Capitolo 8: "PAIN"

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Dopo la scioccante affermazione della banshee, nessuno parlò per dei minuti, la pesantezza del silenzio si poteva quasi toccare.

Una volta che si fu "ripreso" dall'allarmante avvertimento di Lydia, Liam si fece coraggio e disse: "Sentite, non vi chiedo di rischiare la vostra vita per Theo. Sicuramente neanche lui vorrebbe che qualcuno morisse a causa sua. Ma io devo salvarlo. Devo almeno provarci. Non posso semplicemente tornarmene a casa e fare finta di niente, capite? Credo che forse sarebbe meglio se....Credo sia meglio se vado da solo. Potrei anche farcela" "Verrò con te", gli rispose l'alpha, sicuro.

"Liam ha ragione"- disse Scott rivolgendosi ora al branco- "Nessuno vi chiede di rischiare le vostre vite per Theo. Perciò, se non ve la sentite, tornatevene a casa, fate altre ricerche sui Dottori del Terrore e statevene pronti in caso di allarme".

"Cosa? No, non ci penso nemmeno. Io voglio dare una mano. Ma per davvero, non standomene a casa sdraiato sul divano a cercare su Internet informazioni su quei maniaci", disse Mason, che, per quanto fosse terrorizzato, non avrebbe mai abbandonato il suo migliore amico.

Liam gli sorrise grato; certe volte si chiedeva dove sarebbe finito se non avesse incontrato un amico come Mason. Probabilmente a questo punto sarebbe già uscito di testa.

Gli altri membri del branco si affrettarono a dar ragione al ragazzo. "Quindi, volete venire tutti? Anche se sapete che potreste morire?", chiese Scott, abbastanza incredulo.

I ragazzi annuirono e il cuore di Liam tirò un sospiro di sollievo, riempiendosi di speranza.

Nel frattempo, intrappolato chissà dove, Theo aprì gli occhi dopo uno svenimento durato ore. Gli girava la testa, e ce la mise tutta per trattenere i conati di vomito che gli salivano nella gola. Non capiva dove fosse stato portato, era un luogo molto umido. Uno scantinato, forse.

Percepiva soltanto il freddo di catene che gli bloccavano le mani. Ma c'era qualcos'altro; la chimera aveva come una strana sensazione. Come se ci fosse stato qualcosa completamente fuori posto.

Tutto d'un colpo, sentì un forte, improvviso prurito in un punto preciso del braccio destro; abbassò lo sguardo e vide un ago che gli perforava la pelle e finiva dritto nella sua vena, la quale stava assumendo un colore quasi bluastro che non prometteva niente di buono. Merda. Iniezione endovenosa. Tipico di quei bastardi.

Theo iniziò a percepire un metallico sapore di sangue sulle sue labbra, un forte bruciore interno lo faceva sentire come se qualcuno gli stesse strizzando le viscere con potenza. Era incredibilmente sudato, qualcosa lo stava combattendo da dentro, e la sua vista andava lentamente appannandosi.

Qualunque cosa gli stessero iniettando i Dottori del Terrore, stava come causando una reazione allergica all'interno della chimera, che si sentiva debole, molto debole, e avvertiva un incontrollabile necessità di vomitare. Un acutissimo mal di testa gli stava facendo scoppiare il cranio; non avrebbe retto ancora lungo. Theo non pensava di aver provato dolori più strazianti in vita sua che in quel momento. Iniziavano a calargli le palpebre.

No. Doveva restare sveglio. Strinse i denti, cercando di farsi forza, si conficcò i suoi stessi artigli nei palmi della mani, nel tentativo di espellere qualsiasi tipo di veleno avesse usato sua sorella.

La sua forza fisica andava calando; Theo stava per svenire, ne era consapevole. Strizzò le palpebre, si morse la lingua; tutto, pur non di cedere di nuovo. Non ce la faceva più. Vedeva tutto sfocato. Gli fischiavano le orecchie.

Doveva restare sveglio. Stava sprofondando in uno stato di trance, sentiva mancargli la terra sotto ai piedi. Il suo corpo implorava aiuto; la chimera aveva esplicitamente bisogno di svenire.

E così Theo si lasciò andare.

Sentiva delle voci in lontananza. Tara? I Dottori del Terrore? Non lo sapeva.

Qualcuno stava camminando verso di lui. I suoi sensi sovra-sviluppati da metà lupo e metà coyote erano andati a puttane.

Sentì un'ondata di dolore attraversargli il cuore. Voleva urlare, ma non ne aveva le forze.

Vide un volto familiare sporgersi sopra di lui. Era indubbiamente Tara. Aveva qualcosa in mano, ma Theo non riuscì a capire cosa fosse.

Sua sorella uscì dal suo campo visivo e una scossa tremendamente dolorosa percorse il corpo della chimera, la quale venne colta da uno spasmo improvviso.

Era di nuovo tutto nero.


Non senza di te // ThiamWhere stories live. Discover now