Capitolo 11: "....."

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"Si tratta di una rara specie di strozza-lupo asiatico", disse Deaton accigliato.

Il medico era arrivato da circa venti minuti, aveva raccolto dei campioni del veleno utilizzato da Tara e aveva somministrato alcune ipotetiche cure alla chimera, che tuttavia sembravano non aver alcun tipo di effetto sul ragazzo.

"È scientificamente conosciuto con il nome di Aconitum nigellum, vale a dire strozza-lupo nero. La particolarità di questo fiore è che ha effetto su qualsiasi creatura che abbia a che fare col sovrannaturale. È in grado di uccidere lupi, coyote, chimere, banshee, kitsuni....chiunque".

"Possiamo bruciarlo col fuoco?", tentò Scott.

Il dottor Deaton scosse la testa, era pensieroso, si potevano quasi vedere gli ingranaggi del suo cervello lavorare per trovare una soluzione a quel macello.

"C'è una cura, giusto?", chiese stavolta Liam, che stava continuando a mordersi il labbro inferiore senza tregua.

"Sì Liam, c'è una cura. Ma potrebbe non piacervi affatto"- gli rispose Deaton- "Questo tipo di strozza-lupo è particolarmente potente ed ha una velocità d'azione davvero elevata. Perciò, se Theo non verrà curato entro due o tre ore, probabilmente morirà"

Il branco rimase in silenzio, Liam poteva fiutare l'odore della sua stessa ansia.

"Questa specie di aconito può essere curata in un solo modo. Dobbiamo iniettare nel cuore di Theo una dose di strozza-lupo viola. Se non faremo attenzione alla quantità di aconito viola che gli immetteremo nel corpo, Theo verrà ucciso dall'eccessività di veleni dentro di sé. Dovrò essere molto cauto nell'iniettargli tanto strozza-lupo viola quanto strozza-lupo nero ha già nel cuore. É un'operazione particolarmente rischiosa, ma è l'unico modo che abbiamo per salvargli la vita. Ovviamente, dobbiamo sperare che il fatto che il cuore che Theo ha dentro di sé appartenga a qualcun altro non influisca e non crei effetti collaterali indesiderati", concluse Deaton.

"Se è l'unico modo per salvarlo, allora facciamolo", rispose Liam.

I ragazzi trasportarono Theo fino alla clinica di Alan. Il beta insistette accanitamente per rimanere a fianco della chimera durante l'intervento, ma, dopo innumerevoli tentativi pacifici, il branco fu costretto a trascinarlo fuori con la forza.

"Liam, calmati adesso"- gli disse Mason agitato- "Andrà tutto bene. Fai lavorare il dottor Deaton in pace e vedrai che Theo non morirà"

E così, il beta si lasciò cadere a terra, la schiena appoggiata al muro, gli occhi chiusi, il cuore che gli stava per uscire dal petto.

30 MINUTI DOPO.

Erano passati soltanto 30 minuti da quando Deaton aveva iniziato ad operare Theo, eppure a Liam sembravano essere trascorsi anni.

Era ancora seduto fuori dalla porta della sala, ma adesso era solo; il resto del branco aveva deciso di andarsene a casa e tornare non appena Alan li avesse chiamati, ma Liam si era rifiutato di muoversi dalla sua posizione.

L'ansia continuava a rodergli la mente come un parassita, e il suo labbro inferiore era ormai praticamente distrutto.

UN'ORA DOPO.

Liam era alzato adesso. Spostava continuamente il peso da un piede all'altro, pensava a Theo, solo a Theo. E se fosse morto? Che cosa avrebbe fatto? Sarebbe riuscito ad andare avanti anche senza di lui? "Non morirà", si ripeté Liam.

Dopo di che, si rimise a sedere in terra e alzò gli occhi al cielo con un bruciore che gli ardeva in gola a causa delle lacrime trattenute.

1 ORA E MEZZA DOPO.

"Amico, dovresti venire via. Hai bisogno di riposare dopo tutto quello che è successo. Ci vorrà del tempo prima che tu possa vedere Theo. Se continui a rimanere qui a crogiolarti, finirai col rompere qualcosa....o qualcuno", disse Mason, venuto a cercare di recuperare Liam.

Il beta si stava massaggiando la testa, nel muro dietro di lui c'era un'ammaccatura; in preda alla tensione, il ragazzo aveva infatti tirato una testata alla parete danneggiandola.

Liam scosse la testa. "Il sole, la luna, la verità", si ripeté mentalmente.

"Sto bene, Mase"- disse ora a voce alta- "Davvero. Voglio rimanere qui. Aspetterò qui"

"D'accordo"- si arrese Mason sbuffando- "Ma resto con te. Non voglio che quel povero muro sia nuovamente vittima di bullismo da parte della tua testa vuota"

Liam gli sorrise confortato, ed ancora una volta appoggiò la sua testa sulla spalla del migliore amico.

2 ORE DOPO.

Mason si era addormentato da ormai venti minuti buoni quando la porta della sala operatoria si aprì e ne uscì un Deaton esausto.

Liam si alzò in piedi più in fretta di quanto riteneva fosse umanamente e sovra-umanamente possibile, facendo quasi prendere un infarto al povero Mason, che si svegliò di soprassalto.

"Adessopossovederlo?",chiese tutto d'un fiato.

"Non ancora Liam. L'operazione sembrerebbe essere riuscita, ma dobbiamo aspettare qualche giorno ancora per vedere se ha realmente funzionato. E, mi dispiace Liam, ma non potrai vedere Theo fino a domani mattina. É fondamentale che rimanga da solo per adesso", gli rispose Deaton.

Il beta annuì rassegnato e si fece accompagnare a casa da Mason.

La sera mangiò poco o nulla, la preoccupazione gli aveva chiuso lo stomaco. Provò a guardare la TV, a leggere un libro, tentò di tutto pur di trovare un modo per distrarsi, ma inutilmente.

Alla fine salì le scale e si diresse in camera. Si fermò davanti all'armadio di Theo e lo spalancò; davanti a sé aveva tutte le felpe della chimera.

Ne prese una verde bottiglia e se la mise addosso. Non sapeva perché lo stesse facendo, ma sentiva di aver bisogno di abbandonarsi all'aroma del ragazzo per calmarsi un po'.

Riuscì ad addormentarsi soltanto così, annusando il confortante profumo di Theo e stringendo a sé la felpa della chimera.

Non senza di te // ThiamWhere stories live. Discover now