Capitolo 4: "THEY WANT ME"

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Il giorno dopo il branco si trovava riunito di nuovo a casa dell'alpha.

Nelle ultime due settimane ognuno dei membri del gruppo, Theo compreso, aveva fatto degli strani sogni; il sonno di tutti quanti erano turbato da clangori sinistri, figure scure, mascherate ed indistinte penetravano nelle loro menti, rivoli di fumo facevano da sfondo alle loro "apparizioni" oniriche.

Il branco non aveva idea di cosa significasse tutto ciò, ma i ragazzi avevano come il presentimento che una nuova minaccia stesse incombendo su di loro. O meglio, avevano come il presentimento che una vecchia minaccia stesse ritornando a Beacon Hills: i Dottori del Terrore.

Stavano discutendo da un'ora buona, quando Malia disse: "Ragazzi andiamo, conosciamo benissimo la causa di questi sogni strampalati, vogliamo davvero fare finta di non sapere perché sta capitando quel che sta capitando?". 
"Ah sì? Conosci la causa dei sogni insensati che ci stanno dando il tormento? Se davvero sai il motivo di tutta questa follia Malia, mi chiedo perché tu abbia aspettato un'ora intera per dircelo", rispose Lydia che, come il resto del branco, era alquanto stressata dalla situazione che si stava creando.
"Beh Lydia, pensaci un attimo; chi conosciamo che ha già collaborato con i Dottori del Terrore senza dirci niente, fingendo di stare dalla nostra parte? Si dà il caso che il motivo del possibile ritorno di quegli psicopatici sia seduto proprio sul divano di Scott.", disse Malia, acida.

Tutto il branco si voltò istintivamente verso Theo, il quale, seppure innocente, iniziò ad emanare un forte odore di vergogna e di tristezza che venne percepito dai ragazzi.

La chimera non fece in tempo a conferir parola che Liam, infuriato, intervenne al posto suo, alzandosi in piedi e dicendo: "Queste sono solo balle Malia! Sei talmente accecata dall'odio che nemmeno riesci a ragionare in modo razionale! Theo non c'entra stavolta, lui non ha fatto nulla di male. Se solo il tuo cervello non fosse così pieno di rancore ti renderesti conto che stai sparando accuse infondate".

In una frazione di secondo, i due si ritrovarono con gli artigli sfoderati, a lottare accaniti uno contro l'altro.

Scott, Stiles e Lydia si buttarono subito su Malia, mentre Theo e Mason cercavano di allontanare Liam. Scott e gli altri stavano tentando di calmare Malia, quando si girarono e videro il beta, finalmente tranquillo, mano nella mano con la chimera; d'improvviso la tensione che si era creata a causa dello scontro si trasformò in un attimo di shock generale, causato da quel piccolo gesto affettuoso con cui Theo era riuscito a calmare Liam.

I ragazzi si voltarono, nessuna traccia di imbarazzo era presente nei loro volti; il branco, al contrario, era rimasto sconvolto dal fatto che fra i due sembrava esserci effettivamente del tenero.

Liam, indignato a causa delle espressioni dei suoi amici, uscì dalla casa sbattendo la porta, seguito da Theo, che, prima di andarsene, esitò un attimo e disse: "Mi dispiace deludervi, ma stavolta io non c'entro. Non so cosa vogliano i Dottori del Terrore, ma se c'è qualcosa che posso fare per aiutare a scoprirlo, lo farò. Per quanto riguarda Liam, invece, gli parlerò. Non ho nessuna cattiva intenzione, voglio solo il meglio per lui. Cercate soltanto di mettervi nei suoi panni una volta tanto".

E, chiusa la porta, si diresse verso la macchina dell'iracondo beta.

Il viaggio verso casa proseguì in assoluto silenzio; fu soltanto quando i due si trovarono nell'ingresso che Theo urlò: "Che cavolo Liam! Perché ti comporti così?! Sono in grado di difendermi da solo, non ho chiesto il tuo aiuto! Il branco è la tua fottutissima famiglia, ti rendi conto che non puoi metterti contro di loro soltanto per uno stronzo come me, vero?!"

"E cosa avrei dovuto fare?! Stare lì ad ascoltarli mentre ti infamavano in tutte le maniere?! Hai ragione, loro sono la mia famiglia, ma nessuno deve insultarti senza neanche sapere la merda che hai passato negli ultimi anni! Io conosco la tua storia Theo, e a maggior ragione non lascerò che Malia o chiunque altro ti umili davanti a nessuno".

Theo, a quel punto, non rispose; teneva davvero a Liam, quel ragazzo era praticamente l'unica ragione per cui pensava valesse la pena continuare a vivere, ma non voleva che i sentimenti che provava per lui lo privassero della cosa più importante per un lupo mannaro: il proprio branco.

Liam, vedendo che la chimera continuava a rimanere in silenzio, proseguì il suo discorso dicendo: "Senti Theo, oggi ho esagerato, ok? Ma se il fatto che Malia ti stesse accusando di una cosa orribile mi ha fatto arrabbiare tanto è perché io.... io credo di amarti."

La chimera, udendo ciò, si voltò e guardò il beta come per chiedergli se avesse veramente pronunciato quelle fatidiche parole.

"Ti amo Theo Raeken", ripeté Liam.

Il maggiore allora si avvicinò lentamente al lupo ed iniziò a baciarlo in un vortice di passione. Il beta sorrise, interrompendo per un secondo il bacio per niente casto che i due si stavano scambiando, e le effusioni proseguirono; i ragazzi non avevano la minima intenzione di staccarsi.

Theo iniziò ad esplorare il corpo del più piccolo con le proprie mani, gli accarezzò i fianchi, scese fino alla vita, poggiò gli artigli sul fondoschiena del lupo, iniziò a palpare l'interno coscia del ragazzo, sbattendolo contro ogni parete che incontravano.

Da parte sua, il minore continuava a tirare verso di sé il maggiore, stringendogli le guance fra le mani e continuando a leccargli il labbro inferiore per poi far danzare la sua lingua all'interno della bocca dell'altro.

I due, spinti dal desiderio, iniziarono a svestirsi, quando Theo, fra un bacio e un altro, sussurrò: "In camera. O giuro che ti scopo qui, anche per terra".

E fu così che i ragazzi si ritrovarono distesi sul letto matrimoniale di Liam, nudi, i corpi aggrovigliati, le labbra costantemente unite, i loro pettorali che si sfioravano andando avanti ed indietro, un misto di orgasmi e risate, entrambi immersi in un dolore intriso di piacere.

Si addormentarono abbracciati, stretti l'uno all'altro, sudati e appiccicaticci, ma per lo meno felici.

Quella notte, però, fu probabilmente la peggiore nella vita di Theo; come tutte le altre notti, sognò i Dottori del Terrore. Ma stavolta, ne rimase sconvolto.

Quegli psicopatici mascherati stavano davvero tornando. Ma non volevano il branco di Scott e tutti i suoi amici. Stavano tornando per lui.

I Dottori del Terrore volevano Theo.

Non senza di te // ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora