Capitolo 16

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Nei giorni successivi arrivò il compleanno di mia sorella Scarlett, esattamente il 15 di agosto.

Fu un avvenimento estremamente importante quell'anno. Non tanto per il compleanno in sé, ma per ciò che accadde tra lei e Nate.

Quello stesso giorno mi trovavo proprio con lui, Nate. Ricordo che per la sera mi propose di andare a giocare a basket assieme ad Heric, Jeremy, Simon e Ry. Io però gli dissi che per cena avremmo festeggiato il compleanno di mia sorella.

Non potevo immaginarlo, ma a Nate già interessava Scarlett. Forse perché erano coetanei e io troppo piccolo per capirlo.

Quindi, quando arrivò il tardo pomeriggio, tornai a casa per aiutare mia mamma a preparare alcuni addobbi. I compleanni nella mia famiglia sono sempre stati molto classici: un po' di palloncini, una torta, delle candele e qualche regalo.

Erano momenti semplici, ma che darei la vita per riaverli indietro. Solo ora mi accorgo di quanto la felicità si trovasse nelle piccole cose, quelle più belle.

Allestimmo l'intero salotto con dei palloncini, un po' di tutti i colori e con la scritta "happy birthday".
Mi tornano in mente i momenti in cui io ed Emma giocavamo a sgonfiarci i palloncini in faccia o ancora quando li scoppiavamo sedendoci sopra. Mamma e papà ci sgridavano sempre, ma noi ce ne fregavamo e continuavamo a giocare come bambini quali eravamo.

Con noi c'era anche nostra nonna Molly, la mamma di nostro padre. Fu una nonna meravigliosa: ci trattava come fossimo i suoi stessi figli e ci difendeva ogni volta che papà se la prendeva troppo con noi.

Fu una figura importante per tutti e tre. Ci restò accanto nel momento più duro della nostra vita. Un momento che dev'essere stato tragico anche per lei: <la perdita di un figlio è qualcosa a cui un genitore non dovrebbe mai assistere>.

Questa frase gliela sentii dire una sera, sottovoce, quando probabilmente pensava fossimo tutti a dormire.

Divenne la nostra seconda madre e il nostro secondo padre. Ci diede tutto l'amore che solo i nonni sanno dare.

Ma di questi tragici eventi ne parlerò molto più avanti...

~

"Ricordati di esprimere un bel desiderio!" La mamma, seduta al fianco di Scarlett, le passa una mano sulla sua lunga chioma.

Mia sorella socchiude forte gli occhi, incrocia le dita e rimane così per pochi secondi. Poco dopo li riapre e con un soffio deciso spegne tutte le candeline.

"Auguri!" Esclamiamo tutti assieme.
"Grazie!" Sorride Scarlett che, dopo un giro di abbracci in particolare da parte di mamma, nonna e papà, comincia a scartare i regali. 

"Sono bellissimi, grazie!" Dice, dopo averli scartati tutti.

Nostra madre conosce molto bene Scarlett. Sa che principalmente le cose più adora sono trucchi, vestiti e borse e la maggior parte dei regali fanno parte proprio di queste cose.

Io ed Emma ci siamo impegnati a fargli un bel bigliettino di auguri. Ovviamente nei giorni precedenti le litigate sono state infinite per decidere come farlo, ma con l'aiuto di mamma e papà siamo riusciti a giungere ad un accordo comune.

Passiamo il resto della serata a mangiare la torta, a chiacchierare e, ovviamente, io ed Emma a farci scherzi o a litigare. Ogni volta che c'è una festa quella peste deve sempre tirarmi qualche pezzo di dolce in faccia.

Nel mezzo del casino, ad un tratto, sentiamo citofonare.

"Chi è?" Domanda nonna Molly. È strano ricevere visite a quest'ora. Siamo tutti qua riuniti, e non abbiamo altri parenti qui vicino. L'unica è nonna che non si perde mai nessun compleanno.
"Se non rispondiamo non lo sapremo mai." Papà si alza dalla poltrona per prendere in mano la cornetta del citofono. "Sì?" Risponde. Rimane un attimo in silenzio e poco dopo sposta lo sguardo su mia sorella maggiore. "C'è un ragazzo che dice di averti portato un regalo." Dice, allontanando leggermente il citofono dell'orecchio.

Il mio Peggior Nemico Where stories live. Discover now