.
"Oh, ma sei scema?!" Stavolta sono io a urlare, tappandomi le orecchie dal dolore.

Dei passi svelti proveniente dalle camere ci fa capire che Scarlett ha chiaramente sentito il richiamo del demone.

"Ma si può sapere che succede?!" Coi capelli spettinati, la faccia sconvolta e una maglietta lunga bianca, Scarlett fa il suo ingresso nella sala, pronta a farci una bella ramanzina.
Ne son sicuro.

Il mio Peggior Nemico Where stories live. Discover now