Capitolo 12: "I MISSED YOU"

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La mattina dopo, all'alba, Liam era già in piedi; fece rapidamente colazione e si avviò subito verso la clinica di Deaton, pur sapendo che ancora era chiusa.

Quando arrivò, dopo aver parcheggiato la sua auto, un rumore familiare fece fare un triplo salto mortale al suo cuore. Il beta aveva infatti sentito i passi della chimera riecheggiare dentro la clinica.

Si precipitò subito alla porta, che trovò però chiusa; gli ci volle tutta la sua forza di volontà per non sfondarla a calci. Dopo aver deciso che tirare giù la porta del suo studio veterinario non era proprio un modo carino per ringraziare il dottor Deaton, Liam si costrinse a bussare civilmente, inghiottendo la propria saliva per cercare di rallentare il suo battito cardiaco ormai impazzito.

Passarono pochi secondi prima che il beta vedesse apparire davanti a sé, dall'altro lato della porta di vetro, un Theo assonnato e visibilmente provato, coi capelli sparati in ogni direzione e un sorrisetto beffardo sulle labbra.

"Il casino che sta facendo il tuo caro cuore delirante sarebbe riuscito a svegliarmi anche se fossi stato sordo", disse Theo con la sua solita, fredda ironia.

Liam riuscì comunque a vedere la felicità negli occhi della chimera. Anche se il maggiore cercava di non dare spazio alle proprie emozioni, Liam riusciva lo stesso a percepire la tensione carica di desiderio che Theo provava mentre avvicinava lentamente la sua mano alla maniglia della porta per aprirgli.

Il beta indugiò un attimo; adesso non c'era più nessuna stupida porta di vetro a separarlo dal maggiore, sarebbe potuto saltargli addosso, avrebbe potuto per lo meno avvicinarsi, ma non fece assolutamente nulla. Se ne stette lì intontito a fissare Theo, rapito dalla bellezza del ragazzo che aveva di fronte a sé, dalla perfezione di ogni suo singolo dettaglio, dai denti candidi che facevano capolino nel così attraente sorriso della chimera, dai suoi capelli disordinati che avevano comunque un loro fascino.

"Liam?" Il beta venne riportato alla realtà dalla voce di Theo.

"O vieni qui adesso e mi baci, o pigli il tuo culo e te ne vai", gli disse la chimera, con quel tono di voce che mandava sempre in cortocircuito il cervello del lupo.

Il minore non si fece certo pregare, né fece aspettare la chimera. Anzi, si precipitò di lui. E, Dio, quanto gli erano mancate quelle labbra.

Theo sembrava voler far capire a Liam quanto era felice di rivederlo tramite quel bacio. Le loro labbra formavano una combinazione perfetta, le loro lingue si muovevano l'una sull'altra come se fosse stata la cosa più naturale di sempre.

Liam lasciò che le sue narici venissero invase dal profumo della chimera, gli passò le mani fra i capelli morbidi, gli carezzò il volto tirandolo verso di sé, lasciando che i loro corpi si schiacciassero l'uno contro l'altro. Theò iniziò a baciargli appassionatamente il collo, provocando così una scossa di brividi lungo la spina dorsale di Liam; il beta spense definitivamente il cervello, la chimera ormai aveva il controllo più totale su di lui, il minore gli avrebbe lasciato fare qualunque cosa egli avesse voluto. E Theo lo sapeva.

Fece in modo che la sua lingua incontrasse il labbro inferiore di Liam, che subito si lasciò trascinare dal carico di passione che incombeva sui due; la chimera sfiorò coi suoi artigli il collo del beta, provocandogli un'altra scossa di brividi. L'aria era intrisa di un fortissimo odore di eccitazione, la loro estrema vicinanza fisica aveva fatto sì che i profumi dei due si fossero mischiati in un solo aroma.

Liam sentiva un fuoco ardergli dentro e, dal calore che emanava la pelle di Theo quando lui lo toccava, anche la chimera sembrava percepire lo stesso fuoco dentro sé. Dio, quel ragazzo era così attraente; la sua bocca, le sue mani, i suoi artigli, tutto si muoveva così perfettamente sul corpo del minore.

Liam si chiese se avesse mai provato sensazione più eccitante in vita sua, e si rispose di no, non aveva mai provato sensazione migliore dell'avere Theo premuto contro di sé, mentre esplorava il suo corpo e padroneggiava la sua mente con estrema maestria.

Ad un certo punto Liam, deciso a riprendere il controllo sul maggiore, afferrò con convinzione i fianchi di Theo, affondando i suoi artigli nella sua pelle bollente, ed invertì le posizioni. Adesso era la chimera ad essere spinta contro il muro, schiacciata dal corpo del beta che, mentre gli baciava il collo con passione, gli lanciava occhiate colme di lussuria. E, cavolo, quegli occhi affamati che sembravano volerlo divorare tramite un solo sguardo facevano impazzire Theo.

Liam lasciò che i suoi canini da lupo mannaro sprofondassero nelle labbra morbide del maggiore, che non si lamentò del dolore, anzi, emise un disperato gemito di puro piacere seguito da uno dei suoi soliti sorrisetti beffardi. E poi, la campanella appesa alla porta della clinica suonò.

I ragazzi si staccarono in tutta fretta, Theo imprecò sottovoce.

"È Mason"- disse Liam sussurrando- "Gli ho detto io di venire col resto del branco, me ne ero completamente dimenticato"

"Che dici, li uccidiamo e torniamo ai nostri affari?", fu la risposta che ricevette dalla chimera.

Il beta provò a lanciargli un'occhiata di disappunto che, tuttavia, finì col far ridere entrambi.

"Theo!!!" Il branco esultò alla vista della chimera viva e sorridente e, uno dopo l'altro, lo salutarono allegri ed alcuni lo abbracciarono addirittura.

Per la prima volta in vita sua, Theo sentiva di aver finalmente trovato una vera famiglia.      

Non senza di te // ThiamWhere stories live. Discover now